Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
domanda rivolta a tutti , in quanto penso che qui dentro ci siano i massimi esperti della penisola ellenica in italia :up:
posso chiedervi cosa ne pensate delle banche greche?

io mi sono spulciato i bilanci (sono investito sulle loro Perpetual) ma nonostante la gravita pazzesca del paese, non sono mica male...
io ho Alpha e Efg

Le banche greche stanno molto meglio dello Stato.
La problematica, come dice Gaudente, è ovviamente legata ai TdS ellenici che possiedono in portafoglio.

Se proprio vogliamo fare paragoni con Spagna (cajas e altre regionali), Portogallo e Irlanda (in genere tutte) per la Grecia direi che non corriamo pericoli particolari.
Avete mai sentito di una banca greca in difficoltà nel pagare cedole o rinnovare titoli obbligazionari?
Tra le altre cose, pur diminuiti, hanno distribuito utili agli azionisti.
Puntare sulle banche "minori" greche può essere azzeccato visto che il governo spinge molto verso un rafforzamento (e quindi una fusione) del sistema bancario.
 
PM chairs meeting on former Athens airport


(ANA-MPA) -- Announcements on what the government intends to do with the site of the former Athens airport at the Helliniko site can be expected even within the month, according to a minister attending a government meeting on the issue held on Friday.

The meeting was chaired by Prime Minister George Papandreou and included Minister of State Haris Pamboukis, Environment Minister Tina Birbili, Education Minister Anna Diamantopoulou, Alternate Environment Minister Nikos Sifounakis, Athens Mayor George Kaminis and Spanish architect Josep Acebillo.

The site was originally destined to become a massive public park but various plans announced over the years that have envisaged partial development in order to raise funds for the rest of the project have failed to materialise.

(ana.gr)
 
Samaras: Gov't in recessionary spiral


(ANA-MPA) -- Main opposition New Democracy leader Antonis Samaras on Friday again attacked Prime Minister George Papandreou over his government's economic policy, saying that it was leading to a deeper recession and more business closures rather than a smaller deficit.

Samaras pointed out that, while the original Memorandum signed by the present government envisaged "savage cuts" in state spending amounting to 20 billion euros for 2011-2014, a current report by the International Monetary Fund called for double that amount in spending cuts, even though the IMF had already admitted that the recession was slowing the reduction of the deficit.

The government was trapped in a spiral of spending cuts and measures, which only led to deeper recession and more measures, he stressed.

(ana.gr)
 
Bisogna essere proattivi (termine che aborro :D) : TUTTI IN VACANZA SULLE ISOLE GRECHE quest'anno per sostenere il suo PIL.

Fuor di scherzo il discorso di Gaudente non fa una piega.:sad:


Nemmeno con tutta la volontà politica si può tenere in vita un Paese che non sta reagendo (nonostante gli sforzi sorprendenti) alla cura TERRIFICANTE che il Pasok (partito per cui voto) lo ha sottoposto.

Preferisco continuare a investire in Bond venezuelani (dal Pakistan sono uscito, ma conto di rientrare ): almeno so e sono cosciente del rischio che corro.
Al contrario l'investimento greco è un investimento solamente "politico" (sperare che l'Europa la salvi, leggere continuamente tra le righe di quel politico o del burocrate di turno alla BCE) e non "finanziario".

Spero di sbagliarmi.

Il mio consiglio (che non vale niente) è quello di uscire al prossimo (sperabile) recupero di fine mese legato ovviamente ad un aspetto politico (che tristezza) e non finanziario.

Un caro saluto a Tommy (il Fugnoli de noantri :D) per l'immane sforzo, la cortesia e la preparazione. Perpetualeggiati (:lol:;))


KALISPERA

Ciao Amorgos, il nostro investimento è legato più ad un aspetto "politico" che ad un puro calcolo finanziario.
Come possiamo vedere i numeri sono avari, le pressioni crescono anzichè diminuire con il tempo.
Ma il cambiamento impresso da Papandreou potrebbe trasformare il paese, dandogli quella spinta innovativa che sin'ora è mancata.
Gli elementi a sostegno dell'economia non sono mai venuti meno: la BCE continua ad utilizzare i TdS ellenici come collaterale pur essendo titoli junk.
Gli stessi tedeschi, nella loro durezza, hanno spinto verso le riforme. Premiando - come abbiamo visto la scorsa settimana - gli sforzi degli ellenici.
In finanza non sono molti i finali a lieto fine, ma credo - dopo tre anni - che la recessione debba finire.
Ed una ripresa del PIL, insieme ad un rinnovato sostegno dell' area Euro, potrebbe veramente farci vedere un pò di luce.
Non credo sia una visione irrealistica.
 
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Greece to let bases be used for NATO operations in Libya

Athens unwilling to commit forces to military operations but will help with back up



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Athens will let NATO forces use military bases in Greece for operations in Libya after the United Nations approved the imposition of a no-fly zone over the North African country, the government appeared to decide on Friday.

Sources said that following a meeting between Foreign Minister Dimitris Droutsas and Defense Minister Evangelos Venizelos and consultation with Prime Minister George Papandreou, it was decided that Greece would not take part in any military operations but would be willing to provide support for humanitarian needs or to help patrol the Mediterranean to ensure arms are not smuggled into Libya.

Greece, however, does appear willing to allow NATO forces to use bases in the country to be used for operations in Libya, where Colonel Muammar Gadhafi’s forces have been pushing back pro-democracy rebels over the past few days before announcing a ceasefire yesterday.

The two options for NATO if it wishes to use bases in Greece are at Aktio in the west of the country, where AWACS aircraft that carry long-range radars can take off from, or at Souda in Crete. Two US KC-135 planes, known as Stratotankers, which are used for midair refueling, are already at Souda, as is an American C-130 plane and a French C-160 cargo plane. The amphibious assault ship USS Kearsarge docked at the naval base in northwestern Crete on March 18. Some 400 US Marines from the 2nd Marine Expeditionary Unit based at Camp Lejeune in North Carolina arrived a few days earlier. There are also two US tankers and a French minesweeper in Souda.

“We are ready to contribute, in cooperation with our partners and allies, to the effort of ensuring that international law is respected,” said Droutsas, who added that the international community was correct to allow the use of “any means necessary” to protect civilians.

The Coalition of the Radical Left (SYRIZA) and the Communist Party expressed concern about Greek forces being involved in any military operations or forces in Greece being used.

However, Droutsas’s comments suggest that Athens, which has traditionally had good relations with Gadhafi’s regime, was encouraging a nonviolent solution. “Greece believes that everyone’s goal should be to solve the crisis in Libya, to restore stability and to ensure the smooth transition to democracy through a wide dialogue between the groups representing the country’s people,” he said.

ekathimerini.com , Friday March 18, 2011 (21:49)

***
La posizione greca rispetto alla questione libica.
 
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Ten people face charges over bogus 'default' e-mail



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The police’s electronic crimes unit on Friday brought charges against 10 people for spreading false information in connection with a bogus e-mail that circulated last week purporting to be from a top banker with inside knowledge that Greece was going to default on March 25.

Police, who traced the original e-mail to a 45-year-old machinist on Crete earlier this week, said on Friday that the message was sent from the suspect’s office computer at 10.43 a.m. on Wednesday, March 9.

The e-mail was subsequently distributed by another nine people who have also been charged.

ekathimerini.com , Friday March 18, 2011 (22:04)

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Mail e default falsi ... :ordine:
 
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I BACI PERUGINA, HAYEZ, GIUSEPPE ELENA E QUALCHE OPPORTUNITA' DA COGLIERE ...


Il fine settimana si è chiuso positivamente per i nostri titoli ellenici, questo ha contribuito ad alleggerire le tensioni che si erano accumulate negli ultimi giorni.
Rimangono sempre critiche le posizioni in Irlanda e Portogallo. Quest'ultimo è il candidato più prossimo ad essere inserito nei pacchetti di salvataggio.
La tensione politica è tornata a farsi alta negli ultimi due giorni nel paese lusitano, con pesanti divergenze tra la maggioranza (che non ha i voti per governare) e minoranza (che ha la possibilità di veto).
I mercati attendono nel frattempo le aste di metà aprile, quando Lisbona dovrà rinnovare delle scadenze consistenti. I rendimenti richiesti non potranno essere sostenibili ancora a lungo.


Chi dice bacio, dice Perugina: era un messaggio pubblicitario di qualche decennio fa.
Ma "baciare" i Periferici vuol dire baciare il rospo?
I nostri cioccolatini racchiudono all'interno le frasi celebri per gli innamorati di sempre, quelle che una volta acculturavano il popolo. Nati negli anni '30 continuano a raccogliere un successo destinato a continuare nel tempo.
Un altro bacio, molto più romantico, ha invece fatto sospirare i nostri nonni: quello di Hayez.
Lo avrete visto riprodotto su innumerevoli pubblicazioni, cartoline, poster. Se invece volete vederlo dal "vivo" non vi resta che fare una visita alla Pinacoteca di Brera a Milano.
E' un quadro molto rappresentativo di una visione "romantica" dell'Ottocento che, forse, è esistita solamente nell'immaginario collettivo.
Da contrapporre alle violente rivoluzioni del '48 e alle successive cruente battaglie risorgimentali: forse potremmo aprire la memoria visiva del secolo con il "Bacio" e chiuderlo con il "Quarto Stato" di Pelizza da Volpedo.


Intorno al 1827, Giuseppe Elena, un anonimo artista aprì la sua bottega a Milano dove iniziò a riprodurre meccanicamente le opere dei grandi pittori italiani divulgandola presso i ceti popolari con le sue stampe a basso costo.
L'impresa non ebbe successo.
Le incisioni su pietra litografica erano ben fatte, ma i competitor facevano evidentemente meglio.
Ecco allora che ebbe l'idea di proporre i paesaggi minori della "Lombardia Pittoresca", un genere trascurato a tutto vantaggio delle immagini di opere monumentali dei grossi centri dei capoluoghi.
Questa serie di gradevoli stampe, senza nessuna pretesa, sono rimaste l'unica testimonianza visiva dei piccoli centri della Lombardia provinciale che sono giunti ai nostri occhi.
Giuseppe Elena, non è Hayez e neppure Migliara o Inganni, eppure dalle sue opere non si può prescindere, rimangono una "fotografia visiva" al di fuori delle grandi committenze: paesaggi minori, ma non secondari.
Hayez rimane universalmente conosciuto ed apprezzato mentre il nostro Elena rimane confinato tra i personaggi minori. Ma, credetemi, in grado di sollevare grandissime emozioni e soddisfazioni al pari dei grandi artisti.


Anche noi conosciamo benissimo i nostri BTP (e non ci hanno mai "tradito") rimanendo, da sempre, l'investimento per eccellenza di tantissimi risparmiatori italiani.
La tempesta sui Periferici ha lambito appena i nostri titoli, facendo invece strage rispetto alle titolate Irlanda, Portogallo e Spagna dai rating incredibilmente superiori ai nostri.
Questo, almeno, sino a qualche annetto fa.
Le Agenzie di rating, anche in questo caso, intervengono sempre a posteriori. Sarà un caso?
Anche se ha poco senso diversificare entro il "Club Med", essendo questo quasi interamente correlato, una piccola percentuale di portafoglio andrebbe indirizzata verso i paesi mediterranei.


Le occasioni di acquisto che abbiamo avuto un paio di anni fa su Bund e Oat le abbiamo utilizzate sfruttando il differenziale di spread quasi allora inesistente. Abbiamo poi provveduto a monetizzarli lo scorso anno con gain a doppia cifra. La scommessa rimane quella di un ritorno vicino ai vecchi differenziali.
Altre opportunità, quindi, ci possono essere ancora nel Vecchio Continente se - a fine mese - l'Europa sarà capace di uno scatto di orgoglio.
Ed io, ci credo.
Basta guardarsi in giro: le occasioni potrebbero trovarsi tranquillamente sotto casa, senza rincorrere le esotiche sigle che piacciono tanto ai trader come Zar, Try, Rand.
Ad Oriente la tragedia giapponese potrebbe far rallentare le aspettative di un rapido aumento dei tassi ufficiali ed il rientro dei capitali verso Tokio potrebbe innescare una caduta delle Borse Asiatiche degli emergenti.
Quindi uno sguardo nel cortile di casa non va trascurato.


La soluzione in grado di sciogliere i nodi intorno ai nostri GGB ruota sempre intorno al ruolo che potrà svolgere il EFSF.
La soluzione è a portata di mano ma credo sia realmente possibile ridurre di un 30% il deficit/Pil greco, senza fare alcun danno verso i bondisti, e riportandolo entro limiti sostenibili.
Gli sforzi devono essere indirizzati sul fronte interno mediante un ambizioso piano di privatizzazioni da 50 MLD che l'Esecutivo ha appena approvato nelle sue linee generali. Mentre un buy-back, sui titoli già in cassa alla BCE, potrebbe da subito apportare un calo immediato sul deficit.
L'EFSF ha sempre in mano la soluzione finale: tramontata (al momento) l'ipotesi di un piano "Brady" che avrebbe risolto la questione, rimane in piedi l'ipotesi di un mega prestito alla Grecia in grado di ricomprarsi il suo debito a prezzo "scontato" oltre alla possibilità di un intervento unicamente sul "Primario" in chiave di sostegno sulle future emissioni.
E quindi, in ultima analisi, di sostenibilità nel rollaggio del debito.
Anche se quest'ultima ipotesi non risolve affatto la questione dell'abbattimento dell'indebitamento.


Quale sarà l'orientamento di Frau Merkel al prossimo Summit non lo sappiamo. Ma la scorsa settimana siamo stati piacevolmente sorpresi dalla decisione di un calo degli interessi da 100 bp che la Grecia dovrà corrispondere sui prestiti rilasciati dal trio FMI/UE/BCE.
Era, invece, senz'altro atteso il prolungamento da tre a sette anni, sino al 2020, del periodo di rimborso (anche perchè era matematicamente impossibile per la Grecia rispettare i precedenti accordi) la pericolosa "gobba" sul biennio 2013/14 è così stata abbassata.
Questo ha riportato un pò di ottimismo sui nostri titoli: lo spread è sceso, ma meno di quanto ci aspettavamo.


Molto rimane ancora da fare sul deficit ma dopo tre anni di recessione credo che in questi mesi stiamo toccando il fondo.
Diversi analisti concordano che i primi segnali di inversione li potremmo vedere a partire dal terzo trimestre 2011.
Se così fosse, l'uscita dal tunnel è molto vicina.
Noi intanto osserveremo con attenzione i flussi di arrivo all'aereoporto di Atene, la crescita dell'export e - magari - anche il calo degli occupati.
I fondamentali non tradiscono mai.



Grecia 903 pb. (913)
Irlanda 640 pb. (665)
Portogallo 441 pb. (472)
Spagna 197 pb. (208)
Italia 150 pb. (158)
Belgio 89 pb. (93)
 
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Ma secondo voi sto tanto paventato default come se lo potrebbe gestire la Unione Europea senza che abbia effetti devastanti sull ' €uro e sui mercati?
Hanno una via di uscita per far fare default ad un membro dell' Unione senza che crolli Valuta e Mercati ? :-?

Bisogna essere proattivi (termine che aborro :D) : TUTTI IN VACANZA SULLE ISOLE GRECHE quest'anno per sostenere il suo PIL.

Fuor di scherzo il discorso di Gaudente non fa una piega.:sad:


Nemmeno con tutta la volontà politica si può tenere in vita un Paese che non sta reagendo (nonostante gli sforzi sorprendenti) alla cura TERRIFICANTE che il Pasok (partito per cui voto) lo ha sottoposto.

Preferisco continuare a investire in Bond venezuelani (dal Pakistan sono uscito, ma conto di rientrare ): almeno so e sono cosciente del rischio che corro.
Al contrario l'investimento greco è un investimento solamente "politico" (sperare che l'Europa la salvi, leggere continuamente tra le righe di quel politico o del burocrate di turno alla BCE) e non "finanziario".

Spero di sbagliarmi.

Il mio consiglio (che non vale niente) è quello di uscire al prossimo (sperabile) recupero di fine mese legato ovviamente ad un aspetto politico (che tristezza) e non finanziario.

Un caro saluto a Tommy (il Fugnoli de noantri :D) per l'immane sforzo, la cortesia e la preparazione. Perpetualeggiati (:lol:;))


KALISPERA
 
Prima di tutto voglio precisare che la tua comparsa su questo 3d è un ottimo segno...:D
Forse comincia a vedersi del valore inespresso in questi bond anche da parte di investitori molto razionali e ragionevolmente cauti e attenti a cercare inefficienze di mercato sepolte tra le postille dei prospetti :up:. Ti ho letto spesso sul mitico thread delle perpetue.
Già mesi fa avevo cercato di avere nero su bianco il riscontro di quale direzione normativa stesse prendendo questa vicenda...
Ma il problema sta proprio nel fatto che è ancora tutto in fieri.
Quello che appare chiaro e inconfutabile è l'impegno tedesco profuso nel voler difendere il tax-payer ed elettore dal parare il deretano dell'investitore, che per definizione dovrebbe ottenere un beneficio a fronte di un rischio.
E tale impegno lo si è visto anche nelle recenti norme emanate per le LT1 e LT2, come hai ricordato.

.......

La durata delle garanzie alla Grecia rimane comunque subordinata al rispetto del "Memorandum" sottoscritto, il programma attuale avrà termine nel 2013.
La volontà di un ritorno sui mercati nel 2012 da parte di Atene indica la possibilità, entro quell'anno, di riuscire ad iniziare a finanziarsi autonomamente al di fuori del pacchetto UE/FMI/BCE. In questo caso, l'uscita da un'economia recessiva dovrà avvenire entro la fine del 2011.

Al momento i fondi EFSF non garantiscono nulla sulla Grecia: nè oggi nè alla metà del 2012.
Il tema è in discussione, ma riguarda diverse possibilità che vanno da un piano Brady ad un probabile intervento di acquisto sul "primario".
I primi fondi EFSF raccolti, sono stati destinati alla sola Irlanda.
Almeno, per il momento.

Stock, Tommy,

la vostra replica al mio precedente post mi induce a tentare un riassunto di più ampio respiro, chiarendo meglio alcune mie affermazioni.

Vi chiedo di avere la pazienza di correggere dove eventualmente sono incorso in errore.

*La Grecia era riuscita a entrare nell’area dell’Euro nel 2002, avendo ottenuto la “clearance” il 1-1-2001. Questo era stato possibile grazie alla falsificazione dei dati finanziari.

*Nel 2004 tutti i dati dei precedenti bilanci greci (1997-2003) erano già stati corretti (ovviamente in peggio)

*Tra il 2005 e il 2008 il governo greco ha continuato a fornire dati di bilancio che, oltre a non essere in linea con i parametri del patto di stabilità, sono risultati ancora una volta non veritieri.

*Da quando (dal 2004 in poi) questi fatti sono emersi, la cosa più sorprendente è stata la reazione sotto tono (per non dire apatica) del mercato. Infatti, sino alla fine del 2009 il differenziale tra i tassi a 10 anni greci e quelli tedeschi era modesto, con i CDS posizionati non molto sopra i 100 punti.

*La situazione precipita nella primavera 2010. L’Europa dell’euro cerca di porre rimedio predisponendo 3 interventi:
a)prestito di 110 miliardi di euro (80 dai Paesi dell’euro e 30 dall’IMF)
b)fondo EFSM di 60 miliardi di euro, amministrato dalla Commissione Europea
c)fondo EFSF di 440 miliardi di euro, divenuto in parte operativo a partire dall’agosto 2010.

*Tralasciamo i molti aspetti, anche legali, sollevati da varie parti a proposito della creazione di questi fondi. La realtà innegabile è che gli interventi non sono stati in grado di rasserenare il mercato. Questo fatto, molto più che non la sfiducia nella capacità greca di attuare le riforme promesse, è responsabile della caduta dei corsi dei bonds greci.

*L’ultimo capitolo sin qui scritto della saga greca data 12 marzo di quest’anno. In attesa che tra una settimana quegli accordi prendano forma definitiva, le ricadute attese sulla questione greca dovrebbero essere le seguenti:
1)i 110 miliardi di euro saranno restituiti non più in 3, bensì in 10 anni e mezzo: la restituzione del prestito dovrà avvenire tra il 2013 e il 2023. Inoltre, il tasso applicato a tale prestito sarà diminuito dal 5.2% al 4.2%.
2)il fondo EFSF sarà reso operativo per l’intero ammontare di 440 miliardi
3)a partire dalla metà del 2013, l’EFSF (fondo temporaneo) sarò sostituito dall’ESM, con carattere permanente, in grado di fornire una capacità effettiva di prestito pari a 500 miliardi.

*Il finanziamento di 110 miliardi sta seguendo una scaletta predeterminata e condizionata dai progressi nel piano di austerità greco (cruciale il raggiungimento di un deficit di bilancio non superiore al 3% nel 2014). Nei prossimi giorni dovrebbe essere erogata la quarta tranche, pari a 20 miliardi. Il piano di finanziamento/restituzione è stato fissato nel maggio 2010, al momento del primo accordo. Secondo tale schema, il “financing gap” per gli anni 2010-13 sarebbe stato coperto dai finanziamenti EU/IMF. Se le novità emerse recentemente saranno finalizzate il prossimo 25 marzo, è possibile che un nuovo piano finanziario sia predisposto. Tutto ciò non impedisce al Tesoro greco di tentare di finanziarsi direttamente sul mercato, a patto che i costi siano ragionevoli: questo permetterebbe sia di non attingere completamente ai fondi EU/IMF sia di coprire i buchi che dovessero aprirsi, a dispetto delle previsioni, nel bilancio dello Stato. Se il mercato rimanesse chiuso, la Grecia attingerà ai fondi EFSF.

Cerco ora di tirare alcune conclusioni, assumendo come corrette le informazioni sopra riportate ed evitando di entrare nel merito di considerazioni meno finanziarie e più politiche (la fine dell’euro, la solidarietà tra Europei, etc.), sulle quali ognuno è libero di regolarsi come preferisce, essendo difficile cercare un denominatore razionale comune:

1)poiché il mercato non ha mai preso seriamente il piano di bail-out EU/IMF, se il prossimo 25 marzo l’Europa partorirà qualcosa di convincente (come pare), il mercato sarà costretto a prenderne atto. Le eventuali forzature speculative non troveranno spazio.

2)gli sforzi fin qui effettuati dal governo greco sono stati eccezionali. I risultati sono stati straordinari, anche se l’obiettivo di deficit 2010 è stato, seppur di poco, mancato. Se nei prossimi 2 anni il governo sarà in grado di continuare su questa strada (o di non discostarsene troppo…) la Grecia continuerà a ricevere il supporto necessario a completare il risanamento.

3)i corsi dei bonds dovrebbero rinvigorirsi a partire dal 27 marzo per la ragione esposta in 1). Rimane il fatto che chi avesse investito qui in modo non opportunistico dovrebbe seguire con occhio attentissimo i dati economico-finanziari provenienti da Atene: se saranno positivi, i bonds potrebbero riservare ottime soddisfazioni. Viceversa, rimanere dentro si trasformerebbe in un azzardo.

4)se i conti dello Stato saranno quelli del piano di salvataggio, la Grecia potrà colmare il proprio gap finanziario grazie all’aiuto EU/IMF: i suoi titoli non correranno rischio alcuno.

In base a tutte queste considerazioni ho deciso di entrare in questo mercato, acquistando il 2014. Mi ritengo un investitore prudente: se ho compiuto questo passo è perché sono convinto che, almeno per i prossimi mesi, il bond non correrà rischi, ma dovrebbe rivalutarsi. La durata del mio investimento sarà direttamente proporzionale alla bontà delle notizie che, di mese in mese, i 2 Papa ci daranno.

Quanto a coloro che sono dentro da tempo, auguro loro di non pentirsene: dopo aver sopportato tanti affanni e, non meno logoranti da un punto di vista psicologico, le battutacce irridenti di Gaudente :D, meriterebbero una giusta ricompensa.
 
Ultima modifica:
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1)poiché il mercato non ha mai preso seriamente il piano di bail-out EU/IMF, se il prossimo 25 marzo l’Europa partorirà qualcosa di convincente (come pare), il mercato sarà costretto a prenderne atto. Le eventuali forzature speculative non troveranno spazio.
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3)i corsi dei bonds dovrebbero rinvigorirsi a partire dal 27 marzo per la ragione esposta in 1). Rimane il fatto che chi avesse investito qui in modo non opportunistico dovrebbe seguire con occhio attentissimo i dati economico-finanziari provenienti da Atene: se saranno positivi, i bonds potrebbero riservare ottime soddisfazioni. Viceversa, rimanere dentro si trasformerebbe in un azzardo.
:up: Con la rinegoziazione delle condizioni del prestito sullo sfondo, se il 25/3 dovesse portare notizie positive, è lecito pensare ad sensibile riduzione dello spread. Messe in secondo piano l'insolvenza e l'ipotesi di haircut, nel caso della 2014 (che vedo ha attratto anche te per evidente disallineamento e relativa vicinanza della scadenza, credo) questa dovrebbe riprendere un bel po' di punti: se oggi fosse a 87, renderebbe ancora un 10% lordo a scadenza.. stiamo a vedere..
 
Stato
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