Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3

La settimana scorsa si parlava di colloqui di Tsipras con banche americane intenzionate a sondare il terreno. Questa settimana i GGB sono crollati. Credo che ciò avvalori la tesi - che ho letto giorni fa - secondo cui Tsipras pubblicamente e' europeista ( probabilmente perché la maggior parte degli elettori lo è), ma in privato minaccia di uscire dall'euro se non otterrà l'autorizzazione ad abbandonare l'austerità (su cui sta fondando la campagna elettorale). Credo insomma che Tsipras parli ai suoi elettori di abbandono dell'austerità e taglio del debito rimanendo nell'Ue, perché è la soluzione che agli elettori piace di più, ma - sapendo che è difficilmente realizzabile e che non puo' tradire la promessa elettorale che lo manderà al governo - in privato minacci ai leader Ue l'uscita dall'euro se ciò non gli sarà concesso.
Inutile dire che questa vicenda mi ricorda molto quella di casa nostra.
Siccome però è evidente che in un "muro contro muro" sarebbe la Grecia ad avere la peggio ( può sempre lanciare il QE per far da scudo agli altri bond mentre la Grecia esce...e forse è anche per questo che il QE è sempre stato rinviato) credo che lo scenario sarà: Tsipras al Governo, guerra finanziaria alla Grecia, Tsipras costretto alle dimissioni.
Da ciò, peraltro, gli euroscettici europei usciranno indeboliti, perché la gente percepirà che i governi euroscettici portano alla bancarotta, e così i leader UE avranno ridimensionato anche questo problema.
Quello che non sappiamo e' se tutto ciò avverrà attraverso interventi sui nostri bond e/o attraverso un ritorno alla dracma.

Concordo
 
L'elezioni del Presidente della Repubblica greca.

Evidentemente, in base all'attuale maggioranza, il governo non ha i numeri per eleggere il presidente della repubblica, per cui sembra probabile che si vada a votare anticipatamente, con il rischio che Syriza consegua la maggioranza relativa e quindi il relativo premio. Il che secondo me comunque non mette a rischio la partecipazione della Grecia all'UE in generale e all'euro in particolare. Non sono d'accordo con i post di alcuni amici del forum, in particolare di Potter, che sostiene che Tsipras fa il doppio gioco, ossia a parole dice di essere europeista e poi dietro le quinte è disposto ad uscire dall'euro se le istituzioni europee non accettano le sue richieste: l'uscita dal memorandum ed il taglio del debito. Certo Tsipras sarà un negoziatore più intransigente rispetto all'attuale governo di Samaras, ma credo che alla fine accetterà le regole europee. Non dimentichiamoci che Tsipiras è un convinto europeista spinelliano. Certo farà di tutto per rinegoziare le condizioni di credito e di aiuto della Grecia, tuttavia non mettendo a repentaglio il progetto del suo mentore, ossia di Altiero Spinelli.
Riguardo alle elezioni anticipate, concordo, mi pare, con Tommy, il quale sostiene che molti degli attuali parlamentari dell'opposizione non verrebbero rieletti per cui, secondo la logica del trasformismo, appoggerebbero un candidato di coalizione. Ad esempio il partito dei Greci indipendenti, attualmente ha 20 deputati, avendo attenuto il 7.5% dei voti nell'elezioni del 2012, secondo gli ultimi sondaggi è dato al 2.5%, con ben 13 deputati in meno.
http://www.ekathimerini.com/4dcgi/_w_articles_wsite1_1_18/10/2014_543866
Elezioni parlamentari in Grecia del giugno 2012 - Wikipedia
 
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Lyxor ETF FTSE Athex 20 (ETF)

Dopo il tonfo dei giorni scorsi, in particolare di Giovedì 16/10, ed il rimbalzo di Venerdì 17/10, molti sono tentati di rientrare. Tuttavia, la cautela è d'obbligo. Tecnicamente sembra il classico dead cat bounce, ossia il salto del gatto morto. Tuttavia fino a quando il trend ribassista in corso non è invertito il rischio di un nuovo crash non è escluso.
Come mostra il seguente grafico, tecnicamente il segnale chiaro dell'inversione di tendenza si avrà quando la media esponenziale mobile di periodo 9 (EMA 9, EXPONENTIAL MOVING AVERAGE) incrocerà e supererà le altre due di periodo più lungo ossia la EMA 18 e la EMA 27.

big.chart

Lyxor ETF FTSE Athex 20, IT:GRC Advanced Chart - (MCI) IT:GRC, Lyxor ETF FTSE Athex 20 Stock Price - BigCharts.com
 
Dopo il tonfo dei giorni scorsi, in particolare di Giovedì 16/10, ed il rimbalzo di Venerdì 17/10, molti sono tentati di rientrare. Tuttavia, la cautela è d'obbligo. Tecnicamente sembra il classico dead cat bounce, ossia il salto del gatto morto. Tuttavia fino a quando il trend ribassista in corso non è invertito il rischio di un nuovo crash non è escluso.
Come mostra il seguente grafico, tecnicamente il segnale chiaro dell'inversione di tendenza si avrà quando la media esponenziale mobile di periodo 9 (EMA 9, EXPONENTIAL MOVING AVERAGE) incrocerà e supererà le altre due di periodo più lungo ossia la EMA 18 e la EMA 27.

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In realtà, l'incrocio avviene dopo che il trend è avvenuto per almeno il 50%, anticipando.
Lo scenario di Giugno ce lo conferma. :up:
 
secondo me, se la Grecia uscisse dall'euro sarebbe la fine dell'euro stesso e il QE potrebbe ben poco per arginare la cosa. già ora non si sa bene quali effetti miracolosi potrebbe portare, in caso le cose degenerassero sarebbe la fine.
per ora l'euro traballa su una corda tesa molto alta e senza rete di sicurezza.
uno shock grande e sarebbe la sua fine.
il punto debole dell'euro è com'è stato fatto e a questo un QE non può porre rimedio. l'unica è portare avanti una politica fiscale, del lavoro, sanità, scuola, difesa, elettiva veramente unica per l'intera UE ma coi teutonici e i loro compagni sembra sempre più difficile. aspettiamo di vedere come andrà nel primo semestre 2015, ma se le cose rimanessero così ancora un po' credo che per l'euro gli anni sarebbero contati.

senza contare che se la Grecia rischiasse di uscire e fare default, la troika dovrebbe dire addio a qualche centinaio di miliardi di euro. per poi far cosa? affamare un intero popolo? gli mandano i carri armati? :D
io ribadisco che i nodi stanno venendo al pettine, spero che non facciano crollare tutto.
 
Evidentemente, in base all'attuale maggioranza, il governo non ha i numeri per eleggere il presidente della repubblica, per cui sembra probabile che si vada a votare anticipatamente, con il rischio che Syriza consegua la maggioranza relativa e quindi il relativo premio. Il che secondo me comunque non mette a rischio la partecipazione della Grecia all'UE in generale e all'euro in particolare. Non sono d'accordo con i post di alcuni amici del forum, in particolare di Potter, che sostiene che Tsipras fa il doppio gioco, ossia a parole dice di essere europeista e poi dietro le quinte è disposto ad uscire dall'euro se le istituzioni europee non accettano le sue richieste: l'uscita dal memorandum ed il taglio del debito. Certo Tsipras sarà un negoziatore più intransigente rispetto all'attuale governo di Samaras, ma credo che alla fine accetterà le regole europee. Non dimentichiamoci che Tsipiras è un convinto europeista spinelliano. Certo farà di tutto per rinegoziare le condizioni di credito e di aiuto della Grecia, tuttavia non mettendo a repentaglio il progetto del suo mentore, ossia di Altiero Spinelli.
Riguardo alle elezioni anticipate, concordo, mi pare, con Tommy, il quale sostiene che molti degli attuali parlamentari dell'opposizione non verrebbero rieletti per cui, secondo la logica del trasformismo, appoggerebbero un candidato di coalizione. Ad esempio il partito dei Greci indipendenti, attualmente ha 20 deputati, avendo attenuto il 7.5% dei voti nell'elezioni del 2012, secondo gli ultimi sondaggi è dato al 2.5%, con ben 13 deputati in meno.
ekathimerini.com | Tsipras urges MPs to clarify presidential election intentions
Elezioni parlamentari in Grecia del giugno 2012 - Wikipedia
Penso anch'io che in molti si preoccuperanno di non perdere la poltrona.....
 
Evidentemente, in base all'attuale maggioranza, il governo non ha i numeri per eleggere il presidente della repubblica, per cui sembra probabile che si vada a votare anticipatamente, con il rischio che Syriza consegua la maggioranza relativa e quindi il relativo premio. Il che secondo me comunque non mette a rischio la partecipazione della Grecia all'UE in generale e all'euro in particolare. Non sono d'accordo con i post di alcuni amici del forum, in particolare di Potter, che sostiene che Tsipras fa il doppio gioco, ossia a parole dice di essere europeista e poi dietro le quinte è disposto ad uscire dall'euro se le istituzioni europee non accettano le sue richieste: l'uscita dal memorandum ed il taglio del debito. Certo Tsipras sarà un negoziatore più intransigente rispetto all'attuale governo di Samaras, ma credo che alla fine accetterà le regole europee. Non dimentichiamoci che Tsipiras è un convinto europeista spinelliano. Certo farà di tutto per rinegoziare le condizioni di credito e di aiuto della Grecia, tuttavia non mettendo a repentaglio il progetto del suo mentore, ossia di Altiero Spinelli.
Riguardo alle elezioni anticipate, concordo, mi pare, con Tommy, il quale sostiene che molti degli attuali parlamentari dell'opposizione non verrebbero rieletti per cui, secondo la logica del trasformismo, appoggerebbero un candidato di coalizione. Ad esempio il partito dei Greci indipendenti, attualmente ha 20 deputati, avendo attenuto il 7.5% dei voti nell'elezioni del 2012, secondo gli ultimi sondaggi è dato al 2.5%, con ben 13 deputati in meno.
Tsipras sarà anche europeista, ma l'Europa che vorrebbe lui non è quella che oggi esiste, pertanto dovrà scegliere se farne parte ugualmente - rispettandone le regole - e deludere i suoi elettori o se uscirne, con le ovvie conseguenze.
Intendiamoci, non credo che abbia nemmeno la forza per decidere di uscirne (per farlo dovrebbe fare un governo col KKE, per il quale non è detto che ci siano i numeri, ne' la disponibilità dell'area più moderata di Syzira). Ma non dovrebbe illudere gli elettori promettendo una cosa che non potrà mai ottenere, ossia il taglio del debito rimanendo nell'euro.
 
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Tsipras sarà anche europeista, ma l'Europa che vorrebbe lui non è quella che oggi esiste, pertanto dovrà scegliere se farne parte ugualmente - rispettandone le regole - e deludere i suoi elettori o se uscirne, con le ovvie conseguenze.
Intendiamoci, non credo che abbia nemmeno la forza per decidere di uscirne (per farlo dovrebbe fare un governo col KKE, per il quale non è detto che ci siano i numeri, ne' la disponibilità dell'area più moderata di Syzira). Ma non dovrebbe illudere gli elettori promettendo una cosa che non potrà mai ottenere, ossia il taglio del debito rimanendo nell'euro.

ma questa è la politica,
almeno nel sud europa,
in Italia cambiamo governi all' insegna delle promesse mai mantenute :rolleyes:
prendi i voti e scappa.
 

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