Ieri sera... recupero sui medi e sulle lunghezze fra i 5-10 anni, per il 2018 ancora compresse dalle uscite dei fondi.... benino gli ultra decennali, qualche storno su lunghenze eccedenti i 15 anni e trentennali
il 2013 - 100,73 (BBML) 100,89 (Xtrakter)
il 2016 - 92,24 (BBML) 92,47 (Xtrakter);
il 2017 - 94,29 (BBML) 94,28 (Xtrakter);
il 2018 - 94,26 (BBML) 94,32 (Xtrakter); Francoforte 12.498k scambiati ieri
il 2019 6% 102,47 (BBML) 102,56 (Xtrakter)
il 2022 - 100,77 (BBML) 101,01 (Xtrakter)
il 2024 - 87,24 (BBML) 86,93 (Xtrakter)
il 2026 - 90,12 (BBML) 90,42 (Xtrakter)
il 2037 - 77,56 (BBML) 77,74 (Xtrakter)
CIAO MARK
vorrei entrare sulla grecia a tasso fisso
quale titoli mi consigli in ottica di trading
...
so che non e' facile dare consigli ..
secondo te' dove c'e' maggiore possibilita' di rivalutazione
nel medio .. pensavo al 18 o al 26
grazie
Ciao Ginestra, mi trovo sempre male a dare consigli... ad esempio ho ritenuto poco prudente, e l'ho scritto, puntare ancora sui titoli HY, che secondo me sono moderatamente sell, o al più hold "attento", pronto alla vendita, già da due-tre mesi ... però chi avesse trovato qualcosa di utile in queste mie parole avrebbe, con il senso del poi, sacrificato dei gain...
I nemici della Grecia, per paradosso, sono i Greci stessi, ossia quella sensazione che un po' conosciamo anche noi italiani, del non affrontare i problemi, convinti che "in una maniera o nell'altra" "se ne esce".
Decisioni un po' "furbette" in una fase come questa penalizzerebbero soprattutto i titoli lunghi, i quali però potrebbero rivelarsi una buona scelta (ma più rischiosa di altre) ove i Greci facessero la loro parte e le borse - esauritosi l'effetto delle maximanovre statali di stimolo monetario - vedessero una ripresa macroeconomica molto al di sotto delle attese e stornassero.
In caso di scenario inflazionistico o anche stagflattivo, qualunque cosa facessero i greci, i titoli lunghi soffriranno, e la decisione sullo scenario è tutta in mano alla politica: quando decidessero - salvate le banche e stabilizzatasi l'occupazione - di eliminare la liquidità eccedente nel sistema finanziario e di acconsentire in prospettiva ad una ripresa dei tassi che abbatta l'inflazione, ma anche che rimetta in moto il ciclo dei default (ed infatti le banche sono in fuga dall'investimento nel corporate speculativo, che negli USA significa quasi la metà delle società con un rating...) allora i bond lunghi, al di là di eventuali momenti di panico che si spera si sapranno evitare, potrenna apprezzarsi mentre le borse scemeranno insieme con altri temi speculativi.
Viceversa, se si scegliesse la strada dell'inflazione, le borse saranno premiate e i bond lunghi penalizzati.
I titoli su lunghezza fra i 5 ed i 10 anni sono ovviamente meno speculativi, dato che una ripresa dei corsi è possibile a prescindere dall'andamento delle borse e salvo forte inflazione incombente (per ora, non sembra ancora essere questo il caso).
Personalmente, ho preferito espormi per il grosso nel 2017 e per una parte più piccola nel 2026, però a ciascuno secondo il proprio profilo di rischio.