L'INTERVISTA: Padoan (Ocse), Eurobond ma con governance fiscale forte
MILANO (MF-DJ)--"L'economia globale va molto peggio di quello che sembrava qualche anno fa. Prevediamo un leggera recessione adesso e a cavallo del 2012 se non ci saranno ulteriori incidenti. Infatti lo scenario centrale, che gia' non e' consolante, potrebbe anche peggiorare e avere conseguenze sull'economia americana e i paesi emergenti. I Paesi devono prendere misure fiscali che siano di complemento alle misure comunitarie".
Lo ha affermato Pier Carlo Padovan, capo economista Ocse, ai microfoni di Class Cnbc (televisione del gruppo Class E. che assieme a DowJones & Co. controlla quest'agenzia) commentando il taglio delle stime di crescita per l'Italia che prevedevano un'espansione economica dell'1,1% per il prossimo anno mentre ora, secondo l'Organizzazione per la cooperazione lo sviluppo internazionale, sara' negativa dello 0,5% nel 2012. Nel 2013 l'Italia dovrebbe ritornare a crescere ma solo dello 0,5% contro una previsione dell'1,1%.
"Le autorita' europee -spiega il capo economista- hanno fatto molto ma i mercati non hanno valutato sufficienti le misure intraprese. Credo tuttavia che faranno tutto quello che puo' essere fatto per fermare il contagio. L'Italia non e' insolvente, ha un problema di liquidita'. Ha bisogno di risanare la finanza pubblica e di rilanciare la crescita. Ci sono tante misure da prendere tutte insieme, ma mi sembra che il governo Monti stia facendo proprio questo. Il nostro messaggio e': attenzione bisogna fare presto! Ma se si fa presto possiamo uscire bene dalla crisi".
Riguardo alla situazione Grecia, Padoan spiega che "l'abbandono dell'euro avrebbe costi maggior dei benefici. La Grecia e' esposta con debito in euro che con l'abbandono della valuta europea raddoppierebbe azzerando i benefici dell'uscita dalla moneta unica". Passando poi alla Germania Padoan sostiene che "la performance economica tedesca e' stata brillante nei confronti degli altri Paesi, ma ora si sta fermando. Il commercio internazionale si sta fermando e un'economia fortemente guidata dalle esportazioni ne risente terribilmente. Anche la Germania potrebbe migliorare le proprie performance con determinate riforme". Soffermandosi su una possibile ricetta per risolvere la crisi, Padoan sottolinea che "a livello europeo ci vuole un a governance piu' forte. Gli Eurobond possono essere uno strumento molto efficace, ma per essere introdotti devono contare su una governance fiscale piu' solida di quello che c'e' adesso. Credo siano una condizione necessaria, ma non sufficiente. La Bce e' lo strumento di cui disponiamo per frenare il contagio. Bisogna, poi, dare maggiori risorse al Fondo Salva Stati e contemporaneamente ci vuole un'azione su misura a livello dei singoli Paesi. In questo modo si puo' uscire dalla crisi". "Negli Stati Uniti -conclude in fine il capo economista dell'Ocse- la crescita dipende da decisioni sulla politica fiscale che devono ancora essere prese. Se non ci fossero accordi entreranno in vigore dei tagli automatici che trascinerebbero verso il basso l'economia americana".