Ieri mattina, la conclusione dell'operazione su Cipro era stata salutata con un forte calo degli spread su tutti i "Periferici".
A beneficiarne, in misura maggiore, sono stati Italia e Grecia.
La situazione è iniziata però a cambiare nel primo pomeriggio, per chiudere poi in serata con una disastrosa fuga degli asset sottoposti a stress dalle dichiarazioni di Dijsselbloem insieme a rumors su un downgrade di Moody's.
Questa mattina (in preapertura) la situazione non è cambiata molto e le smentite dell'improvvido "Dij" lasciano spazio ad una verità di fondo palesata nel duro intervento cipriota.
Da parte mia non posso che rimpiangere Juncker, con le sue capacità di tener la barra, in chiave di consolidamento dell'intera eurozona, di fronte alla Bundesbank.
Certo, non mi posso dimenticare l'haircut subito, ma non c'è paragone tra le due figure.
Intanto non ci resta che leccarci le ferite, dopo la festa di ieri mattina.
Grecia 1043 pb. (1040)
Portogallo 472 pb. (463)
Spagna 363 pb. (347)
Italia 327 pb. (314)
Irlanda 281 pb. (279)
Belgio 89 pb. (84)
Francia 68 pb. (64)
Austria 36 pb. (33)
Bund Vs Bond -58 (-55)