Ogni giorno di più mi convinco che la carta vincente, per arrivare ad un compromesso, non è in mano né ai tedeschi, né ai francesi, né alla BCE e neppure a tutti gli altri stati UE, né tantomeno al FMI.
La carta vincente l'ha chi deve restituire tutti i miliardi di euro che gli sono stati prestati.
La carta vincente è minacciare il default, è minacciare l'Italia di mettere in bilancio una perdita di 40 miliardi, è minacciare la Francia di mettere in bilancio una perdita di 50 miliardi, è minacciare la Spagna, la Germania, ecc.
Se queste perdite dovessero avverarsi, quali e quante misure dovrebbero essere prese dai governi di ogni singolo paese per recuperare questi soldi, quante tasse in più per i cittadini, e di nuovo dentro la recessione, a capofitto.
Anche la perdita della BCE andrebbe compensata, e anche in questo caso ,dovrebbero intervenire i governi dell'area Ue, in percentuale variabile a seconda delle quote possedute.
Per questo motivo, se continua la prova di forza, dovranno cedere i creditori, e Tsipras continuerà a presentare le proposte barzelletta.