HO CERCATO DI FARE IL QUADRO DELLA SITUAZIONE... NE E' USCITO L'URLO DI MUNCH

Una risoluzione del Consiglio dei Ministri dell’UE, guidata dal Primo Ministro francese Emmanuel Macron
e dal Cancelliere austriaco Sebastian Kurz del Partito Popolare Austriaco, conservatore,
ha ordinato a app come Telegram, Signal e WhatsApp di fornire ai servizi di intelligence europei
un accesso backdoor per consentire loro di monitorare meglio le conversazioni dei loro cittadini.



La crittografia è uno strumento importante utilizzato da dissidenti, giornalisti e cittadini attenti alla privacy in tutto il mondo
in un’epoca di sorveglianza di massa e di rigorosa censura dei social media.

Milioni di persone hanno iniziato ad abbracciare la tecnologia in Occidente,
mentre i governanti dell’area anglofona e dell’Europa continuano a perdere la fiducia dei cittadini e a diventare più repressivi.


La scusa addotta per questo sforzo è una serie di recenti attacchi terroristici in Francia e in Austria commessi da estremisti islamici.


Piuttosto che affrontare le complesse questioni culturali, etniche e di immigrazione che portano a tali violenze,

Macron, Kurz e gli interessi che rappresentano vedono un’opportunità per espandere il loro potere di intercettazione sulla loro popolazione sempre più spaventata.


Negli ultimi anni, le leggi approvate dai governi liberali con il pretesto di combattere il terrorismo islamico straniero

sono state utilizzate contro i cittadini che sposano idee nazionaliste, populiste e dissidenti, così come contro le fazioni politiche avversarie.



Negli Stati Uniti, il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale (DHS) è stato fondato dopo l’11 settembre
per combattere le operazioni di Al Qaeda a livello nazionale, ma i suoi poteri incostituzionali oggi sono in gran parte concentrati sul perseguimento dei bianchi di destra.

Il potere dell’FBI, simile a quello della CIA, concesso loro in nome dell’antiterrorismo,
ha abbassato gli standard di sorveglianza attraverso il tribunale segreto della FISA
ed è stato usato dai burocrati permanenti per intrappolare e spiare i membri della campagna presidenziale di Donald Trump nel 2016.


Le figure che lottano con bassi indici di gradimento come Macron hanno un interesse personale nel poter spiare i movimenti di protesta come i Gilet Gialli,
che sono stati in gran parte chiusi da Facebook e costretti a migrare a Telegram.

Cosà impedirà al presidente francese di applicare una violenta repressione anche utilizzando questi canali social?


Nel perseguire queste misure, l’Europa seguirà la guida della rete di intelligence Five Eyes (Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e Canada),
che lo scorso ottobre ha lanciato un appello per un piano internazionale per porre fine alla cifratura ai comuni cittadini.


Perchè esistono cittadini “Comuni” e cittadini “Super”, nel mondo occidentale, ex libero, moderno.
 
A) Sapete a quanto ammonta il passivo dell’Italia nel rapporto tra quanto abbiamo dato all’Unione europea
e quanto abbiamo ricevuto dall’Unione europea tra il 2011 e il 2018?

A -37 miliardi (ricerca del Centro studi ImpresaLavoro realizzata su elaborazione di dati della Commissione europea).



B) Sapete a quanto è stimato il fabbisogno (cioè l’ammontare del de-finanziamento) del Servizio Sanitario Nazionale tra il 2010 e il 2019?

A -37 miliardi (Rapporto Gimbe 2019).



C) Vi ricordate a quanto ammonta il prestito che – secondo il PD – dovremmo “volontariamente” accettare dal MES per “rilanciare” il nostro SSN?

A 37 miliardi.



Riassunto della geniale strategia:



1) hanno tolto 37 miliardi al nostro Servizio Sanitario Nazionale;



2) hanno regalato 37 miliardi all’Europa;



3) ora vogliono chiedere 37 miliardi in prestito all’Europa per “salvare” il nostro Servizio Sanitario Nazionale dall’emergenza Covid.



Roba da manicomio (criminale).



Il tutto grazie a una classe politica bravissima a fare i conti della serva. E anche la serva.
 
In un Pese normale non sarebbe dovuta servire una pandemia come quella del Covid-19
per far gridare allo scandalo per i tagli alla sanità e la mancanza di posti letto.

In questi giorni così drammatici, però, ci ritroviamo a fare i conti con questa realtà.

E la realtà ci dice che In Italia il numero di posti letto totali è nettamente al di sotto della media dei Paesi Ocse ed è calato del 30% dal 2000 al 2017.

Evidenziamo noi: -30% dall’ingresso nell’Euro.

Vuol dire che nel nostro Paese i posti letto sono 3,2 ogni mille abitanti, mentre 4,7 in media negli altri Paesi.
Siamo al 67 posto nel mondo.




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Truenumbers.it racconta di come “il record è del Giappone che di posti letto per mille abitanti ne ha 13,1, seguito dalla Corea e dalla Germania, con 8.

Sul versante opposto, troviamo Messico (1,4) Cile (2,1) e Svezia (2,3), ma subito dopo Canada e Regno Unito entrambi con 2,5.

Per scendere nel dettaglio dei dati italiani ci dobbiamo accontentare di numeri del 2016,
ma alcune Regioni importanti non hanno comunicato il dato, questo è il motivo per il quale non è possibile fare un confronto con la media nazionale”.

Nel 2016, comunque, il tasso medio dei posti letto negli ospedali in Italia era 2,65.



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Il Friuli ha un tasso di posti letto che è addirittura quasi il doppio rispetto alla media nazionale: 5,02 posti letto ogni 1000 abitanti.

All’estremo opposto c’è la Calabria che ha appena 1,95 posti letto ogni mille abitanti.

I dati si riferiscono al: 2013-2017 (ultimo aggiornamento martedì 17 marzo alle 19) e sono stati presi dal Ministero della Salute.

A ciò, va aggiunto che in Italia c’è quello strano fenomeno per cui più crescono le spese militari, più aumentano i tagli alla sanità.

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Le forniture mediche dell’Italia dipendono infatti per lo più dall’estero:
con quello che produciamo non copriamo neanche il 50 per cento del fabbisogno,
per questo importiamo apparecchi elettromedicali per 1,2 miliardi e attrezzature medico-dentistiche per 6,5 miliardi l’anno.
 
Demenziali.

Le amiche in auto senza mascherina

A Fontanafredda (Padova) due donne sorprese in auto senza mascherina sono state multate di 373 euro a testa dalla polizia comunale.
Le amiche non conviventi hanno pagato con lo sconto del 30 per cento previsto per chi paga entro i primi cinque giorni di sanzione. Lo racconta il Messaggero veneto.

Multa al fornaio senza mascherina

Un fornaio di Sulmona, appena uscito dal panificio dove lavora, è salito sull’auto del collega, percorse poche centinaia di metri,
è stato fermato da una pattuglia dei carabinieri: il giovane non indossava la mascherina, al contrario del collega.
Il fatto non è passato inosservato ai carabinieri che, nonostante le giustificazioni del giovane, lo hanno multato con una sanzione di 533,33 euro, come racconta il sito abruzzo web.

Risponde al telefono senza mascherina: multato

A Torino un uomo, sceso dal suo scooter, non indossava la mascherina subito dopo essersi alzato il casco per rispondere al telefono
e due vigili gli hanno fatto la multa. Il giovane è stato sanzionato dalla polizia locale per aver violato l’obbligo di indossare un dpi in un luogo aperto con 400 euro di multa.
A riportare la notizia il sito web del ‘Giornale’.

Cosa dice il Dpcm sull’uso della mascherina in auto

E’ bene sapere che si può andare in auto con persone non conviventi purché siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea:
ossia con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori,
con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina.

È esentato da questo vincolo solo chi è con persone che fanno parte dello stesso nucleo familiare
e condividono la stessa abitazione oppure i coinquilini, quindi coppie o amici conviventi.

L’obbligo di indossare la mascherina può essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata
di un separatore fisico (plexiglas) fra la fila anteriore e posteriore della macchina, essendo in tale caso ammessa
la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un solo passeggero per la fila posteriore.
 
Sappiatelo. Se incontrate un'ignorante del decreto, che questo è l'articolo 1

Non è obbligatorio indossare la mascherina se siete soli.
Il caso del motociclista è senza ombra di dubbio errato. Il ricorso gli darà ragione.

E' obbligatorio averla con sè.


1. Ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19,

è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie,

nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private

e in tutti i luoghi all'aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto,

sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi,


e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche,

produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande, .........
 
I NUOVI POSITIVI DI IERI SONO STATI : 21.696

PERCHE' 15.645 SONO I GUARITI.


234.672 i tamponi.



Pertanto i positivi, compresi i doppi positivi con il secondo o terzo tampone,

sono stati il 9,25% dei tamponi.
 
L’informazione, da mesi ormai a piene pagine, ci racconta come si muore di Covid.


Ci descrivono i sintomi e le avvisaglie, insomma tutti gli ingredienti per terrorizzare una società in affanno,

descrivono gli infermieri in tutta bianca che ci osservano con indulgenza,

le campane di vetro nelle quali potremmo essere rinchiusi.


Un quadretto niente male per il momento che stiamo attraversando.


Al di là di tutto quanto già detto sulla pandemia (o sedicente tale) e la catastrofica gestione fatta dal nostro approssimato governo

che ci chiude in casa ma ci da il bonus monopattino, e investe in banchi a rotelle per distanziare i bambini e poi chiudere le scuole,

anziché potenziare il servizio sanitario a livello globale (perché il fine dovrebbe essere quello di far sì che le persone in terapia intensiva non ci arrivino proprio)

oggi lo sprone che voglio rivolgere è al mondo dei media e della informazione.


Sì, perché anche in quel campo sarebbe necessario un po’ di buon senso e intelletto per raccontare l’altra faccia di questa epidemia,

rivelando come si può sopravvivere al Covid, una diffusione che non ci porterà tutti in un letto d’ospedale e nemmeno ad essere intubati e dimenticati.



Perché non raccontare come ci possiamo difendere,
quante sono le probabilità di non contagio,
dare alla società civile una cura speciale,
la fiducia e la capacità per superare questo tempo?

C’è bisogno di aspettative, oltre il Covid c’è il desiderio di andare oltre, senza perdere la fede nel lavoro e nel futuro che arriverà, che lo vogliamo o no.

Esiste un male ancora peggiore della pandemia ed è la voglia di arrendersi,

quella che in questi periodi corteggia tutti, soprattutto chi vive di fatturato e non di posto fisso.

Ebbene, capitolare davanti a questa tragedia è il male peggiore.


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Ecco allora che la penna del becchino dovrebbe lavorare per rendere reattivo chi è depresso,

stimolare le istituzioni ad essere vicino a un’economia sfiduciata,

un vaccino efficace come il coraggio e la speranza valgono più un racconto dell’orrore,

di questo deve tenerne conto l’informazione quando si immerge nel male e negli effetti di questo tempo.
 
Argentina, Israele, Svizzera: tre Nazioni “diverse”, tre casi che mettono un punto interrogativo sulla reale efficacia di mascherine, chiusure dei locali, lockdown nazionali.


L’ombra di quest’ultima opzione torna sull’Italia in particolare in questi ultimi giorni.

Il tricolore rosso-giallo-arancione delle venti regioni potrebbe presto mutare in un rosso acceso,
quel rosso lockdown dei mesi di marzo e aprile che presto potremmo rivedere come un dejà vu molto reale.

La decisione del premier Conte e del CTSè prevista per il 15 novembre,
ma potrebbe slittare visto che come afferma il presidente del Consiglio “si sta cercando di evitarlo”.


I dubbi di Diego Fusaro e Fabio Durantisi concentrano però su quanto effettivamente possa funzionare un provvedimento del genere,
visto che un miglioramento non si è visto in altre nazioni (come appunto l’Argentina, in lockdown da più di 200 giorni) ma neppure da noi,
dove abbiamo avuto le restrizioni più stringenti del panorama europeo.

L’intervento di Diego Fusaro e Fabio Duranti a ‘Un Giorno Speciale’.

Fusaro:

“Secondo lockdown? La prova che il primo non ha funzionato”
“Il fatto che si faccia un secondo lockdown è la prova che il primo non è servito, e di più,
è la prova che i lockdown non hanno ragioni medico-scientifiche, come sempre vengono presentati,
perché il regime protettivo tenta sempre di legittimare con ragioni tecnico scientifiche qualcosa che riguarda una riorganizzazione delle vite.
I coprifuoco ad esempio, l’ha detto la Dott.ssa Viola, non servono per ragioni medico-scientifiche, ma per abituarci al nuovo stile di vita.
Villani ha detto sul Corriere della Sera che le mascherine all’aperto non servono, ma “sono un segnale”.
Il vicepresidente dell’Emilia Romagna ad aprile 2020, come ha riportato Bologna Today,
ha detto che molte delle misure introdotte come vietare la corsa non avevano ragioni mediche
ma servivano a “dare il senso di un regime molto stringente”.


Questo sistema di narrazione è palesemente ideologico.

Usa una narrazione medico-scientifica per giustificare un nuovo governo delle cose e delle persone.

Io l’ho chiamata la svolta autoritaria del capitalismo che doveva neutralizzare i moti crescenti di contestazione,
e lo fa ristrutturando le sue stesse fondamenta e le società.

Si sta sviluppando innegabilmente un modello verticistico, sono vietate le manifestazioni
e addirittura vengono violati anche gli ultimi presidi della nostra Costituzione.

A mio giudizio il prossimo colpo arriverà contro l’articolo della Costituzione che predica l’inviolabilità del domicilio come già accade in Inghilterra.


Duranti:

“Questa gente va processata” A distanza di 9 mesi dall’inizio di questa storia siamo record del mondo
di #decessigiornalieri dopo aver fatto le restrizioni più dure di tutta Europa e forse del mondo
se escludiamo paesi di cui sappiamo poco perchè sono dittature diverse dalla nostra.
Questa gente va presa e processata. Tu non puoi dire che le mascherine non servono ma sono un segnale, un simbolo.
Ma scusate, la Costituzione, la giurisprudenza che fine fanno?
Per non parlare della povera signora che si è vista arrivare in casa carabinieri e Guardia di Finanza?
Ma neanche un criminale! Poi hanno voluto far passare quest’azione di forza come se cercassero una sorta di criminale.
Certo, perché io vado in giro in pigiama con la pizza e potrei essere un rapinatore”.
 
Non è possibile indicare con un aggettivo i contenuti espressi da queste 2 persone........


Ieri sera a Dritto e Rovescio (Rete 4) Claudia Fusani ha detto che tutti i ristoratori hanno ricevuto lauti rimborsi
perchè due ristoratori suoi amici sono stati rimborsati.

Lo stesso Gaetano Pedullà ha gridato, coprendo le voci degli altri, che il governo ha fatto una cosa eccezionale coprendo di soldi gli imprenditori.



Hanno urlato letteralmente le loro verità fino a coprire le voci degli altri, rendendo, insieme alla Malpezzi,
una trasmissione che poteva essere interessante un urlatoio.


Ora la nostra sensazione è molto diversa, anche perchè leggiamo di proteste quotidiane.
Però potrebbe essere una nostra impressione.


Quindi vi chiediamo di SCRIVERCI la vostra situazione di ristoratori, baristi, taxisiti, titolari di centri estetitci, di palestre, di NCC e di alte categorie colpite.

Diteci se avete ricevuto il rimborso dallo Stato, se siete soddisfatti, quali prospettive avete. Scrivete all’indirizzo email


[email protected]


Scriveteci almeno le iniziali, comunque non pubblicheremo nomi e cognomi, anche se ce li scriverete.

Non scrivete solo insulti, grazie, anzi se potete non scriveteli proprio perchè non potremo pubblicarli.


Cercheremo poi di ripubblicare le vostre email.

Se poi tutti ci scriveranno che hanno ricevuto i ristori e che sono felici in lockdown, tanto meglio per il Governo.


Saremo la vostra voce.
 

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