Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

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il punto e' che maggiore e' la pressione fiscale, maggiore e' l'incentivo a commetterli. E' questo cio' di cui i "tecnici" sembrano non rendersi conto, salvo poi scandalizzarsi quando a seguito dell'aumento delle aliquote il gettito invece di aumentare cala, come e' successo in Grecia.
Gau per la prima volta sono d'accordo con te...anche l'aumento dell'iva al 21% è stata una vera stronzata...come fai a dire che vuoi recuperare l'evasione e poi aumenti l'iva, vai nella direzione opposta a quella giusta : metti l'iva sotto al 10% e metti le manette a chi evade...In Australia l'iva è al 10, in Svizzera è al 8 e non mi sembrano due paesi in bancarotta o che sono dilaniati dall'evasione !!
 
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Quindi?
Una tassa sul patrimonio e non sui consumi?
no, no, nessuna tassa....le mani in tasca agli italiani mai!!! E' colpa degli altri!
L'unica soluzione è la crescita! (Aggiungere slogan a piacere)
Gaudente, oltre al defult che soluzione vedi?
Perchè io ti voto...veramente....invece dei professori incompetenti...un bel contabile che sbianchetta i debiti in bilancio...et voilà!...
 
Torniamo alla Grecia ... è meglio.

Abbiamo aperto con uno spread a 2730 pb., speriamo di mantenere e scendere.
Rinnovate tensioni si registrano sulla Spagna, presa di mira già ieri pomeriggio.
 
Mercoledì, il punto: come il giorno precedente in quanto a segno, si potrebbe dire, ma con maggiore intensità. Ieri si è venduto, nel permanere di condizioni di marcata illiquidità del mercato che sono ormai ordinaria amministrazione per i tds ellenici.

E dove la liquidità è un po' più consistente, ossia sui titoli cortissimi, per i quali ancora resta praticabile la scommessa sul ripagamento a 100, i segnali non sono rassicuranti, se è vero che il marzo 2012 ha chiuso la giornata in forte flessione, a 42,62, quasi due figure piene al di sotto del giorno precedente.

A completare il quadro, dei due maggio 2013 scende a 33,46 il 4,6%, mentre del secondo non visualizzo il corso BBML. Giù anche l'agosto 2014, sotto quota 30/100, a 29,95.

Sui alcuni mediani cali robusti, visto che il 2016, il 2017 ed il 2018 originariamente a monitor sono tutti fra quota 26 e quota 27, ed i due 2019 in origine a monitor, pur quotando un po' più alto, sono entrambi sotto quota 30/100.

Circa lunghi e lunghissimi, è da notare il singolare andamento del 5,9% 2022 che ha avuto ieri una giornata positiva, praticamente unico titolo del lotto, e chiude in rialzo a 28,27 (i prezzi sono tutti BBML), quasi due figure al di sopra del 4,7% 03/2024 (26,46 il last), pur precisando che il secondo ha maturato quasi 3 punti di rateo. Gli altri lunghi sono posizionati poco sopra 26/100, allo stesso prezzo di un 2016.

I lunghissimi sono lì con gli altri: il 2037 a 26,17, il 2040 a 26,24.

Giovedì, il punto: giornata quella di iera all'impronta di moderato rimbalzo. Ci stava tutto dopo che la discesa dei prezzi, proseguita lentamente nei giorni precedenti, aveva vissuto martedì una brusca accellerazione.

Va precisato che non mancano titoli in calo, atteso che, intuibilmente, le precarie condizioni di liquidità finiscono per incidere anche sui corsi OTC di taluni titoli che hanno comportamenti anomali rispetto al resto della pattuglia.

Circa i corti, il solito marzo 2012 ha recuperato circa una figura sul giorno precedente, a quota 43,5; i due maggio 2013 hanno finito il primo in calo a 31,22 (4,6%) il secondo in risalita 36,80 (7,5%); l'agosto 2014 recupera quota 30/100 e chiude a 30,17.

Tendenzialmente stazionari i mediani, con alcuni recuperi di quota 27/100, ma i più fermi ai prezzi del giorno precedente o poco sopra, mentre scendono i due 2019 originariamente a monitor (che avevano tenuto meglio in occasione del forte calo di mercoledì) e terminano a 27,70 (il 6% in scadenza a luglio) e 29,00 (il 6,5% in scadenza ad ottobre).

Lunghi anch'essi fermi, con lievi recuperi e modesti cali non degni di menzione. Lunghissimi a 26,04 il 2037 e a 26,11 il 2040.
 
Rompuy: "Con la solidarietà si potrà superare la crisi"

Pubblicato: Venerdì 18 Novembre 2011

Ultimo aggiornamento: 2011/11/18 10:21

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La paura della rapida diffusione della crisi del debito da un paese all'altro all'interno della zona euro, ha "seminato" il panico fra gli investitori, con grandi margini di profitto su tutti gli acquisti di gioco.

Gli occhi di tutti volta oggi a Berlino per incontrare Angela Merkel, Cameron e il presidente dell'Unione europea, Herman Van Rompuy ritiene che la risoluzione della crisi non può essere lasciato ai singoli governi della zona euro.

"Gli Stati membri non dovrebbe essere l'unico potere decisionale all'interno della zona euro", ha detto in un discorso a Lovanio, in Belgio, il presidente dell'Unione europea Herman Van Rompuy, l'esercizio, la critica mascherata del duo Merkel-Sarkozy.

"Non possiamo avere una moneta comune, una politica monetaria comune, lasciando al tempo stesso tutti gli altri stati interessati. Ma questa esperienza che abbiamo avuto. Abbiamo bisogno di una coerenza nelle politiche e le istituzioni a livello europeo ", ha osservato nel suo discorso.



Il ruolo della Banca centrale europea
Il Rompuy inoltre accolto con favore l'azione della Banca centrale europea per affrontare la crisi, che ha proceduto al riacquisto di debito di paesi che hanno problemi.

"Non possiamo affrontare una crisi di limitare l'uso di metodi che usiamo quotidianamente. Dobbiamo essere in grado di utilizzare metodi non convenzionali, che non si trovano nei libri di testo di economia ", ha detto.

"Che cosa ha fatto la BCE dovrebbe essere fatto per salvare la stessa zona euro. Ciò che conta è l'obiettivo. I mezzi non fini a se stesse ", ha detto.
Il Van Rompuy ha inoltre chiesto una solidarietà tra i membri della zona euro.

"La solidarietà è un dovere. All'interno della zona euro è ormai una questione di necessità e sopravvivenza ", ha detto.

"La crisi richiede una maggiore integrazione economica, dobbiamo riconoscere che questo significa una perdita di sovranità per il mondo intero, non solo per i paesi in difficoltà", ha detto.

E mentre la maggior parte degli euro a favore della proposta di Sarkozy di rafforzare la BCE e la EFSF cancelliere tedesco Angela Merkel insiste nel dire che oggetto non fornisce le condizioni e se questo accade è solo avere effetti devastanti sulla competitività e non esito a lungo termine per risolvere la crisi.

L'acquisto di obbligazioni italiane a 10 anni sono stati in grado di 'gettare' tassi sui prestiti al di sotto del 7%, e molti scettici stanno iniziando a rivedere il loro parere dopo aver visto la soluzione di "eurobond" come antidoto alla corsa dei tassi di interesse che porta molti paesi, anche e in Austria, Belgio e Francia in una posizione difficile.

Spagna e Francia sono stati costretti ad aumentare i tassi di interesse per mantenere la liquidità mentre spingono per una partecipazione attiva della Banca centrale europea e l'EFSF meccanismo di sostegno dei prestiti agli Stati membri dell'area dell'euro.

Minore crescita in concomitanza con la crisi del debito precipitare nella recessione, uno dopo gli altri paesi dell'area dell'euro.

(Ta Nea)
 
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