Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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Grecia, Juncker si dice ottimista per nuovo piano di aiuti

lunedì 30 maggio 2011 18:44



PARIGI, 30 maggio (Reuters) - Il capo dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker ha detto oggi di essere abbastanza ottimista sulla possibilità di un nuovo piano di aiuti per la Grecia ribadendo che la ristrutturazione totale del debito del paese non è un'opzione.
"La ristrutturazione totale del debito greco non è un'opzione" e non è prevista da nessuno, ha detto dopo l'incontro con il presidente francese Nicolas Sarkozy.
"Sono abbastanza ottimista" che verrà redatto per la Grecia un secondo piano di aiuti" ha aggiunto.



***
Andremo verso un "reprofiling volontario" indirizzato agli "Istituzionali" ...

Questo è certo, e potrebbero esserci margini di minimo rimbalzo per le brevi.
Il problema è che rimanere dentro i GGB con l'hold out potrebbe essere molto rischioso e non quella nicchia dorata dove non si viene disturbati, nell'attesa di rivedere tutto il dovuto, o nel caso di chi ci voglia speculare ora, per pascere con ghiotti cedoloni (per dirla alla Shark) e fantasmagorici capital gain.
Questo perchè si sta rimandando una ristrutturazione generale che è l'unica arma per dare sollievo reale all'economia Greca, che tra parentesi, per ricominciare a crescere a questo punto, forse avrebbe realmente bisogno della Dracma, anche se non credo ci si arriverà.
E più si rimanda la ristrutturazione, più chi resta con vecchi titioli, molto probabilmente meno garanti, rischia di andare incontro a un default rovinoso.
Le istituzioni Europee potrebbero sempre difendersi dicendo che è stato approntato un sostegno eroico ed era stata data la possibilità di mitigare la situazione volontariamente a fronte di minori perdite sull'NPV .

Il punto è che i periferici, dal punto di vista sociale, mi sembrano una polveriera pronta ad esplodere, e anche per speculare sui GGB 2012 e prima metà 2013, forse i più interessanti rispetto alle decisioni di breve che si prenderanno, ci vuole molto pelo sullo stomaco, almeno se si pensa di portarli a scadenza. Non vorrei scoppi il bank run e la conseguente rivoluzione da un momento all'altro.
 
Grecia: no decisioni su tranche prestito prima di riunione Eurogruppo -2-
Juncker, entro fine mese soluzione su problema debito (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 30 mag - Il via libera al prestito dipendendera' dal chiarimento da parte greca e da parte europea sul modo in cui sara' garantito il finanziamento del debito nei successi dodici mesi, condizione che sta alla base degli interventi del Fondo monetario internazionale. Nonostante sia il Fmi che la Commissione europea (oltre naturalmente alla Bce) abbiano stretto la corda moltiplicando messaggi allarmanti negli ultimi giorni sulla necessita' che il governo greco esca da una situazione di incertezza politica e operativa, ad Atene l'attesa e' che la 'tranche' sara' sborsata a fronte di una piano di privatizzazioni che sara' in grado - cosi' sostiene il governo - di convincere tutti. Tra qualche giorno la 'troika' rendera' noto il risultato della sua missione e allora si capira' qual e' il giudizio sulla situazione finanziaria del paese. Il portavoce del ministero delle finanze tedesche ha chiaramente indicato che le conclusioni della 'troika' saranno valutate nella riunione dell'Eurogruppo e dell'Ecofin a Lussemburgo il 20 e il 21 giugno. Il ministro delle finanze greche Georges Papacostantinu, da parte sua, ha detto che "i negoziati per prendere effettivamente il prestito si concluderanno oggi domani o dopodomani". Il ministro e' ottimista sul via libera alla 'tranche'. Sul 'dopo-tranche' il negoziato e' totalmente aperto. Si rafforza l'ipotesi di un allungamento volontario delle scadenze del debito nonostante il no della Bce, preoccupata che il 'reprofiling' sia interpretato dai mercati e dalle agenzie di rating un 'credit event' e quindi in grado di determinare una crisi di sfiducia ben piu' vasta, cioe' non limitata ai soli titoli greci. Insieme al 'reprofiling' c'e' un nuovo prestito per coprire il fabbisogno nel 2012, anno in cui la Grecia non si ripresentera' sui mercati. Si parla di un prestito che puo' andare dai 3o-35 fino a 65 miliardi di euro. Le due misure sono condizionate da una vigilanza strettissima sull'attuazione delle privatizzazioni che saranno gestite dai greci ma in un quadro di "commissariamento" europeo. La richiesta alla Grecia e' che le privatizzazioni siano guidate da un'agenzia speciale (modello Treuhandanstalt, che guido' le privatizzazioni in Germania dopo la caduta del Muro di Berlino) con la partecipazioni di rappresentanti europei. La cacofonia tra i governi europei sulla soluzione al problema del debito (ristrutturazione morbida si'-no) complica naturalmente le cose. I parlamento tedesco, olandese e finlandese sono sul chi-va-la'. Il presidente Eurogruppo Jean Claude Juncker si augura che il problema sara' risolto "entro fine mese" e si e' dichiarato ottimista insistendo sul fatto che "non ci sara' una ristrutturazione totale del debito". No dunque alla ristrutturazione totale (cioe' con taglio del valore nominale dei titoli o intervento sul tasso di interesse), si' al coinvolgimento del settore privato (per allungare le scadenze, mantenere l'esposizione verso i titoli greci alle banche). Questo, ha detto Juncker, e' una questione "che esamineremo con tutta l'attenzione richiesta".
 
GRECIA: TREMONTI, PROBLEMA POLITICO, NON SOLO FINANZIARIO

La Grecia 'non e' solo un problema finanziario, ma un problema politico'. Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, intervenendo oggi all'assemblea degli industriali bresciani. Secondo Tremonti una crisi in Grecia 'significherebbe avere il Magreb da questa parte del Mediterraneo. La Grecia ha una storia terribilmente complessa, e' un problema geopolitico. Ma forse questo e' un ragionamento che e' troppo difficile chiedere a 'omissis'', ha concluso polemicamente senza svelare il destinatario della frase .
30 maggio 2011

(larepubblica.it)
 
GRECIA: PAPACONSTANTINOU, VERDETTO 'TROIKA' ENTRO SETTIMANA




18:43 30 MAG 2011

(AGI) Atene - Il governo greco sta per concludere le trattative con i funzionari della troika (Ue, Fmi e Bce) e conta di ottenere la nuova tranche da 12 miliardi di euro del programma di aiuti. "Stiamo concludendo i negoziati e spero che siano terminati entro mercoledi'", ha detto il ministro delle Finanze, George Papaconstantinou. Gli ispettori della troika sono ad Atene ormai da quattro settimane, un periodo di tempo insolitamente lungo. Il ministro ha anche detto che i negoziati si concluderanno "positivamente" e la Grecia ricevera' la tranche del prestito .
 
La crisi non è solo greca.

GRECIA: TREMONTI, PROBLEMA POLITICO, NON SOLO FINANZIARIO

La Grecia 'non e' solo un problema finanziario, ma un problema politico'. Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, intervenendo oggi all'assemblea degli industriali bresciani. Secondo Tremonti una crisi in Grecia 'significherebbe avere il Magreb da questa parte del Mediterraneo. La Grecia ha una storia terribilmente complessa, e' un problema geopolitico. Ma forse questo e' un ragionamento che e' troppo difficile chiedere a 'omissis'', ha concluso polemicamente senza svelare il destinatario della frase .
30 maggio 2011

(larepubblica.it)

Secondo Tremonti il sistema politico europeo deve adeguarsi al sistema economico della moneta unica altrimenti ll'UEM è destinata a fallire. Sbaglia chi pensa che il problema è solo greco poichè investe tutto il sistema dell'eurozona: la crisi è globale e va affrontata con strumenti adeguati. Uno di questi strumenti è rappresentato da un'Istituzione che possa emettere ed acquistare (anche sul secondario) i cc.dd. eurobond.
 
Ultima modifica:
Ne consegue che l'obiettivo del loro movimento non può essere la ristrutturazione del debito o il default della Grecia. Sarebbe una catastrofe per l'economia greca.


Quando una nazione arriva in una situazione del genere di solito il debito viene visto ( o fatto vedere alle masse) in forma demagogica e cioè come un mezzo in mano a sadici speculatori che sfruttano il popolo e vogliono mettere in ginocchio il paese e non come quel mezzo che ha permesso al paese di vivere per alcuni decenni sopra le proprie reali possibilità (ad es. per avere più dip. statali del necessari, dare una pensione a tutti, sprecare pr costruire cose inutile o cose utili al doppio/triplo del reale costo, etc...).
 
riflessione

faccio due passi in pese e parlando con un amico, che ha una ferramenta, e che sapeva del mio investimento in ggb, mi sento dire: "è dura in grecia, eh!!!" ed io a spiegare un pò la situazione....
continuo a camminare e mi si avvicina un altro amico, che fa il vigile e con il quale facciamo spesso delle lunghe passeggiate a piedi o dei giri in bici e mi dice: "ho sentito che la grecia va male".......
la riflessione è che il pressing sulla grecia di questi giorni è stato veramente efficace: se in italia ormai la situazione greca è vox populi, sicuramente il cittadino greco sarà ancor più informato della situazione delle casse dello stato e capirà che senza aiuti fra due mesi non verranno più pagate pensioni e stipendi....
 
il cittadino greco sarà ancor più informato della situazione delle casse dello stato e capirà che senza aiuti fra due mesi non verranno più pagate pensioni e stipendi....

il cittadino greca pensa che se gli cancellano i debiti potrà evitare tutte le misure di austerity ventilate, cosa vuoi che capisca di finanza?
ed i politici ci marciano sopra, l'importante è prendere i voti...
 
Stato
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