Zona euro cerca compromesso, firewall verso 700 mln - fonti
venerdì 23 marzo 2012 16:12
BRUXELLES, 23 marzo (Reuters) - Con l'approssimarsi dell'Ecofin informale di Copenhagen, i ministri delle Finanze della zona euro si stanno avvicinando a un accordo per rendere disponibili risorse per circa 700 miliardi di euro per i firewall europei.
Lo riferiscono alcuni diplomatici della zona euro, sostenendo che puntare a un importo più alto sarebbe troppo ambizioso.
La Commissione europea, capitanata dal commissario per gli affari economici e monetari, Olli Rehn,
preme per un fondo capiente che sia in grado di correre in aiuto anche di paesi del calibro di Italia e Spagna, se mai ce ne fosse bisogno. Ma finora si è scontrata con la resistenza della Germania che ha rifiutato di consentire ogni combinazione dei diversi fondi di salvataggio.
In un ultimo tentativo per spingere Berlino e gli altri a fare di più,
l'esecutivo Ue ha fatto circolare questa settimana tra gli stati membri un documento che propone l'incremento dei firewall a 940 miliardi di euro.
Ma tre fonti diplomatiche dicono che questo scenario è irrealistico, dopo che la Banca centrale europea ha già iniettato 1.000 miliardi di euro nei finanziamenti a lungo termine per le banche e visto che i governi europei si sono impegnati in severe riforme che stanno rasserenando i mercati finanziari.
"I diplomatici si muovono verso una via di mezzo per dare ai fondi una
capacità di prestito combinata da 700 milioni di euro" dice un diplomatico della zona euro che ha visto il documento della Commissione, visionato anche da Reuters.
I ministri delle Finanze e i banchieri centrali europei discuteranno l'ampiezza del fondo la prossima settimana nell'incontro informale di Copenhagen. Il firewall dovrebbe essere formato dall'European financial stability facility (Efsf) e dall'European Stability Mechanism (Esm), il fondo permanente chiamato a rimpiazzare il temporaneo Efsf.
I 440 miliardi dell'Efsf e i 500 dell'Esm hanno per ora la capacità di prestiti vincolata da un tetto massimo di 500 miliardi.
La scorsa settimana fondi autorevoli della zona euro avevano detto a Reuters che i paesi della zona euro si accorderanno probabilmente su un fondo combinato di circa 700 miliardi di euro, a metà strada tra le resistenze della Germania e la necessità di rassicurare i mercati.
"I segnali che arrivano indicano che anche i tedeschi accetteranno", dice un altro diplomatico.
Nella proposta della Commissione, i due fondi - Efsf ed Esm - arriverebbero a 940 miliardi di euro attraverso il trasferimento tutte le risorse rimanenti dell'Efsf all'interno dell'Esm.
Questo porterebbe a una capacità di prestito massima per l'Esm di 740 miliardi di euro, escludendo i prestiti di emergenza nei confronti di Grecia, Irlanda e Portogallo.
L'esecutivo Ue indica diverse proposte per rafforzare i firewall. La prima permetterebbe Efsf e Esm di operare in maniera indipendente fino a quando il fondo temporaneo non venisse smantellato, l'anno prossimo. Questo equivarrebbe a una capacità di prestito complessiva di 740 miliardi, ma solo fino al prossimo anno.
Un'altra ipotesi sarebbe di riversare le risorse di Efsf prima della sua fine, nel 2013, rendendo l'Esm responsabile per tutti i finanziamenti. Questo modello restringerebbe la capacità di finanziamento complessiva di 500 miliardi.
"La domanda è che cosa la Germania chiederà in cambio di dare l'ok a firewall più ampi: potrebbe essere maggiore austerità da parte di un paese membro o uno dei posti al vertice che sono vacanti nelle istituzioni europee", dice un terzo diplomatico.