MATLEY
Forumer storico
, compreso oltre il 50% di quelle quotate a Wall Street e ben il 63% delle aziende statunitensi presenti sulla rivista “Fortune 500”,
COOOOOSAAAAAA????
, compreso oltre il 50% di quelle quotate a Wall Street e ben il 63% delle aziende statunitensi presenti sulla rivista “Fortune 500”,
Entrando nell'euro l'abbiamo presa un qulo.
O cambiano le regole.
O uscire sarà salutare.
Peggio di così??...in più svalutare....agli stranieri che si vedono i titoli italiani svalutati....conviene??
Se si fa una moneta unica è assurdo pensare che ognuno emette quello che gli pare a un tasso diverso l'uno dall'altro. Salari diversi per lavori uguali...tasse diverse...qui di unico c'è stato solo il cetriolone che i tedeschi hanno rifilato agli altri...
Ora o i tedeschi calano le braghe o gliele caliamo noi in un modo o nell'altro.
TENENDO PRESENTE CHE I TEDESCHI SONO UN POPOLO STORICAMENTE PERDENTE.
Aggiungo....mantenere i cialtroni politici attuali sarebbe la vera sconfitta.
Non uscire dall'euro.
Se a Roma facessero le cose per bene con le risorse che abbiamo siamo nel bengodi.
Il paese con più risorse turistiche e idriche procapite al mondo....come potremmo essere poveri???
Come siamo poveri??? Con i cialtoni che si sono arricchiti alle ns spalle. OVVIO.
Io penso che non usciremo dall'euro ma forse usciremo da questo modello di europa... stanno solo forzando la mano al cambiamento... ora sono rimasti spiazzati ma si riorganizzeranno e ci faranno vedere che l'euro gestito diversamente puo essere bellissimo.. se poi falliranno ne sarò contento ma questa è un altra storia...
Voci dalla Germania: Augstein: e se i veri clown d'Europa fossero i nostri leader politici?
di pietro è stato spazzato via x molto meno
e c'è gente che difende ancora la casta... quanta ignoranza
Due giorni fa la notizia: Massimo D’Alema è diventato ambasciatore in Italia e nel mondo del tartufo. Appena uscito dal Parlamento, ecco immediato un altro ruolo di prestigio dunque. Primo punto all’ordine del giorno per l’ex onorevole: la candidatura del pregiato fungo per il riconoscimento dell’Unesco.
Insomma, non si fa in tempo ad uscire dal Parlamento che subito si liberano posti nei comitati e nei direttivi di enti, associazioni e fondazioni lautamente sovvenzionate dallo Stato e dai partiti. Anche Franco Frattini, ad esempio, ha deciso come “baffino” di non tornare nell’arena politica dopo aver ricoperto l’incarico di ministro degli Esteri nell’ultimo governo Berlusconi. Poco male dato che Frattini è presidente della SIOI (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale), ente che ha appena ricevuto dalla Farnesina ben 92 mila euro per la propria “attività di studio, di ricerca e di formazione nel campo della politica estera o di promozione e sviluppo dei rapporti internazionali”. Nella stessa società, peraltro, siede anche Giulio Terzi Sant’Agata, titolare ancora per qualche giorno del ministero degli Esteri. Un altro ex, insomma. Ma torniamo a Frattini. Già, perché l’addio alla politica non gli dev’essere costato troppo. Oltre ad essere presidente della SIOI, infatti, presiede anche la Fondazione De Gasperi (anche questa sovvenzionata per 18.400 euro dalla Farnesina) ed è membro del comitato esecutivo dell’Aspen Institute, altra fondazioni che pullula di altri “ex”, di oggi e di ieri: Romano Prodi, Giuliano Amato, Gianni De Michelis, Gianni Letta (il quale, peraltro, è vicepresidente anche di un altro ente, laSocietà Dante Alighieri, che ha ricevuto qualche tempo fa un finanziamento pubblico di555 mila euro).
Per gli ex della politica, dunque, poltrone ci sono eccome. Un buon modo per digerire il boccone amaro dell’esclusione da Montecitorio o da Palazzo Madama. E così, tra gli altri, anche per Luca Barbareschi, membro del comitato esecutivo dell’Ipalmo(altro ente finanziato lautamente poco tempo fa con oltre 50 mila euro) insieme all’ex vice diElsa Fornero, Michel Martone. Altro autorevole escluso è Adolfo Urso. Anche lui, però, troverà consolazione nel suo posto nel direttivo dell’IAI (Istituto Affari Internazionali), in compagnia di altri trombati come gli ex onorevoli Pdl Alfredo Mantica e Margherita Boniver e la radicale Emma Bonino (sempre che non venga scelta per il Quirinale).
Livia Turco: l’unica esodata salvata dal Pd proprio oggi la notizia fresca QUI
Il Pd l’ha ripresa come «funzionario» e le verserà uno stipendio mensile. Tanto i soldi sono sempre pubblici. Si è arrabbiato perfino Roberto Reggi, fidatissimo di Renzi: «È scandaloso e vergognoso, soprattutto nei confronti di chi non ha lo stipendio. Dovrebbe essere normale che quandouno smette di fare il politico se ne va a lavorare». Sì, ma non nel Pd o meglio dire non in Italia.
Un esercito di trombati, dunque. Tutti già più che sistemati. Che dire, ad esempio, diLuciano Violante. L’ex onorevole – si ricorderà – ha rinunciato sua sponte a chiedere la deroga al partito per una possibile candidatura. Un gesto importante per il ricambio nel partito, si era detto. Poco male.
I prossimi giorni li trascorrerà tra la Fondazione Lelio e Lisli Basso (siede nel comitato insieme a Giuliano Amato e all’ex ministro Fabrizio Barca) e Italianieuropei (nel comitato tanti politici, trombati: ancora Giuliano Amato, Massimo D’Alema, Franco Marini, Francesco Profumo, Andrea Riccardi).
Una galassia di fondazioni, insomma, che accontentano tutti i desiderata degli ex. Ma questi organismi geneticamente modificati restano un mondo inesplorato. Un labirinto di nomi che paiono slogan, dove le parole ‘fare’, ‘futuro’, ‘Italia’, ‘libertà’ sono le più gettonate.
Ormai tanti esponenti politici o aspiranti trovano rifugio (e, come abbiamo visto, non solo quello) in questi enti: da Gianfranco Fini (Farefuturo) a Luca Cordero di Montezemolo(Italiafutura), fino a Claudio Scajola il quale, dopo aver fatto il solito passo indietro, dimentica di dire una sola parola sulla sua associazione Cristoforo Colombo per le libertà.
Davvero ogni politico ha una fondazione, specie se trombato: Fabrizio Quagliariello ha la suaMagna Carta (anche questa sovvenzionata dallo Stato), Carlo Vizzini il circolo dei Riformisti Europei, Walter Veltroni Democratica.
Poi eccoAstrid, dell’ex ministro Franco Bassanini, dove ritroviamo, tra gli altri, Amato (siamo a quota tre) e Giulio Napolitano (stimato professore universitario, figlio del Presidente Giorgio, presente anche in Italianieuropei).
Una rete sicura per i trombati che ha dell’incredibile. Un salvagente sicuro. A conti fatti, dunque, a qualcosa si può rinunciare. Meglio evitare la ribalta del Parlamento e dedicarsi tacitamente ad una delle tanti fondazioni profumatamente sovvenzionate. Altro che esclusi. Altro che trombati, questi trombano
lassa perdere matley, tutti coloro che difendono i partiti sono persone che vivono a scrocco e quindi gli sta bene l'attuale situazione chi invece come te come me che rischia di tasca proprio è stanco di veder rubare quindi ci ingazziamo e vogliamo cambiare grillo o non grillo ormai è partito uno tsunami del popolo non hanno alternative o fanno quello che dice il popolo o saranno cacciati via il resto sono tutte chiacchere da bardi Pietro è stato spazzato via per la non chiara provenienza dei capitali investiti in immobili....
Grillo se ha investito in un resort ha sicuramente utilizzato i propri danè.... sicuramente non ha rubato in quanto non ha mai gestito 1 € di denaro pubblico
monti dov'è finito?
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riguardo all'uscita dall'euro , il costo netto di tale operazione è pari al 50%della ricchezza nazionale non ci vuole un esperto..quindi il tuo potere di acquisto che si è già dimezzato dal 2000 ad oggi , dimezza un'altra volta e l'italia diventa spazzatura
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monti dov'è finito?
riporto una frase di draghi
"L'Italia prosegue sulla strada delle riforme", indipendentemente dall'esito elettorale. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi, sottolineando che il processo delle riforme continua come se fosse inserito "il pilota automatico".