Grecia paralizzata dai tassisti, mentre i bond sprofondano
     di: WSI-TMNews  Pubblicato il 18 luglio 2011| Ora 16:53 
   
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  Atene - Mentre Atene è  paralizzata da uno sciopero di 48 ore dei taxi - i cui autisti invece di  astenersi semplicemente dal lavoro si sono prodigati a intasare diversi  snodi chiave della capitale, per creare più disagi possibile in una  protesta contro le liberalizzazioni delle licenze - la Grecia,  l'epicentro della crisi debitoria europea subisce a sua volta pressioni  sui titoli di Stato, i cui rendimenti hanno segnato nuovi picchi  storici. 
E intanto il ministero delle Finanze annuncia pubblicamente di essere  alla ricerca di esperti a cui affidare un maxi piano di privatizzazioni,  dimissioni di beni per ben 50 miliardi di euro che dovranno  accompagnare e sostenere la cura di austerità sui conti pubblici, con la  quale si spera di rimettere il paese in condizioni di ritrovare la  fiducia dei mercati. 
Ma i dati di mercato fanno apparire quanto mai lontano questo obiettivo:  oggi, nell'ambito di nuove tensioni su tutti i mercati europei, i  rendimenti dei bond greci a 10 anni già scambiati sul mercato sono  saliti fino al 17,741 per cento, stabilendo un nuovo massimo  dall'entrata del paese nell'euro. Ovviamente a queste condizioni la  possibilità della Grecia di rifinanziarsi da sola è del tutto preclusa e  questo rende ancor più irrinunciabile un nuovo piano di aiuti da Ue e  Fmi, su cui stanno lavorando i paesi dell'area euro, per prolungare i  sostegni a tutto il 2014. 
In questo clima, l'annuncio della Grecia sulla ricerca di esperti per le  privatizzazioni suona molto come un annuncio tribunalizio sulla nomina  di commissari liquidatori. Ad ogni modo questi superconsulenti  finanziari saranno chiamati a collaborare alle privatizzazioni di poste,  miniere, porti, aeroporti e casino che figurano su una lunga lista  stilata dall'esecutivo. Atene ha pure fretta: chi fosse interessato deve  farsi avanti entro lunedì prossimo, il 25 luglio.