Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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Anche se sono "fuori" dalla Grecia, e non penso di entrare a breve-medio termine, vorrei esprimere la mia vicinanza e solidarietà a chi è dentro.

A maggior ragione se chi è entrato ha investito una parte consistente del proprio portafoglio, magari in altri periodi credendo che l'investimento fosse tranquillo, e oggi se ne esce con una pesante perdita.

Cose come queste devono sempre fare riflettere, affinchè in futuro si stia (tutti) più attenti.

Nel merito: non sono nè ottimista, nè pessimista. I problemi ci sono, enormi, ma credo che alla fine l'Europa :rolleyes: non potrà fare altro che ribadire la sua volontà di aiutare i greci, a patto naturalmente che questi facciano un ulteriore sforzo.

Basterà? Non ne ho idea, Lehman ha dimostrato che se non si è credibili nessuno può andare contro il mercato. Le variabili sono tante, dalla fiducia, alle risorse messe in campo, alla reale volontà politica di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità (e questo vale per tutti, greci ed europei).

Questo è il motivo per cui sono fuori e non consiglio certo di entrare adesso. Nel migliore dei casi ci vorranno trimestri e trimestri di dati positivi (deficit, crescita, etc. etc.) per invertire la tendenza in modo significativo.

A chi è già dentro posso solo consigliare di prendere seriamente in considerazione l'ipotesi di ridurre l'esposizione, soprattutto se è elevata. Sicuramente si ridurrebbero le potenzialità di recupero, ma anche quelle di incorrere in ulteriori perdite.

Va da sè, comunque, che vi/mi auguro che vada a finire bene: chi dice che è meglio una ristrutturazione subito per me o è in mala fede o non sa di che cosa sta parlando.
 
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Questa notizia la trovo interessante et in effetti ci potrebbe stare nelle trattative in corso , sopratutto in termini politici potrebbe parare le mele alla Gang dei Duri & Puri che potrebbero uscirne dicendo = "Visto , gli prestiamo i denari ma abbiamo le garanzie " . Il Popolino Votante un discorso cosi' lo potrebbe anche capire ! ;):D
PS . Mi dispiace anche a me per Noloss :squalo: ; Non prima ne ultima vittima dei Mercati .


Rehn: Guarantees sought for new Greek loans

Updated: 18:40, Friday, 13 May 2011





Sources in Brussels, Berlin and Helsinki told Finnish television that last Friday's 'secret' meeting in Luxembourg only discussed the unfolding Greek situation.
Political opposition to further bailouts in Germany and Finland in particular have led to the idea of guarantees being sought.
Among the ideas under discussion is the transfer of up to €50 billion worth of Greek government-owned assets to a private holding company - to be owned by the creditor countries - which would sell off the assets to repay the additional loans.
Greece has been falling behind in its EU/IMF fiscal adjustment plan, which requires large-scale sell-offs of state assets to raise cash.
The scheme would be similar to the holding company set up by Germany after re-unification to dispose of assets owned by the communist state of East Germany.
Mr Rehn confirmed in an interview today that the European Commission has been making preparations for some form of guarantee scheme to underpin additional loans required by Greece.
Sources in Brussels also indicated that next week's ECOFIN meeting will be dominated by the Greek issue, and that planned decisions on changes to the operation of the European Financial Stability Facility and the European Stability Mechanism will be put off until the next meeting in June.


(rte.ie)


***
Riprende i rumors dettagliati di origine finlandese.
 
Crisi: Grecia; Rehn, situazione grave, sì nuovi tagli

"La Grecia si trova in una situazione molto grave", anche se una sua uscita dall'euro è "inimmaginabile". Non usa giri di parole il commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn, per descrivere il dramma di un Paese in piena crisi finanziaria ed economica, un anno dopo gli aiuti per 110 miliardi di euro ricevuti da Ue ed Fmi. All'orizzonte un nuovo piano di salvataggio (si parla di altri 60 miliardi), ma ogni decisione - spiega il guardiano dei conti pubblici europei - sarà presa solo "nelle prossime settimane".


Se ne comincerà comunque a discutere lunedì sera al tavolo dell'Eurogruppo, in programma a Bruxelles. Ma una cosa già è certa: prima di pensare a nuovi prestiti, servono nuovi tagli, nuovi sacrifici. "Sono stati fatti sforzi senza precedenti che non devono essere sottovalutati", sottolinea Rehn, ma non basta.
"È assolutamente necessario che il governo greco si assuma le sue responsabilità e introduca nuove misure di consolidamento fiscale", ammette il commissario, consapevole di rivolgersi a un Paese non solo sull'orlo della bancarotta, ma anche nel pieno di una pericolosa crisi sociale. Di qui l'ennesimo appello all'unità politica nazionale: "Bisogna accantonare le divisioni interne ed essere tutti responsabili". Ma l'invito è rivolto anche a tutti gli Stati dell'Eurozona che devono continuare a mostrare solidarietà verso i Paesi più in difficoltà. perchè ne va della stabilità finanziaria dell'intera zona euro.
Rehn ha tra le mani le nuove previsioni economiche. E i dati sulla Grecia parlano chiaro. La recessione è ancora profonda, col Pil che quest'anno chiuderà a quota -3,5%, peggio di quanto previsto in precedenza. Anche se - sulla base dei dati di Eurostat - nel primo trimestre 2011 si è tornati ad una crescita dello 0,8%.
Per il 2012 Bruxelles si attende un +1,1%, ma la previsione non tiene ancora in considerazione il nuovo piano di austerity che il governo Papandreou dovrà, a questo punto, varare per ricevere ulteriori prestiti da Ue ed Fmi. Sul fronte del debito pubblico, quello greco si conferma il più alto d'Europa, passando dal 142,8 del 2010 al 157,7% del 2011. E nel 2012 salirà ancora al 166,1. Con un deficit in calo al 9,5% quest'anno e al 9,3% il prossimo.
Intanto da Atene prosegue la missione di Commissione Ue, Bce ed Fmi per valutare lo stato di attuazione del programma legato al piano di aiuti varato un anno fa. Valutazione dalla quale dipende l'erogazione della prossima tranche di prestiti. Ma la 'troika' dovrà anche fare il punto sulla sostenibilità del debito greco, per capire se effettivamente servono nuovi aiuti. "Il piano è corretto e va applicato", hanno sottolineato gli esperti europei e del Fondo, replicando ai parlamentari greci che hanno definito il programma Ue-Fmi "sbagliato".
(ats)

(Bluewin.ch)
 
As creditors push, gov't insists it’s on track



Officials play down extra austerity as EU, IMF envoys press for more cuts, consensus



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As representatives of Greece’s international creditors emphasized the need for the government to introduce more austerity measures and achieve some form of political consensus with its rivals, Greek officials on Friday sought to play down the magnitude of the additional cuts the debt-ridden country will be obliged to make.
Government spokesman Giorgos Petalotis refuted press reports according to which envoys of the European Union and International Monetary Fund are seeking an additional 6 billion euros in cuts this year and shifted the focus to the government’s midterm fiscal program which is to be submitted in Parliament next Wednesday or Thursday.
The program - which sets out fresh spending cuts, tax increases and an ambitious austerity drive - has been one of the main focuses of visiting inspectors from the EU and IMF who are to decide on the disbursement of a fifth tranche of emergency funding to Greece.
Finance Ministry sources insisted on Friday that an additional 3 billion euros in austerity measures would be adequate for this year. Finance Minister Giorgos Papaconstantinou is due in Brussels on Monday to present his EU counterparts with a draft of the new measures.
At a press conference in Brussels on Friday, EU Economic and Monetary Affairs Commissioner Olli Rehn stressed the need for new measures but also emphasized the importance of a political consensus being reached if these new measures are to be effectively implemented.
Representatives of the EU and IMF met in Athens with officials of the main conservative opposition New Democracy party on Friday, but although the atmosphere was said to be less strained that in previous exchanges, the meeting did not yield anything concrete. ND officials insisted on their own alternative program - dubbed Zappeio 2 - as an alternative to the government’s midterm fiscal program and claimed that strife in the ranks of ruling PASOK precluded consensus.
Prime Minister George Papandreou, speaking from a meeting of center-left politicians in Oslo, indicated that the government’s biggest problem was not a lack of consensus but pressure from the markets and the media.
“Even the IMF today is saying that our debt is sustainable, we can manage our debt without restructuring. But the markets are pounding us incessantly, the media are predicting the end of the world, and this is creating a culture of fear,” he said.






ekathimerini.com , Friday May 13, 2011 (22:32)
 
Acque agitate nel corso del pomeriggio di venerdì sul fronte degli spread.
Il Vertice Ecofin si avvicina e le tensioni tornano a crescere.
All'ordine del giorno il bailout sul Portogallo e la discussione sul prossimo Presidente BCE. Non mancherà la Grecia ad agitare il dibattito.
Con gli spread in allargamento, ne fanno le spese tutti i membri del gruppo, in stretta correlazione.
Tanto per non farci dimenticare che quando affonda uno ne fanno le spese tutti.

Grecia 1275 pb. (1260)
Irlanda 777 pb. (747)
Portogallo 637 pb. (620)
Spagna 218 pb. (211)
Italia 163 pb. (157)
Belgio 111 pb. (110)
 
Ieri sera, poi, il governo tedesco ha smentito l'articolo che ho postato della Die Welt dicendo di non essere a conoscenza di un piano di ristrutturazione del debito greco.
Il gioco, continua ...
 
Ieri sera, poi, il governo tedesco ha smentito l'articolo che ho postato della Die Welt dicendo di non essere a conoscenza di un piano di ristrutturazione del debito greco.
Il gioco, continua ...


E' un gioco molto pericoloso che può anche sfuggire di mano, la speculazione non aspetta altro.

L'unica soluzione per evitare una tragedia greca è un prestito ponte di 60 mld, una estensione a 20-30 dei soldi già prestati (EU-FMI) con interessi pari all'euribor3 attuale, intervento dal 2013 dell'ESM in acquisto sulle emissioni greche dal 2013 in poi.

In cambio la grecia dovrebbe far firmare da tutte le parti politiche un accordo sul risanamento che fissi dei punti chiave (pensioni, dip. pubblici, privatizzazioni, etc.) da attuare con un preciso cronoprogramma ed accettare una figura di supervisore permanente europea (tipo un Monti ad es.) dell'attuazione del programma di risanamento/consolidamento delle finanze pubbliche.

Inutile dire che il popolo greco nei prossimi anni ridimensionerà il suo stile di vita ma a questo non c'è scampo, peggio sarebbe con il default e l'uscita dall'euro. L'unica cosa che possono scegliere è un ridimensionamento soft e spalmato su più anni (un pò come sta accadendo in italia dal 92 ad oggi) oppure violento (stile argentina).
 
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Perchè la Grecia non ristrutturerà

Perchè:

1) l'Europa ha le risorse suufficienti per salvare la Grecia;

"The EU has over $1tn at its disposal and could easily bail out Greece with interest-free loans, and facilitate a real – not Jamaican-style, as is currently being discussed – debt restructuring, which would allow for counter-cyclical fiscal policy and growth".

real debt restructuring: ossia misure efficaci diverse dalla ventilata ristrutturazione finanziaria, inutile e dannosa.

2) anche i paesi forti sarebbero danneggiati dal fallimento della Grecia;

"A default and exit from the euro could possibly cause as much trouble for Germany and France as for Greece, given their holdings of Greek debt and the effect on European banks generally"

3) i sacrifici attuali del popolo greco sarebbero vani e concepiti come una punizione.

"But the EU authorities have opted to punish Greece – for various reasons, including the creditors' own interests in punishment, their ideology, imaginary fears of inflation, and to prevent other countries from also demanding a "growth option". They are sticking to this route even if it means an indefinite recession and forcing 50bn euros' worth of privatisations, which will very likely enrich some Europeans at the expense of Greek taxpayers"

Where I part from Paul Krugman on Greece and the euro | Mark Weisbrot | Comment is free | guardian.co.uk
 
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