Mia moglie ha finito di leggere "Revolutionary Road" e sta leggendo "Sfamiglia" di Paolo Crepet.
Paolo Crepet ha parlato del suo nuovo libro in un'intervista di Alberto Ferrigolo pubblicata sul Venerdì di Repubblica. Al giornalista, che chiedeva quale fosse il punto debole nel modo di educare i figli oggi, Crepet ha risposto:
«Nella vita di una persona è essenziale il desiderio. Non c'è vita, senza desiderio. Invece noi ai figli lo togliamo. Per non rischiare, non poniamo limiti. E se poi, per un rifiuto, per un no, ci si sente in colpa, non si è autorevoli. In questa situazione, mi sono convinto che la crisi economica potrebbe persino aiutarci».
Forse il "personaggio" Crepet è un po' costruito (non tanto ai miei occhi, visto che vedo la TV poche ore l'anno), ma alcune sue considerazioni sono così evidenti da sembrare inaccettabili.
E' stato difficilissimo.
Solo lunedì, mentre donavo il plasma, sono riuscito a iniziare "Vivere Amare Capirsi" di Leo Buscaglia.
Mia moglie lo lesse anni fa (il prezzo in copertina è in lire).