Grecia/ Una copertina irriverente scatena crisi con Germania
Presidente del parlamento greco convoca ambasciatore per protesta
APCOM
Polemica in odore di crisi diplomatica tra Atene e Berlino. Il presidente del parlamento greco, Filippos Petsalnikos, ha convocato l'ambasciatore della Germania in Grecia per consegnarli una collezione di articoli comparsi sulla stampa tedesca ritenuti offensivi per l'immagine greca e protestare contro una campagna mediatica ritenuta "tutt'altro che oggettiva, spesso inesatta e non corrispondente a verità".
Protesta anche il sindaco della capitale greca, Nikitas Kaklamanis.
L'ultima goccia, per le autorità greche, è la copertina dell'ultimo numero del settimanale Focus: una Venere di Milo con il dito medio eloquentemente alzato e una domanda a illustrare i dubbi sull'opportunità di aiutare la Grecia ad uscire dalla terribile crisi finanziaria che l'ha travolta.
"La Grecia ruba i nostri soldi?" E' il titolo.
Seguito da un secondo punto interrogativo, che a dire il vero chiama in causa anche l'Italia, assieme a Spagna e Portogallo.
Il capo del parlamento di Atene risponde facendo i conti in tasca alla Germania.
"La Repubblica Federale tedesca nel periodo 1990-2005 ha ricevuto dall'Europa come fondi per le infrastrutture sessanta miliardi di euro per l'ex Germania dell'Estr", scrive oggi Petsalnikos al periodico tedesco Stern, ricordando che per il periodo 2007-2013 alla Germania sono destinati 26,3 miliardi di euro e alla Grecia 20,4 miliardi.
Petsalnikos ricorda poi che "sicuramente non siamo stati noi Greci" a provocare la crisi economico-finanziario globale. E invita i tedeschi a non "temere che vi si possa chiedere soldi per poterci salvare.
La Grecia ha bisogno della vostra solidarietà e della vostra vicinanza per poter respingere gli attacchi degli speculatori".
Il primo cittadino di Atene la butta invece in polemica storica. "Signora Merkel - dice in un comunicato - voi siete in debito per Kalavryta, ci dovete soldi per Distomo, ci dovete 70 miliardi per le rovine che ci avete lasciato".
Il riferimento è alle stragi naziste del 1944, che hanno visto in campo anche la giustizia italiana: due anni fa la corte d'appello di Firenze ha dichiarato esecutiva in Italia una sentenza greca che condanna la Germania a risarcire i danni alle vittime di Distomo.
Il sindaco conclude chiedendo alla Cancelliera e "alla gente di cultura di tutto il mondo" di protestare contro "l'ignobile copertina del celebre magazine tedesco".
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Ed ora anche qualche frizione diplomatica ...