Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (3 lettori)

[tommy271]

Ue, non esiste piano 25mln per Grecia


Portavoce comm.Affari economici,tutte ipotesi sono speculazione



(ANSA)-BRUXELLES, 22 FEB-Non esiste alcun piano di aiuti finanziari dei Paesi di Eurolandia per la Grecia: cosi' il portavoce del commissario agli Affari economici 'Non c'e' alcun piano di salvataggio finanziario per la Grecia', ha detto il portavoce di Olli Rehn, come riporta il settimanale Der Spiegel. La Grecia 'non ha richiesto nemmeno un centesimo - spiega - tutte le ipotesi di piani gia' pronti sono pura speculazione. Ma se Atene dovesse chiedere una mano all'Ue siamo pronti a intervenire finanziariamente'.

***
Solita litanìa ... nessun piano ma pronti per l'intervento .
A questo punto mi aspetterei un acquisto sostenuto dei GGB per la prossima asta ad Atene, in modo per far scendere il differenziale di spread pagato rispetto alla precedente.

 

[tommy271]

Il parere di Axa Investment Managers:


FondiOnLine.it

 

[Right&reverse]

Continuo a non capire perchè non si trovi una soluzione definitiva per questa situazione che sta diventando Kafkiana, l'incertezza ha determiato speculazioni a non finire però ora rischia solo di fare danni irreparabili alla già bassa credibilità di pseudo-istituzioni e paesi fino ad oggi considerati modello...perchè si ostinano a sottolineare il fatto che la Grecia non vuole chiedere un centessimo a nessuno salvo poi organizzare incontri (inutili) con l' ue ed il fmi...

 

[METHOS]

Continuo a non capire perchè non si trovi una soluzione definitiva per questa situazione che sta diventando Kafkiana, l'incertezza ha determiato speculazioni a non finire però ora rischia solo di fare danni irreparabili alla già bassa credibilità di pseudo-istituzioni e paesi fino ad oggi considerati modello...perchè si ostinano a sottolineare il fatto che la Grecia non vuole chiedere un centessimo a nessuno salvo poi organizzare incontri (inutili) con l' ue ed il fmi...

E' il gioco delle parti. La grecia non vuole ammettere il suo stato fallimentare palesemente e tratta sottobanco. L'europa è divisa al suo interno e manca un organismo unitario in grado di decidere e agire rapidamente sullo stile della fed americana. Pertanto assisteremo ancora un pò a quello balletto con rischio sistemico annesso.

Nessuno penso voglia un default greco (tranne forse qualche oltrazista nordico e qualche speculatore angloamericano). Per noi sarebbe un casino enorme che porterebbe solo problemi al nostro paese.

 

[ale.v]

E' il gioco delle parti. La grecia non vuole ammettere il suo stato fallimentare palesemente e tratta sottobanco. L'europa è divisa al suo interno e manca un organismo unitario in grado di decidere e agire rapidamente sullo stile della fed americana. Pertanto assisteremo ancora un pò a quello balletto con rischio sistemico annesso.

Nessuno penso voglia un default greco (tranne forse qualche oltrazista nordico e qualche speculatore angloamericano). Per noi sarebbe un casino enorme che porterebbe solo problemi al nostro paese.

Aggiungerei che un salvataggio di un paese che ha truccato i conti non può essere troppo rapido e "servile", perchè si risolverebbe un problema per crearne un altro molto più grande.
Quali altri paesi avrebbero la voglia di prendere misure per affrontare i loro problemi finanziari?
Quali governi potrebbero chiedere alle popolazioni misure impopolari per sistemare i conti?

A mio parere la grecia non è un problema da poco e per risolverlo non basta "cacciare" 25 miliardi. E' importante, in un'ottica di più lungo periodo, anche stabilire delle regole per questi eventuali aiuti.

 

[METHOS]

Aggiungerei che un salvataggio di un paese che ha truccato i conti non può essere troppo rapido e "servile", perchè si risolverebbe un problema per crearne un altro molto più grande.
Quali altri paesi avrebbero la voglia di prendere misure per affrontare i loro problemi finanziari?
Quali governi potrebbero chiedere alle popolazioni misure impopolari per sistemare i conti?

A mio parere la grecia non è un problema da poco e per risolverlo non basta "cacciare" 25 miliardi. E' importante, in un'ottica di più lungo periodo, anche stabilire delle regole per questi eventuali aiuti.

Concordo, ci deve essere anche un insegnamento etico nel salvataggio.
Io spero che prima o poi anche i nostri conti pubblici vengano messi in ordine in quanto andare avanti con un debito del genere senza ipotizzarne una sua riduzione mette un grossa ipoteca sulle generazioni future e anche un danno su quelle presenti. Tranne che per quelli dai 50 in su che hanno mangiato e bevuto e ora lasciano il conto da pagare a chi viene dopo...

 

[tommy271]

Aggiungerei che un salvataggio di un paese che ha truccato i conti non può essere troppo rapido e "servile", perchè si risolverebbe un problema per crearne un altro molto più grande.
Quali altri paesi avrebbero la voglia di prendere misure per affrontare i loro problemi finanziari?
Quali governi potrebbero chiedere alle popolazioni misure impopolari per sistemare i conti?

A mio parere la grecia non è un problema da poco e per risolverlo non basta "cacciare" 25 miliardi. E' importante, in un'ottica di più lungo periodo, anche stabilire delle regole per questi eventuali aiuti.

Se hanno truccato i conti, significa che quelli che dovevano controllare non hanno fatto bene il proprio lavoro.
La Grecia era l'unico paese i cui bilanci non erano certificati da Eurostat. Un piccolo "sospetto" a Francoforte non l'avevano?

Per "sistemare" i conti della Grecia non è richiesto uno sforzo particolarmente oneroso, tutt'altro. Poi i modi di intervento sono tanti.

Il segnale che ne uscirebbe avrebbe valore per tutta l'area Euro, rafforzerebbe la coesione e renderebbe più solida tutta l'area rispetto alla speculazione.

 

[tommy271]

Operazioni swap 2001 con Grecia rispettavano regole Ue - Goldman

lunedì 22 febbraio 2010 16:34

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LONDRA, 22 febbraio (Reuters) - Goldman Sachs (GS.N: Quotazione) ha difeso i contratti derivati in valuta stipulati con la Grecia nel 2001 che hanno contribuito alla riduzione del debito pubblico del paese, definendoli una normale procedura di gestione del rischio valuta, in regola con le norme dell'Unione europea.
La banca americana ha detto di aver siglato l'accordo per ridurre le passività in valuta estera della Grecia, una priorità dopo l'ingresso del paese nella zona euro.
"Il governo greco ha affermato (e noi concordiamo) che queste transazioni erano in linea con i principi di Eurostat in vigore all'epoca", ha affermato Goldman Sachs in una nota nel suo sito web.
I dettagli delle operazioni sono riemersi dopo diversi mesi di preoccupazione sul bilancio della Grecia e sui livelli del debito.
Nel dicembre del 2000 e nel giugno 2001, la Grecia avrebbe effettuato swap sui cambi e ristrutturato il suo portafoglio swap sui cambi con l'aiuto di Goldman Sachs al tasso di cambio storico implicito, ha spiegato la banca, precisando che si trattava di una pratica comune presso diversi paesi europei.
Queste transazioni avrebbero ridotto il valore in euro del debito in valuta estera di 2,367 miliardi di euro e diminuito il debito del paese di solo l'1,6%, da 105,3% a 103,7%.
Per controbilanciare la perdita di valore per portafoglio swap la Grecia avrebbe stipulato con Goldman uno swap sui tassi di interesse a lungo termine. Lo swap sui tassi d'interesse era legato a un bond di nuova emissione da parte della Grecia in cui Goldman pagava la cedola fissa per tutta la durata del bond, ricevendo in cambio pagamenti a tassi variabili.
In totale i contratti di copertura su rischio valuta e tassi d'interesse hanno ridotto il debito di Atene per complessivi 2,3 miliardi di euro.

 

[tommy271]

Ue e Germania smentiscono report su aiuto a Grecia

lunedì 22 febbraio 2010 17:13

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(riscrive aggiungendo dettagli)

BRUXELLES, 22 febbraio (Reuters) - La commissione Ue e la Germania hanno smentito oggi l'articolo di sabato del settimanale tedesco Der Spiegel su un piano di aiuti da 20-25 miliardi di euro per la Grecia, mentre il paese si è impegnato a prendere nuove misure, se necessario, per rispettare gli obiettivi di taglio del deficit.
"Non ho alcun commento su questo piano che non esiste e che viene negato persino dalla presunta fonte che lo avrebbe riferito", ha detto il portavoce della Commissione europea Amadeu Altafaj in un briefing per la stampa a Bruxelles.
"Il Consiglio europeo è pronto e determinato a mettere in campo un'azione energica e coordinata se necessario, ma non c'è ancora un piano e non c'è ancora un solo euro (stanziato) perché la Grecia non ha chiesto un solo euro di aiuto finanziario".
A Berlino uno dei portavoce del ministero delle Finanze ha detto in una conferenza stampa che la Germania non ha ancora preso una decisione sugli aiuti.
"Il governo non ha ancora preso alcuna decisione su un pacchetto di aiuti", ha detto il portavoce. "Questo vale sia per la questione se ci sarà un qualche aiuto sia per eventuali strumenti concreti e per il volume (di un sostegno)".

GRECIA DISPOSTA A FARE DI PIU'
Da parte sua il governatore della banca centrale greca ha detto che il paese è preparato a mettere in campo ulteriori manovre fiscali per essere certo di rispettare gli obiettivi, ma si è poi lamentato della reazione eccessiva del mercato ai problemi finanziari del paese.
"Anche se si materializzasse qualche rischio - come una crescita ridotta - il governo è preparato a intraprendere immediate azioni correttive", ha affermato il governatore George Provopoulos, in un'intervista a Bloomberg.
Nel fine settimana Der Spiegel aveva parlato di "considerazioni iniziali" del ministero delle Finanze tedesco a favore di un aiuto finanziario alla Grecia. Questo sarebbe stato calcolato secondo la proporzione di capitale detenuto da ogni paese presso la Banca centrale europea.

 

[ilfolignate]

Della serie: tutto ed il contrario di tutto!!!

Grecia, segreti del piano che salvera’ Atene

(22/02/2010)

Esiste o e’ un invenzione un piano europeo per salvare la Grecia? Il portavoce del commissario agli Affari economici Olli Rehn ha smentito dichiarando che non c'e' alcun piano di salvataggio finanziario per la Grecia. Eppure le indiscrezioni riportate dal settimanale tedesco Der Spiegel uscite stamani erano abbastanza dettagliate. L‘articolo sostiene che il ministero delle Finanze dell’Unione Europea ha predisposto un piano europeo da 20-25 miliardi di euro in soccorso alla Grecia. Anche il governo tedesco ha smentito l'esistenza del piano, ma i giornali tedeschi sono tornati a parlare con insistenza delle misure in cantiere.
La verita’ sta nel mezzo. E’ vero che non e’ stato, ancora, varato alcun un piano ma e’ certo che sul tavolo del ministro del commissario agli Affari economici dell’Ue vi sono piu’ ipotesi di soluzioni di un eventuale intervento. Forse le cifre non combaciano ma e’ certo che nelle stanze della commissione Ue, del ministero delle finanze tedesco, in quelle dell’Eurogruppo e probabilmente anche alla Bce, si sta lavorando per scegliere la strada maestra da adottare in caso alla verifica di inizio marzo la Grecia richieda un intervento di salvataggio.
La Germania e’ il Paese a cui piu’ preme la salute dell’economia greca. Secondo uno studio di Commerzbank il default della Grecia e la propagazione verso altri Paesi in difficolta' come Spagna o Italia potrebbe costituire un incalcolabile rischio per il settore bancario tedesco e per quello finanziario dell'intera area euro, di cui la Germania e’ il rappresentante maggiore. Infatti secondo uno studio dell'Autorita' di Vigilanza della Germania, l'esposizione delle banche tedesche verso Grecia, Portogallo, Irlanda, Italia e Spagna ammonterebbe a circa 522,4 miliardi di euro, circa il 25% dell’intero Pil tedesco del 2009. Un default della Grecia metterebbe a rischio anche le finanze di Spagna e Irlanda, con danni incalcolabili per il sistema bancario tedesco, per non parlare dell’euro che con la capitolazione della Grecia, la Spagna e Irlanda in difficolta’ e il sistema bancario tedesco con l’acqua alla gola, potrebbe rischiare di dissolversi.