Bce: acquistati finora 26,5 mld in titoli di stato; domani operazione di drenaggio liquidità
24/05/2010 17.23
La scorsa settimana la Bce e le 16 Banche centrali dell'area euro hanno continuato ad acquistare titoli di Stato, portando così il volume totale a 26,5 mld di euro. Lo ha reso noto la Banca centrale stessa aggiungendo che domani sarà effettuata un'operazione per assorbire la liquidità in eccesso sul mercato. La Bce raccoglierà depositi con scadenza ad una settimana, al tasso dell'1% per 26,5 mld euro.
I titoli di Stato di Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna nel 2010 e nel 2011 non dovrebbero avere problemi di rimborso dato il piano di aiuti predisposto dall'Ue, dalla Bce e dal Fmi. Lo hanno reso noto alcuni analisti aggiungendo che il totale delle emissioni quest'anno sarà circa di 370,3 mld di euro, di cui 15,8 mld greche, 17,9 mld portoghesi, 8,6 mld irlandesi, 76,5 mld spagnole e 251,5 mld italiane.
Contrastati i titoli di Stato europei, con il future sul Bund che sale a 128,61 pb, e quello sul Gilt che perde lo -0,09% a 119,83 punti.
Dopo la diffusione dell'indicatore statunitense relativo alle vendite di unità abitative nel mese di aprile, il cross euro/usd è a 1,2366.
Il rafforzamento del dollaro sull'euro è dovuto in parte al fallimento, avvenuto nel fine settimana, della cassa di risparmio spagnola CajaSur (passata ora sotto il controllo della Banca centrale iberica), il quale ha riaperto la questione delle svalutazioni delle banche europee. Tuttavia un'economista ha affermato che tale dissesto non porterà ad uno shock finanziario in Spagna e nell'area euro poiché nel sistema vi è sufficiente liquidità anche se potrebbero verificarsi eventi simili nelle prossime settimane. La stessa economista ha aggiunto che anche sul fronte valutario i rischi sembrano essere ridotti nonostante l'aumento del rischio sovrano nell'eurozona che farà pressione sulla moneta unica.
Il presidente della Commissione europea ha dichiarato che l'euro e' una valuta molto forte e non e' il vero problema dell'Ue e della zona euro; ha poi spiegato che la causa della crisi è piuttosto il sovra indebitamento dei bilanci pubblici.
Oggi sull'Euromot si osservano rialzi per i titoli della Bei, con +4,32% (scadenza nel 2026), e per i titoli francesi, +3,82% e +3,19% (2035 e 2029 rispettivamente); in calo i titoli italiani e greci che segnano -1,70% e -1,51% (2023 e 2017). Bene i titoli della Bers con +2,79% (2024); in calo i titoli di Ubi e di Mediocredito Lombardo, rispettivamente con -1,77% e -1,59% (2016 e 2019).
(MFonline.it)