Merkel "sta distruggendo l'Europa"
     di: WSI  Pubblicato il 18 luglio 2011| Ora 12:14 
   
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 Merkel  e' accusata di aver gestito la crisi in maniera "molto pericolosa". La  Germania non si puo' permettere una popolazione euro scettica.
  
 
  New York - "Sta distruggendo la  mia Europa". Con queste durissime parole Helmut Kohl, il padre della  Germania unificata e il politico tedesco responsabile della nascita  della moneta unica, esprime il suo disappunto per le politiche della sua  protegee' Angela Merkel.
Secondo l'ex cancelliere, la leader della principale economia europea ha  la colpa di aver gestito la crisi del debito sovrano in maniera "molto  pericolosa". Kohl non e' il primo membro del parito di centro (l'Unione  dei Democratici Cristiani) al governo a prendere le distanze  dall'attuale cancelliere tedesco. 
Kohl ha smentito la notizia pubblicata sullo 
Spiegel, tuttavia e' altamente probabile che almeno nella sostanza, se non nella forma, le dichiarazioni siano attenenti alla realta'.
Nel suo ruolo di gestore principale della crisi dell'euro, Angela Merkel  e' riuscita a convincere pochi alleati e avversari. Anche il numero uno  della Bundesbank ha spiegato di non essere in grado di individuare una  strategia precisa del governo nell'affrontare la crisi del debito  sovrano dei Piigs.
E intanto alcuni colleghi politici in Europa, come il ministro olandese  delle Finanze, Jan Kees de Jager, hanno chiesto una maggiore autorita'  da parte del Cancelliere. 
Secondo le fonti citate dal settimanale, Kohl ha criticato aspramente le  strategie politiche europee della Merkel, allineandosi a quel gruppo di  critici della fazione politica al governo che pretende un approccio  piu' aggressivo e deciso.
L'ala aziendale del partito evoca la mancanza di una strategia decisa da  parte dei leader europei: "Una nazione che si fonda sulle esportazioni  come la Germania non si puo' permettere una popolazione euroscettica",  ha dichiarato il capo del Consiglio Economico del CDU, Kurt Lauk,  aggiungendo che "il governo deve passare all'offensiva".