Per i possessori dei bond Intek e kme
Muore Salvatore Orlando rampollo della grande industria - Firenze - Repubblica.it
LA CRONACA
Muore Salvatore Orlando
rampollo della grande industria
Aveva 55 anni. Stroncato nel sonno da un malore improvviso. La sua famiglia ha fatto la storia d'Italia con gli Agnelli. Il cordoglio dei colleghi
di MAURIZIO BOLOGNI
E’ morto improvvisamente Salvatore Orlando, 55 anni, presidente del gruppo metallurgico Kme (già Smi, uno dei colossi internazionali del settore), sesta generazione di una famiglia che ha fatto la storia dell’industria italiana tra la fine dell’Ottocento e il Novecento insieme ai Pirelli e agli Agnelli. E unita ai "signori" torinesi della Fiat da quella maledizione che sembra aver colpito anche questa grande famiglia di industriali: due anni fa, nel febbraio 2010, un altro degli ultimi eredi Orlando, Giuseppe, 42 anni, cugino di Salvatore e figlio di Sibilla della Gherardesca, era morto durante una battuta di caccia al cinghiale, colpito per sbaglio dai pallettoni sparati da un compagno.
Salvatore Orlando, single, che lascia tre sorelle ed era l’unico figlio maschio di Luigi, scomparso nel 2005 dopo aver fatto grande la Smi, è invece morto nel sonno, ieri notte, nella sua camera da letto a Firenze. Un attacco di cui non vi sarebbe stata alcuna avvisaglia. Pochi giorni fa Orlando aveva partecipato all’inaugurazione del nuovo terminal dell’aeroporto fiorentino di Peretola. "Stava bene, era in forma" dice il direttore di Confindustria Toscana Sandro Bonaceto. "Siamo costernati, vicini alla famiglia, è una perdita gravissima per l’imprenditoria toscana e italiana".
Gli Orlando, tra i protagonisti del risorgimento italiano e del processo di industrializzazione del paese, sono stati dapprima attivi nella cantieristica navale a Livorno, Genova e La Spezia, poi nella siderurgia e nella metallurgica, infine anche nella produzione di energia e nella telefonia, nelle utilities e nel nucleare, nel commercio e nella finanza, con un profilo alto di filantropia e responsabilità sociale. Luigi Orlando, il padre di Salvatore, ebbe il merito di concentrare gli interessi della famiglia nella produzione di semilavorati di rame e sue leghe, fino a fare di Smi un colosso internazionale grazie anche ad una lunga serie di acquisizioni. Lo chiamavano il "re del rame". E anche grazie a questa sua azione, "nella seconda metà del Novecento - ricorda Wikipedia - il triunvirato che gli Orlando costituirono con gli Angelli e i Pirelli fu fondamentale per cementare il capitalismo italiano e determinare gli indirizzi di lobby della Confindustria presso il governo".
A Salvatore, succeduto al padre nella presidenza di Smi e gravato da un’eredità pesante, tocca gestire un profilo più basso, dovuto anche alla crisi economica e al costo delle materie prime, che porta il fondo di private equity Intek spa ad entrare nel gruppo, che cambia nome da Smi a Kme. Agli Orlando resta una quota azionaria di minoranza. Salvatore, laureato in Scienze politiche, resta però presidente di Kme. Fino all’improvvisa scomparsa di ieri.
(18 agosto 2012) © RIPRODUZIONE RISERVATA