Q&A - Quali misure sta prendendo la zona euro su crisi debito?
Reuters -
14/03/2011 12:11:51
di Jan Strupczewski
BRUXELLES, 14 marzo (Reuters) -
I leader della zona euro venerdì scorso hanno approvato un pacchetto di misure tese a risolvere la crisi del debito sovrano che ha investito la regione. I ministri delle finanze dell'eurozona lavoreranno oggi e domani sui dettagli tecnici in vista del vertice Ue del
24 e 25 marzo che dovrebbe adottare formalmente il tutto.
Di seguito gli interventi concordati e quelli che sono ancora in discussione.
MAGGIORE CAPACITA' DI FUOCO DEL FONDO EFSF
I leader della zona euro hanno deciso di aumentare la capacità effettiva di credito dell'European Financial Stability Facility, il fondo di salvataggio della zona euro, al valore nominale del fondo stesso di 440 miliardi di euro dall'attuale capacità effettiva di circa 250 miliardi.
La capacità effettiva del fondo al momento è inferiore a quella nominale per le risorse che è necessario accantonare per avere un rating sul credito di tripla-A.
COME SARA' AUMENTATA LA CAPACITA DELL'EFSF?
I ministri delle Finanze della zona euro affronteranno questo tema nella riunione di oggi. Aumentare la capacità di credito dell'EFSF potrebbe voler dire per gli stati dell'euro aumentare le garanzie, ottenere nuovi via libera parlamentari, cosa problematica in paesi come la Germania dove l'opinione pubblica è contro i bailout. Il cancelliere tedesco Angela Merkel affronterà diverse elezioni regionali nelle prossime settimane. Una fonte della zona euro ha detto Sabato che tutti i paesi della zona euro incrementerebbero per l'Efsf.
L'EUROPEAN STABILITY MECHANISM
E' lo strumento che sostituirà l'EFSF al momento della sua scadenza a metà 2013. I leader della zona euro hanno deciso che la sua effettiva capacità di credito sarà di 500 miliardi di euro, attraverso un mix di paid-in capital, callable capital e garanzie. I ministri delle Finanze oggi dovrebbero decidere le proporzioni di tale mix e i tempi di attuazione.
TASSI DI INTERESSE PIU' BASSI SU PRESTITI EFSF, ESM
I leader della zona euro hanno deciso che i rassi di interesse sui nuovi prestiti dell'EFSF saranno ridotti per "tenere meglio in considerazione la sostenibilità del debito dei paesi beneficiari, pur rimanendo sopra i costi di finanziamento della facility, con un adeguato mark-up per il rischio, e in linea con i principi dell' Fmi".
Gli stessi principi saranno applicati ai tassi di interesse applicati dall'ESM. L'argomento sarà discusso nei dettagli oggi dai ministri delle Finanze.
L'EFSF attualmente applica per prestiti con tassi variabili, interessi pari a quelli a tre mesi dell'Euribor più 300 punti base per i prestiti a 3 anni, e l'Euribor più 400 punti base per prestiti a scadenze più lunghe. Viene applicata anche una commissione di 50 punti base -- ben al di sopra dei tassi di interesse del Fmi.
Per fare un esempio, l'Irlanda paga attualmente il 5,8% circa sui prestiti ottenuti dal fondo, un interesse che Dublino giudica punitivo.
EFSF, ESM COMPRERANNO BOND GOVERNATIVI IN ASTA
I leader della zona euro hanno deciso che l'Efsf potrà acquistare i titoli di Stato dei paesi in difficoltà sul mercato primario, ossia quando gli emittenti sovrani li mettono in asta.
I capi di stato e di governo della zona euro hanno invece respinto l'ipotesi, sostenuta dalla Banca centrale europea, che il fondo possa anche acquistare titoli sul mercato secondario.
E' mancato finora l'accordo anche su altre opzioni sul tavolo quali dare al fondo la possibilità di effettuare operazioni di buy-backs o di concedere linee di credito flessibili sulla falsariga di quanto fa il Fmi.
ALLUNGATE LE SCADENZE SUI PRESTITI ALLA GRECIA
I leader della zona euro hanno deciso di allungare a 7,5 anni, raddoppiandole, le scadenze dei prestiti concessi alla Grecia.
ABBASSATI I TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI ALLA GRECIA
I leader della zona euro hanno deciso di abbassare di 100 punti base i tassi di interesse applicati alla Grecia sui prestiti concessi in modo bilaterale.
L'Irlanda, che pure aveva chiesto una riduzione nel costo dei propri prestiti, non l'ha ottenuta perchè non "si è impegnata in modo costruttivo" nella definizione di una base imponibile comune per le aziende che operano nella regione.
Il tema è ancora aperto e Dublino lo riproporrà in occasione del vertice del 24 e 25 marzo.
BANK STRESS TESTS
I leader della zona euro hanno deciso che il livello del debito privato per le banche, le famiglie e le società non finanziarie sarà monitorato attentamente attraverso un test coordinato a livello europeo.
L'Ue condurrà nuovi esercizi nelle prossime settimane per stabilire lo stato di salute degli istituti finanziari e il loro bisogno di ricapitalizzazione.
I criteri in base ai quali sarà stabilito se una banca ha superato o meno i test dovrebbero essere annunciati in settimana. Il presidente dell'European banking authority Andrea Enria ha detto che quest'anno i test saranno più severi di quelli dello scorso anno ma alcuni analisti dubitano che lo saranno in modo sufficiente per restituire fiducia agli investitori. Per fare un esempio, i titoli detenuti dalle banche nei cosiddetti bank book, ossia con l'intento di detenerli fino alla scadenza e non di farne oggetto di trading, non rientreranno nei test. In questo modo si dà alle banche la possibilità di trasferire dai trading book ai bank book i titoli degli Stati periferici.
L'Eba ha anche detto che la liquidità delle banche non sarà testata nell'esercizio principale, ma gli analisti dicono che la liquidità di un istituto di credito è un elemento cruciale che dovrebbe essere verificato.
Gli stress test pubblicati lo scorso luglio inizialmente hanno rassicurato i mercati ma l'effetto positivo è svanito non appena le banche irlandesi, che pure avevano superato il test, si sono ritrovate in forte difficoltà.