I PENSIERI SONO INVISIBILI MA PESANO

Un pochino il territorio lo conosco. ....e trovare una cantina che vende prosecco - vero - magari con uva prodotta sotto il Meschio - ad 1 euro e 80 è molto facile....e non si lamentano.

nel 2015 ben 15mila aziende e 527 cantine sparse nelle province di Treviso, Padova, Vicenza, Belluno, Venezia, Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste,
hanno prodotto 438.698.000 bottiglie per un fatturato di due miliardi e 100 milioni di euro.
Un numero eccezionale ma svenduto: se c’è chi vende una bottiglia a venti euro, c’è chi le svende :no::no: online a un euro e 80 centesimi
 
Tanto rumore per nulla. Solo per colpire nell'immaginario della gente che non sa, per creare il baubau, ma la verità è un'altra.....ed informate anche il Papa, per favore.

l muro al confine, da Clinton a Bush
Al fine di arginare l’immigrazione irregolare e il traffico di stupefacenti, gli Stati Uniti hanno attivato numerose iniziative volte alla repressione del fenomeno già a partire dagli anni Sessanta,
quando il numero di stranieri fermati dalla polizia di frontiera era nell’ordine delle centomila unità.
Già nel 1977, però, la cifra salì a un milione; da allora e sino al 2007 non si è mai avuta una diminuzione del fenomeno, con una media dei fermati di origine messicana di 7 su 8.

Il potenziamento dei pattugliamenti ha portato negli anni Novanta a un cambio di strategia:
a partire dal 1993 per volere dell’Amministrazione Clinton ha preso vita un'operazione nella zona di El Paso, in Texas, soprannominata Hold the Line,
che ha portato già l’anno seguente alla costruzione di un muro anti-immigrazione lungo tutta la linea di confine
, che comprende quattro stati: California, Arizona, New Mexico e Texas.

La linea di confine Stati Uniti-Messico complessivamente si dipana poco oltre i 3.000 chilometri,
mentre il muro voluto da Bill Clinton oggi non raggiunge i mille chilometri di ampiezza: attualmente si sviluppa lungo 930 km non consecutivi,
intervallati da confini naturali, filo spinato e zone dove sono presenti solamente recinzioni blande e sensori elettrici.
A pattugliare il confine è la polizia di frontiera, sovvenzionata attraverso i progetti Gatekeeper (California), Hold-the-Line (Texas) e Safeguard (Arizona).
 
Avete letto bene....CLINTON ....mi sembra di ricordare che sia il marito di una recente candidata ...trombata.
 
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Quasi quasi vado a farmi un girotto in bike... anche se ci sono 10 gradi :confused:... così magari mi si congela il cervello e tutti i suoi pensieri :tristezza:
A dopo :ciao:
 
Trovere nella bolletta dell'energia un aumento dei costi di distribuzione......
questa è la causa.

ROMA – Le centrali nucleare in Francia si fermano per accertamenti e così Parigi, sotto emergenza elettricità,
è stata costretta a importare un surplus dai paesi confinanti.
L’emergenza dunque è francese, ma a pagare sono gli italiani, che si ritroveranno almeno 1,5 miliardi di euro in più in bolletta in quattro mesi.

“Il fatto positivo per l’Italia è che le centrali a gas del centro-nord, di solito ferme per una parte parte della giornata
(a causa del boom delle rinnovabili, del numero eccessivo di impianti e del calo della produzione industriale)
ora sono tornate a produrre e vendono energia in Francia.

Peccato che i prezzi nelle Borse elettriche dei vari paesi siano saliti, complice l’aumento della domanda e – in parte –
del costo della materia prima gas, vista in rialzo con l’approssimarsi dell’inverno.

Ma non solo: di solito è la Francia a calmierare i prezzi verso il basso, mentre ora sono i paesi confinanti a livellarlo verso l’alto,
perché l’elettricità prodotta da gas e carbone costa di più rispetto al nucleare.
Una dinamica di prezzi accentuata dalla speculazione sulle Borse elettriche.

Non ci sono ripercussioni, invece, in Germania, perché già da qualche anno esporta il suo surplus di energia rinnovabile”.
 

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