Potter
Forumer attivo
Ogni giorno di più mi convinco che la carta vincente, per arrivare ad un compromesso, non è in mano né ai tedeschi, né ai francesi, né alla BCE e neppure a tutti gli altri stati UE, né tantomeno al FMI.
La carta vincente l'ha chi deve restituire tutti i miliardi di euro che gli sono stati prestati.
La carta vincente è minacciare il default, è minacciare l'Italia di mettere in bilancio una perdita di 40 miliardi, è minacciare la Francia di mettere in bilancio una perdita di 50 miliardi, è minacciare la Spagna, la Germania, ecc.
Se queste perdite dovessero avverarsi, quali e quante misure dovrebbero essere prese dai governi di ogni singolo paese per recuperare questi soldi, quante tasse in più per i cittadini, e di nuovo dentro la recessione, a capofitto.
Anche la perdita della BCE andrebbe compensata, e anche in questo caso ,dovrebbero intervenire i governi dell'area Ue, in percentuale variabile a seconda delle quote possedute.
Per questo motivo, se continua la prova di forza, dovranno cedere i creditori, e Tsipras continuerà a presentare le proposte barzelletta.
Non sono d'accordo. In un rapporto tra privati probabilmente l'analisi sarebbe giusta, ma qui sono in gioco interessi politici globali, rispetto ai quali quei miliardi, che pure non sono pochi, non sono il fattore decisivo (infatti se la logica fosse quella di mercato alla Grecia non sarebbe stato fatto un prestito così rischioso a tassi così bassi).
I due elementi chiave della vicenda sono evitare di mostrare che i partiti antifinanza ed anti austerità ottengono buoni risultati, per impedirne l'ascesa in altri Stati (questa si causerebbe la fine dell'euro e forse dell'Ue, mentre l'uscita della sola Grecia potrebbe essere tollerabile, e non a caso il QE è partito insieme al governo Tsipras, per fare da scudo agli altri Stati), ed evitare che la Grecia finisca nell'orbita della Russia. Tra i due per me il primo elemento incide maggiormente, perché se tra qualche anno l'Ue sarà governata da Grillo, Le Pen e Podemos avrà finito di esistere, mentre la Nato esisterebbe anche senza la Grecia.
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