I teutonici come sempre accade ragionano in termini bottegai e quindi con quella miopia per cui si considera solo il proprio interesse, per dirla con Guicciardini, vedono solo il proprio particolare. Ora probabilmente è vero che finanziariamente l'euro è più solido rispetto all'inizio della crisi in quando vi sarebbero dei meccanismi istituzionali nuovi, ad esempio il c.d. fondo salva stati, in grado di assorbire l'eventuale schoc dell'uscita della Grecia dall'euro, cosa comunque da verificare all'atto pratico. D'altronde l'uscita della Grecia dall'euro sarebbe la conferma dell'opinione di chi sostiene, e non è certo una minoranza soprattutto nei cc.dd. PIIGS, che il programma di austerità è fallimentare. Infatti la maggior parte dei cittadini dei PIIGS sente ancora i morsi della crisi additando l'austerità teutonica come la causa dei loro mali. Insomma l'uscita della Grecia dall'euro, posto che sia finanziariamente sostenibile, è comunque politicamente ingestibile in quanto alimenterebbe ancor di più le correnti politiche anti-euro soprattutto nei paesi in crisi determinando rischi notevoli di instabilità o ingovernabilità. Tsipras credo tutto questo lo sappia e quindi alza il livello dello scontro con i teutonici. Insomma la logica che guida Tispras è quella di Sansone: "Che muoia Sansone (ossia l'euro) con tutti i filistei". Cara Angelina purtroppo l'euro non è solo finanza è anche e soprattutto una questione politica. Ne discende la solita equazione: euro = Grecia nell'euro.
Per dirla con Peter Bofinger, un consigliere economico del governo teutonico, forse non ascoltato, che riferendosi all'uscita della Grecia dall'euro sostiene che "There would be
many high risks for the stability of the euro zone with such a step," ed inoltre "It would let a genie out of the bottle that would be hard to control."
http://finance.yahoo.com/news/german-government-confident-greece-stick-130912615.html