Grillo al 24% di media, circa

2. Se lo Stato incassa meno di quanto spende (deficit), i cittadini possono mettere da parte quella differenza (il deficit). Sia sotto forma di risparmio, con l'avvertenza del punto 1, sia con un aumento dei consumi.
Ma se lo Stato incassa più di quanto spende (surplus) allora sono i cittadini che devono pagare quella differenza (surplus) attingendo ai propri risparmi, o cosumando di meno (riducono il proprio tenore di vita).
 
1. se tutti spendiamo meno, tutti guadagnamo meno. Gli inviti alla parsimonia, se presi sul serio da tutto il Paese, conducono alla recessione.
Se nessuno compra non si producono merci e questo porta disoccupazione di massa.
Se lo fanno in pochi va bene, ma se diventano la maggioranza è il crollo.

casi simili nella storia non ne trovo o sbaglio?
 
Negli ultimi 5 anni anni abbiamo assistito al punto 1 e 2 in ottica recessiva. Lo Stato ha ridotto le spese (spende meno di quanto incassa, infatti abbiamo un avanzo primario di Cassa) sul versante interno e le ha aumentate verso l'esterno negli ultimi 5 anni.
Per cui
la tua spesa è il mio reddito; la mia spesa è il tuo reddito
si è fermato.
Ovvero: i risparmi collettivi si sono trasformati in minori redditti collettivi = recessione
Per ultimo sono arrivati i "ricchi" che sostenevano (in parte) i consumi.
Ma il livello medio-basso dei redditi è stato convinto che sono tutti evasori che bisogna tassare di più che sono tutti nemici dell'Italia.
Risultato? Aumento della recessione
Risultato? Fuga dei capitali
Risultato? Aumento della recessione
Il buon senso popolare, risparmiare e dare addosso ai ricchi, non tiene conto del punto 1.
E dunque diventa caoncausa di recessione in un sistema a capitalismo avanzato qual'è il nostro
 
Se il Governo (Monti Pd Pdl MErkel) hanno scelto la via della riduzione del Debito Pubblico tramite il surplus di bilancio, qualcuno dovrà pur metterci i soldi. Chi?
Esatto, i cittadini. E' il punto 2.
I cittadini devono
- o attingere ai propri risparmi
- o ridurre i consumi

sfido chiunque a dire che non sta capitando questo. A meno che non sia fra quelli che stanno beneficiando della crisi.
Ma se sei fra questi, xè leggi questo 3d?
 
è la fine
se ne riparlerà a settembre

in italia non è esiste un politico che abbia veramente amore della patria e del benessere del popolo

ma pensa solo a comandare e governare anche sulle macerie

fate tutti e quando dico tutti dico tutti i politici
vecchi e nuovi

io non andrò mai piu a votare
nessuno merita un voto in questa italia

anche questa volta la casta la farà franca

lasciano le imprese morire

stanno bene solo quelli sotto mamma stato con lo stipendio sicuro
 
3. Se una famiglia è in crisi è ovvio che spende meno. Cosa può fare dei diverso?
Ma appunto lo Stato non è una famiglia, ma l'insieme di tutte le famiglie che lo compongono. E' la collettività.
Se una famiglia è indifficoltà è bene che cambi i suoi atteggiamenti risparmiando se può. Quel suo comportamento è inifluente sulla comunità.
Ma se lo fa lo Stato, ovvero lo facciamo tutti (Stato come insieme delle famiglie) è recessione e depressione
 
4. Ogni 50\70 anni si crea una crisi recessiva per eccesso di debito. Non si scappa. E' inevitabile. Oggi siamo in pieno dentro a questa crisi.
Ha solo due vie di uscita:
- azzeramento del debito
- distruzione del debito

la prima è una via pilotata; la seconda è guerra.
Nel passato la maggioranza delle volte la prima è sfociata nella seconda. Ma non sempre è stato così.
 
5. E' Keynes.
Si sostiene: vendi quando tutti comprano (vendi sui massimi); acquista quando tutti vendono (compra sui minimi). Il principio del gain in borsa.
Ovvero:
lo Stato deve fare il contrario dei suoi cittadini. Quando i cittadini spendono e spandono (espansione economica), lo Stato riduce le sue spese ed aumenta le tasse. Così riduce il suo debito e porta il bilancio in attivo.
Quando invece i cittadini risparmiano e non spendono (recessione\depressione) lo Stato deve spendere di più e ridurre le tasse in modo da compensare (con il suo debito) le minori spese.
 
Chi non si pone seriamente difronte a questi 5 punti sta dicendo che non gli frega niente dell'Italia. Che non ha cuore la sua famiglia. Pensa solo al suo personale ed individualitico interesse.
Sarà colui che demanda ad altri la soluzione dei suoi problemi. Che eleggerà i politici come una banderuola in balia del vento delle sue emozioni egoiche.
E fa chiacchiere da Bar Borsa
 
Non sto affermando che questo sia il sistema migliore, che sia quello che piace a me.
Io non conto nulla e i miei gusti li tengo per me. Sto dicendo che questo è il sistema in cui viviamo. Da questo partiamo. A questo dobbiamo pensare, se non ci va bene, per una alternativa.
Su questo possiamo fare le nostre considerazioni critiche elogi pregi o difetti.
Quando andiamo a votare, è su questo che stiamo votando.
Quando parliamo di immigrazione, è su questo che stiamo discutendo.
Quando parliamo di poveri, è su questo che stiamo analizzando.
Siamo in pieno dentro questo sistema.
Anche quando parliamo di decrescita.
5 semplici punti da aver sempre presente quando sentiamo:
Bersani
Berlusconi
Grillo (new entry)
e i loro rappresentanti politici dal Parlamento giù giù fino al consiglio di quartiere.
E' meglio imparare molto bene gli spunti di questo 3d. Tutti, anchew quelli critici ed accessi, xè è questo che troviamo ogni giorno. Al lavoro al bar in televesione o dentro le urne.
Impararli per sapere cosa ci sta dicendo il nostro interlocutore che abbiamo davanti.
Impararli per non farci sottrarre il reddito del nostro lavoro. E con essa la famiglia (se c'è).
E' un consiglio. Richiede tempo e fatica e non si ha mai infinito di imparare e capire.
Ma almeno la mia vita non è stata spesa per diventare una bandueruola gallica. Un galletto dei ferro appeso ad un tetto che il vento fa girare a suo piacimento.
 

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