La spaccatura e' ineluttabile e, in ultima analisi, sara' quella manichea tra Bene e Male.
Il mio appunto voleva sottolineare che i tempi evolvono e le situazioni cambiano.
Parlare oggi di lotta di classe e sperare nella dittatura del proletariato e' anacronistico.
Cosi come professare la superiorità della nazione o della razza.
Sono cose che riguardano minoranze incapaci di vivere nel proprio tempo.
Oggi siamo entrati in una fase storica iper-tecnologica e commercialmente globalizzata, con enormi masse di individui che vogliono affrancarsi dal terzo mondo.
Oggi lo scontro e' tra chi si ingegna, chi studia e chi impiega la tecnologia e la finanza per creare profitti (i produttori di ricchezza) e chi vuole andare semplicemente a rimorchio senza il minimo sforzo, succhiando risorse come le sanguisughe succhiano il sangue (i parassiti).
In molti posti al mondo, e specialmente in Italia, questa spaccatura coincide con il divario tra chi opera nel settore privato (lavoratori e imprenditori) e chi opera negli apparati statali (politici e impiegati).
Se, come succede da noi, apparati statali elefantiaci, corrotti e predatori prendono il sopravvento e taglieggiano il settore privato, si uscirà dal corso che la storia sta prendendo nel resto del mondo e si verrà relegati in un nuovo terzo mondo.