Grillo al 24% di media, circa

Bonino, Dall'Oglio sequestro da gruppo islamico

Ministro Esteri: 'Non ci diamo per vinti'. Su Quirico 'speranzosa', riporteremo a casa i Maro'

06 agosto, 11:52


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Padre Paolo Dall'Oglio ''pare sia sequestrato da un gruppo islamico" che è una "versione locale di Al Qaida''. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Emma Bonino, intervenendo a Unomattina. ''Capirete tutti le difficolta'. Non ci diamo per vinti. Sono fiduciosa'', ha aggiunto''.
Gesuiti Medio Oriente, profonda preoccupazione - I Gesuiti del Medio Oriente, con una nota inviata all'agenzia vaticana Fides e firmata dal provinciale padre Victor Assouad, esprimono "inquietudine profonda" per la sorte di alcuni loro confratelli nel conflitto siriano. Insieme a padre Paolo Dall'Oglio - il gesuita romano scomparso nel Nord della Siria da una settimana, forse rapito da gruppi jihadisti operanti nell'area - il provinciale Assouad fa riferimento anche alla situazione critica attraversata da padre Frans van der Lugt e dalle persone che vivono con lui nella residenza gesuita di Boustan Diwan, nel centro della città di Homs, dove secondo fonti Unicef 400mila civili - quasi tutti donne, vecchi e bambini - sono rimasti bloccati e isolati per la nuova offensiva dell'esercito governativo contri le milizie ribelli. Padre Victor ringrazia tutte le persone che si preoccupano della sorte di Dall'Oglio e anche "tutte le istanze e le autorità che si mobilitano per la sua ricerca", auspicando che "si ponga presto fine a questa prova" e che "padre Paolo possa ritrovare i suoi al più presto". Riguardo agli ospiti della residenza gesuita di Homs, Il Provinciale dei gesuiti del Medio Oriente chiede che non sia risparmiato nessuno sforzo per proteggere la loro vita. Nel prolungarsi del dramma siriano viene riaffermata a nome di tutta la Compagnia la "solidarietà con la sofferenza di tutto il popolo". I gesuiti s'impegnano a proseguire la loro azione umanitaria rivolta a tutti e rinnovano il proposito di "operare per la pace e la riconciliazione in Siria".
Bonino, speranzosa per Quirico, anche grazie a contatti - Su Domenico Quirico ''sono speranzosa anche se e' molto difficile perche' i gruppi che combattono sono molto diversi''. E non ''solo per la telefonata ma anche grazie a altri contatti, con diversi canali, che si interrompono e riprendono'', ha detto il ministro degli esteri, Emma Bonino, a Unomattina, sull'inviato della Stampa scomparso in Siria.
''Vorrei dire a Quirico e a sua moglie che non ci diamo per persi', ha detto il ministro degli Esteri.
Bonino, sono cocciuta, obiettivo riportare a casa i Maro' - "Obiettivo del governo, mio e del ministro Mauro e' riportarli a casa. Con cocciutaggine radicale e sano realismo, ce la possiamo fare". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Emma Bonino, a Unomattina sul caso dei Marò detenuti in India. "Sulla lentezza della giustizia indiana non mi pronuncio. Sono italiana e non posso dare lezioni a nessuno", ha risposto sui tempi lunghi per la soluzione della vicenda dei due fucilieri, dei quali ha sottolineato il comportamento "dignitoso", cosi' come quello "delle loro famiglie".
Bonino a italiani in vacanza estero, non panico ma prudenza - ''Ho rivolto a tutti i turisti italiani un invito alla prudenza. A chi va nel Mar Rosso, ad esempio, ad evitare le escursioni. Si tratta di prudenza, non di panico''. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Emma Bonino, rispondendo ad una domanda a Unomattina sulla situazione ed i rischi degli italiani in vacanza all'estero. ''Moduliamo le informazioni, capitale per capitale'', ha aggiunto il capo della diplomazia italiana ricordando che ''tutta la costa sud del mediterraneo sta vivendo un momento epocale con scontri regionali che implicano tanto paesi: un appello alla prudenza mi sembra il minimo'', ha proseguito. Ed ha ribadito l'invito a registrarsi su 'Dovesiamonelmondo', il sito della Farnesina per gli italiani in viaggio all'estero. ''Vi aiutate a farvi aiutare: non vogliamo controllare la vita di nessuno'', ha aggiunto il ministro.
 
Fatemi capire un attimino:
il papa è andato a Lampedusa ad accogliere i clandestini di diverse etnie, ... e fin qui...
tra cui anche islamici....(non ricordo un momento storico o evangelico in cui i cristiani si abbracciavano con i mussulmani ... o Gesu' recitasse di stringere fratellanze con islamici)

ora la Bonino, fotografata in moschee e con esponenti islamici, comunica che un gruppo di islamici ha rapito il Padre Paolo D.....

davvero non capisco ....

cioe' ci state bombardando di onlus e di spot televisivi, di media che incitano ad accogliere e poi ci dite che chi ci arriva ogni giorno in casa ..pero'....ha un problemino...

non gradisce i cristiani...

il papa...accoglie chi non gradisce i cristiani..

ma non non gradisce del tipo...non gli rivolge la parola, ma parliamo di morte o rapimento.

non capisco....ma se ci odiano, perchè vengono da noi? forse perchè ci vogliono impalare?

è grottesco quanto sta accadendo....non si era mai visto un papa aiutare la religione nemica...

essere cristiano è come essere del pd....un'inculata..
 
anche gli Usa hanno il loro paladini degli stranieri (clandestini)

il motivo solidarieta', per le tv ovviamente :D

e si perche' in Usa come in europa non e' che cercano manodopera a basso costo perche' ci sono milioni di disoccupati!!

quello che in realta' cercano Usa e italia nella immigrazione e' debito da spalmare e nuovi schiavi ovviamente da aggiungere in basso alla piramide (non fanno certo competizione alla classe medio o ricca)

certo che gli americani si stanno scavando la fossa come noi italiani :up:


Sen Ted Cruz Wants to DOUBLE Immigration - YouTube

ANSA) - LA VALLETTA, 6 AGO - Il governo di Malta ha ribadito che la nave che ha soccorso al largo della Libia 102 migranti, ferma al largo dell'isola, non può attraccare al porto de La Valletta. Lo riferiscono fonti governative in risposta alla sollecitazione della Commissione europea. La Procura generale della Repubblica maltese ha anzi ordinato all'armatore della Salamis di tornare sul punto dove ha soccorso i naufraghi, a 40 miglia dalla costa libica,ritenendo che della sorte dei migranti si occupi Tripoli.
 
ANSA) - LA VALLETTA, 6 AGO - Il governo di Malta ha ribadito che la nave che ha soccorso al largo della Libia 102 migranti, ferma al largo dell'isola, non può attraccare al porto de La Valletta. Lo riferiscono fonti governative in risposta alla sollecitazione della Commissione europea. La Procura generale della Repubblica maltese ha anzi ordinato all'armatore della Salamis di tornare sul punto dove ha soccorso i naufraghi, a 40 miglia dalla costa libica,ritenendo che della sorte dei migranti si occupi Tripoli.

potrebbero portarli a Lampedusa...:up:
 
M5S un alleanza con il PD?

meglio cosi' Grillo e Casaleggio finalmente potranno svincolarsi dalla loro creatura e creare un nuovo partito con quelle 10 persone che si salvano dal m5s ormai "sinistro"

Berlusconi condannato, M5s apre al Pd: “Se letta cade, governo in 5 punti”
Berlusconi condannato, M5s apre al Pd: ?Se letta cade, governo in 5 punti? | Blitz quotidiano

gia' mi immagino i 5 punti urgenti (anche perche' il restante 50% e' gia' stato fatto)

1. cittadinanza agli immigrati nati in italia
2. parificazione famiglia omosessuale e etero
3. svendita aziende di stato
4. nuove tasse ugenti
5. reddito di cittadinanza (agli immigrati ovviamente :wall:)

non hanno capito un emerito caX quelli del m5s :-o


Dodici miliardi di euro: è l’ammontare degli arretrati di tasse non riscosse dall’erario greco nei primi dieci mesi del 2012, l’ennesimo controsenso di una crisi che, seppure parzialmente tamponata con il maxi prestito ponte verso Atene, sta ancora mettendo a nudo criticità e discrepanze. Nonostante il memorandum della troika che ha “imposto” nuovi strumenti normativi e finanche funzionari di Bce, Ue e Fmi in pianta stabile nei ministeri ateniesi, si apprende che l’erario greco non ha incassato 12 miliardi nel periodo gennaio-novembre 2012. Il motivo? L’inefficienza dell’amministrazione fiscale sommata all’incapacità (o la furbizia) dei contribuenti a pagare le tasse. Secondo i dati forniti dal Ministero delle Finanze gli arretrati totali (pre e post memorandum) ammontano a 55,5 miliardi di euro. E in un report si sostiene che nel 2013 quel numero crescerà ulteriormente a causa di un aumento delle imposte relative all’anno in corso. Nel complesso i contribuenti pagheranno al fisco nel 2013 circa 14 miliardi di euro, ma lo Stato non riuscirà a ottenere l’80% degli arretrati. Numeri che rappresentano un’interessante e tragica cartina di tornasole per comprendere fin dove possa giungere la longa manu dei creditori internazionali e dove possa solo certificare un default di fatto già verificatosi.
I numeri diffusi sostengono inoltre che, nel periodo gennaio-novembre dell’anno appena concluso, più di un milione di liberi professionisti dotati di partita Iva non hanno presentato le dichiarazioni quindi quelle aziende, di fatto, hanno trattenuto l’Iva riscossa sulle vendite effettuate. Nello specifico il ministero delle Finanze sostiene che le tasse non riscosse sono pari a 43,4 miliardi di cui 2,9 riguardano servizi pubblici e enti pubblici; 8,5 aziende; 31,8 diverse persone fisiche e giuridiche. Del pregresso debito in scadenza il governo greco è riuscito a raccogliere 1 miliardo, mentre nello stesso periodo sono stati soppressi i vecchi debiti per un totale di 359 milioni. I nuovi arretrati ammontano a 12 miliardi, mentre sono stati cancellati un totale di 179 milioni. Ma a fianco dei numeri greci ecco spiccare quelli della troika che, nella sua relazione di fine anno, sostiene che l’80% degli arretrati non potranno essere recuperati in alcun modo. Il governo ha più volte manifestato il proposito di prelevare direttamente dai conti correnti degli evasori le somme dovute al fisco dai contribuenti, ma notizie come le cifre contenute nella lista Lagarde e la stima generale dell’evasione ellenica (28 miliardi all’anno) non incoraggiano. La relazione afferma che per conseguire una riduzione soddisfacente degli arretrati le autorità dovrebbero rivedere la loro politica di revoca. Una riduzione del debito per il 2013 di circa il 20% o il 30% sarebbe realistica, ma solo se ci fosse una politica di cancellazione di debiti in linea con la prassi internazionale. Circa le dichiarazioni Iva è stato appurato che un contribuente su cinque (tra liberi professionisti e aziende) non l’ha presentata. Sino alla fine di novembre avrebbero dovuto essere più di cinque milioni, mentre erano solo 4.057.000. Ciò significa che molte aziende hanno trattenuto l’Iva riscossa.
Intanto dal primo gennaio scorso è scattata una nuova norma di prelievo fiscale, contenuta nel memorandum della troika. È stata introdotta una nuova ritenuta per redditi fino a 42mila euro annui (per lavoratori dipendenti e pensionati), mentre per i grandi conflitti di interesse ancora nessun intervento normativo concreto. Ed entro il prossimo febbraio dovranno essere riposizionati altri 7.500 dipendenti pubblici (licenziati, o posti in prepensionamento o destinati ad altre funzioni). Il Ministero della Pianificazione annuncia che nel 2013 il riassetto delle strutture e dei servizi dei ministeri dovrebbe ridurre complessivamente il personale del 50%. Il ministro delle Finanze Iannis Stournaras commenta: “Il bilancio per il 2012? È andato male. Non dobbiamo dimenticare che è stato un anno molto difficile. La recessione ha raggiunto circa il 6,5% ma siamo sopravvissuti. Non dobbiamo perdere la nostra speranza”. E indica la strada da seguire: “Dobbiamo coprire nei prossimi due anni un gap fiscale di circa 13 miliardi di euro”. Sì, ma come?
 
Kyenge: su Fb 'sparatela', indagato

Accusato di diffamazione aggravata da incitamento odio razziale



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(ANSA) - MODENA, 1 AGO - Un cittadino romano, M.S., che scrisse sul profilo Facebook del ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge 'Sparatela subito' è indagato dalla procura di Modena per diffamazione con l'aggravante dell'incitamento all'odio razziale. La frase fu scritta nei mesi scorsi come commento alla dichiarazione di Kyenge ''chi nasce in Italia e' italiano a tutti gli effetti'' e faceva anche riferimento al ferimento dei due carabinieri davanti a Palazzo Chigi nel giorno del giuramento del governo Letta.

:-o
 

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finalmente si vede la luce in fondo al tunnel :D


Rimini, al via vigilanti in spiaggia contro abusivi

Dopo risse per contendersi l'arenile, in campo anche volontari

10 agosto, 12:41
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A Rimini c'è chi lo ha già ribattezzato il 'Vigilantes Day'. Da questa mattina fino al 24 sulla spiaggia della cittadina romagnola fanno la loro comparsa - accanto agli uomini delle forze dell'ordine - i vigilanti privati, chiamati, insieme ad alcune decine di volontari di diverse associazioni, a scoraggiare i tanti venditori abusivi che si muovono sull'arenile e che nei giorni scorsi, litigandosi i 'pezzi' di spiaggia migliori, non hanno esitato a innescare risse. Dal bagno 60 al 150 si muovono, complessivamente, una sessantina di uomini tra volontari, 15 vigilantes di 5 istituti di vigilanza (il cui costo dovrebbe aggirarsi sui 60.000 euro sostenuto dalla Camera di Commercio) e dieci bodyguard di Confsicurezza impegnati su tre turni: 7.30-11.30; 15-17 e 20-23. ''Finora - racconta un volontario dell'Associazione finanzieri, fermo davanti all'ingresso di un bagno - va tutto bene. Siamo qui per dissuadere l'ingresso in spiaggia ai venditori abusivi e non abbiamo avuto problemi. Qui non stanno arrivando: si fermano dall'altra parte della strada, ci guardano. Direi che ci stanno un po' studiando, dopotutto è il primo giorno''. Dal volontario vicino si ferma un gruppetto di cingalesi, tutti rigorosamente senza mercanzia. Si informano, chiedono lumi. A qualcuno scappa un ''dobbiamo pur lavorare anche noi...''. All'altezza del bagno 67 iniziano le zone controllate dai vigilantes e non solo dai volontari. ''Ancora problemi non ne ho avuti - spiega uno di loro -: alcuni venditori sono entrati in spiaggia ma senza mercanzia: non possiamo bloccare l'accesso alla gente. Certo qualche 'vaffa', da un paio di venditori in bici, me lo sono preso''.
Marcia protesta venditori sulla spiaggia - Marcia di protesta - nel giorno in cui fanno la loro comparsa i vigilantes anti-abusivismo commerciale all'ingresso degli stabilimenti balneari di Rimini - da parte di 100-150 venditori ambulanti sul litorale riminese. I venditori, in massima parte senegalesi, si sono dati appuntamento all'altezza del bagno 121 per poi entrare in spiaggia, privi della loro mercanzia, e camminare sulla riva, tra i turisti, fino all'altezza del bagno 100. I partecipanti alla marcia hanno più volte scandito le parole 'lavoro' e 'sussidio di disoccupazione'. Prima di iniziare a camminare, davanti all'ingresso del bagno 121, e poi sulla battigia, qualche momento concitato, quando i venditori ambulanti hanno visto spuntare tra la gente gli obiettivi dei fotografi. Davanti all'ingresso del bagno 121, nel parchetto antistante - scelto come punto di incontro dai venditori ambulanti - stazionano alcuni carabinieri e un paio di militari, delle ronde miste esercito-forze dell'ordine, solitamente impiegate nei consueti controlli cittadini in tema di sicurezza.
Questore Rimini, salvare il volto della città - ''Dobbiamo salvare il volto di Rimini e della città. La cosa peggiore è allontanare'' i venditori ambulanti ''violentemente: non farebbe onore ai principi di solidarietà e accoglienza che questo Paese ha sempre avuto''. Così il questore di Rimini, Alfonso Terribile, ha commentato l'avvio del progetto che vede in spiaggia i vigilantes, oltre a volontari di diverse associazioni, per contrastare il fenomeno dell'abusivismo commerciale sul litorale della città romagnola. ''Sta andando benino - osserva riferendosi all'avvio della giornata -: il dispositivo é una novità per Rimini ma non per altre città italiane. È un problema che non va visto, se non ci sono reati, in maniera violenta. È un discorso commerciale ed economico'' e, forse, si potrebbe anche affrontare con ''un'area'' individuata per dare vita a mercatini di ambulanti. ''Siamo in mezzo a migliaia di turisti - chiosa Terribile - dobbiamo salvare il volto di Rimini e della città''. Da oggi al 24 agosto, tra i bagni 60 e 150, si muoveranno una sessantina di persone tra vigilantes, bodyguard e volontari di diverse associazioni.


sono passato da amici a Milano Marittima e ho visto un esercito di vu cumpra', organizzatissimi.
discutere tra gli ombrelloni come su nulla fosse e organizzare le tappe.

poi la rissa....

4 neri che se le davano di santa ragione tra le sdraio delle famiglie...

ecco questa è l'Italia di oggi, moderna e integrata

queste sono le bestie che dobbiamo integrare e aiutare.

le forze dell'ordine ormai sono ridicole, nemmeno si muovono piu'...

uno schifo globale è questo paese....e il suo popolo non lo è da meno.
 
proseguiamo con la SICUREZZA in Italia...

Borseggi e scippi, Roma su lista nera

Sito governo inglese avverte: 'Attenti a bande a Termini e su bus, lasciate oggetti in hotel'

10 agosto, 17:08


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ROMA, 10 AGO - "State attenti ai trasporti pubblici, in particolare alle aree affollate a Roma, specialmente alla stazione Termini e sull'autobus della linea 64 per piazza San Pietro", alcuni dei luoghi dove le "gang" entrano in azione, con "scippatori" e "borseggiatori". Poi l'ultimo drastico consiglio: "lasciate gli oggetti di valore in albergo". Le raccomandazioni per i britannici in vacanza in Italia arrivano dal sito del governo britannico 'gov.uk', alla voce 'Crime', negli avvisi per i turisti di sua Maesta' in Italia.
Il sito descrive anche i movimenti delle bande, "spesso organizzate e tra cui potrebbero esserci minorenni". "Sui bus o in metro - spiega 'gov.uk' - mentre uno distrae la vittima, gli altri lo ripuliscono". Oltre ai trasporti pubblici capitolini, nella 'lista nera' del portale del governo britannico è finito anche l'aeroporto di Fiumicino e i treni notturni.
 

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