tommy271
Forumer storico
Caro Tommy non la "possibilità" ma direi la certezza. L'economia greca, stante la politica del rigor mortis, decrescerà nei prossimi anni a tassi del 5-6%, per cui è matematico che il rapporto debito pil schizzerà a livelli ben superiori a quelli attuali. Se la Grecia rimane nell'euro, stante sempre la politica del rigor mortis, per acquistare un minimo di competitività, è necessario un processo deflattivo notevole attraveso cui i salari devono ridursi almeno del 50% e nella misura corrispondente il PIL.
Per quest'anno è previsto un altro -4,5%.
Nel 2013 si dovrebbe ricominciare a vedere un pò di luce.
Purtroppo la ricetta è quella che hai indicato ... e che si vuole percorrere: riduzione dei salari per rilanciare la competitività del paese (anche l'Italia è su questa rotta).
Solo che in Grecia si va ad incidere su un tessuto sociale già profondamente intaccato da tagli e riduzioni.
Non stupisce quindi che la recessione continui a persistere.
Servono investimenti dall'estero e una stagione di riforme. La "task force" è all'opera ma i risultati sono ancora flebili.
Non ci resta che attendere.
Bisogna però vedere come andrà la tornata elettorale di inizio maggio: non è da escludersi un ritorno all'ingovernabilità, con conseguenze imprevedibili.
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