Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

DJ
I min sono OK

:up::up::up::up::up::up::up:

La costruzione dell'argine di lungo procede senza scossoni.BENE.:-o
 

Allegati

  • 2011-06-17_115534.jpg
    2011-06-17_115534.jpg
    57,6 KB · Visite: 256
Buonasera.

Settimana di passione su Ubi.

Alla fine ho ripreso a meno di 0,04 i diritti venduti precedentemente e sostituiti da corrispondenti azioni a -2.%.

Una piccola scommessa me la concederete.

Per cui mi trovo nella per me scomoda situazione di poter quasi raddoppiare l'esposizione su Ubi da quella che era prima.

Spero a questo punto di farlo.

Ma se Ubi non va almeno a 5,00 vuol dire che ho sbagliato mestiere.:)
 
Ultima modifica:
Buongiorno e buon week end.

Il primo che mi viene a dire che i comunisti non ci sono più in Italia non so cosa gli faccio.:wall:

Non so se avete letto le dichiarazioni di Massiah, AD di Ubi.

Tutto bene, le evidenze dell'andamento dell'adc dimostrano il favore con il quale il mercato ha accolto l'aumento di capitale.

Ecco, perfetto stile ex regime sovietico.

Anche li' dicevano:

Il tenore di vita del popolo dimostra inequivocabilmente il successo del modello comunista.

Sappiamo tutti com'è andata a finire.

Quindi pensateci bene prima di fare una puntata su Ubi, almeno somme consistenti, con questi amministratori, mi dispiace dirlo perché ho le azioni, non ne vale la pena.
 
Dal fronte macroeconomico assistiamo a una fase di rallentamento del ciclo economico, fase del tutto fisiologica e senza alcun elemento che faccia o possa far pensare a nuove fasi recessive.

Gli unici elementi che potrebbero innescare una fase negativa dell'economia sono, e' inutile dirlo:

a) il crack disordinato della Grecia, dove per crack disordinato intendo un crack del quale i mercati non sono in grado di stimare gli effetti sugli altri attori del sistema economico;

b) un rallentamento della crescita e della domanda delle economie emergenti; solo la Cina fornisce oggi 1/3 della crescita globale, nonostante il recente rallentamento.

Quindi io direi, ed e' quello che faccio, di mantenere le posizioni sul mercato azionario, al più ridurle un poco, sempre privilegiando aziende con una solida posizione di mercato nei paesi emergenti.

Le varie Siemens, Linde, Basf di cui parlavo all'indomani del patto di Pitsburgh, e che si sono rivelate veri cavalli vincenti, a dispetto di qualsiasi At.

Insomma quali sono le aziende che riusciranno a sfondare in Cina, Brasile ecc. e' ancora la chiave di successo per investire in borsa nel 2011.

In Italia vedo molto bene Tod's e anche Luxottica.

Il resto delle imprese arrancherà come ha arrancato in questi anni salvo casi particolari.
 
Ultima modifica:
Della Fiat, una delle nostre più grandi aziende, cosa ne pensi?

Io ho un sospetto. Alla fine non è che diventerà americana?
Potrebbe già dall' inizio dell' operazione Chrysler esser stata
impostata in tale senso?

Buona domenica.
 
Della Fiat, una delle nostre più grandi aziende, cosa ne pensi?

Io ho un sospetto. Alla fine non è che diventerà americana?
Potrebbe già dall' inizio dell' operazione Chrysler esser stata
impostata in tale senso?

Buona domenica.

Della FIAT penso che ancora una volta gli Agnelli, targati Elkan, hanno dimostrato una intelligenza e lungimiranza fuori dal comune, almeno in Italia, ma si sa buon sangue non mente, ovviamente da un punto di vista imprenditoriale, per il resto non giudico.

Grazie alla sapiente guida di Marchionne hanno separato il nocciolo buono dell'impero fatto confluire in FIAT INDUSTRIAL, dall'auto il cui futuro è incerto, soggetto com'è a sfide di mercato impressionanti.

L'unica possibilità che l'auto aveva di sopravvivere era quella di annacquarne l'italianità e prendere marcatamente le distanze dal pansandicalismo italiano, per i noti motivi che abbiamo più volte enunciato, ma che possono essere riassunti dal noto slogan, passatemi la semplificazione, scritto dagli operai sulle mura delle fabbriche "passo 8 ore al giorno della mia vita qui dentro e pretendete pure che lavori".

E' folle che noi pensiamo di poterci permettere l'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori.

Badate bene non l'art. 18 formale dello Statuto dei Lavoratori, quello andrebbe anche bene, ma l'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori materiale quello cioè reso diritto vivente dai Sindacati e dalla Giustizia Italiana.

Una sorta di licenza di uccidere, di uccidere purtroppo l'azienda.

Un vero peccato che non sia stato ancora inventato altro modo di produrre beni e servizi al fine di soddisfare i bisogni, che non sia
un'azienda efficiente.

Uccidiamo le aziende e uccideremo il nostro futuro e quello dei nostri figli.
 
Buongiorno e buon week end.

Il primo che mi viene a dire che i comunisti non ci sono più in Italia non so cosa gli faccio.:wall:

Non so se avete letto le dichiarazioni di Massiah, AD di Ubi.

Tutto bene, le evidenze dell'andamento dell'adc dimostrano il favore con il quale il mercato ha accolto l'aumento di capitale.

Ecco, perfetto stile ex regime sovietico.

Anche li' dicevano:

Il tenore di vita del popolo dimostra inequivocabilmente il successo del modello comunista.

Sappiamo tutti com'è andata a finire.

Quindi pensateci bene prima di fare una puntata su Ubi, almeno somme consistenti, con questi amministratori, mi dispiace dirlo perché ho le azioni, non ne vale la pena.

io ho letto il sole di oggi e dice che il sindacato che ha il 10% è incazzato (sia per i tagli sia per il crollo del 40% del titolo) e vuole cambiare i vertici
 
io ho letto il sole di oggi e dice che il sindacato che ha il 10% è incazzato (sia per i tagli sia per il crollo del 40% del titolo) e vuole cambiare i vertici

Già commentato di là, commento al quale rinvio.
Forum di Finanzaonline.com - Visualizza messaggio singolo - UBI e i giocolieri al lavoro per trovare una base?

Se hai letto l'articolo a pagina 37 sul carry trade sui titoli di debito europei, capirai come il mio C.R., mutatis mutandis, anticipi i tempi, o meglio sia in linea con i tempi.

Infatti quella del carry trade sui titoli di debito europei (io solo BTP) è una strategia che ho adottato anche io, e proprio dalla seconda metà dell'anno scorso. Mi sembra di averne fatto cenno.

Solo che io non sono mai andato short sui titoli di stato, possibilità offerta da poco da FINECO, ma man mano che le quotazioni dei titoli azionari europei salivano, disinvestivo con gradualità dall'azionario e passavo il ricavato sui btp a lunga scadenza, e così via al contrario.

La logica sottostante è la stessa.

Il fatto che io abbia ora abbandonato questa strategia, e il fatto che sia uscito un articolo sul SOLE è un segnale evidente del fatto che questa strategia in questo momento non paga più.

E che sicuramente è stata abbandonata dal gestore, nonostante sostenga il contrario.
 
Ultima modifica:
Già commentato di là, commento al quale rinvio.
Forum di Finanzaonline.com - Visualizza messaggio singolo - UBI e i giocolieri al lavoro per trovare una base?

Se hai letto l'articolo a pagina 37 sul carry trade sui titoli di debito europei, capirai come il mio C.R., mutatis mutandis, anticipi i tempi, o meglio sia in linea con i tempi.

Infatti quella del carry trade sui titoli di debito europei (io solo BTP) è una strategia che ho adottato anche io, e proprio dalla seconda metà dell'anno scorso. Mi sembra di averne fatto cenno.

Solo che io non sono mai andato short sui titoli di stato, possibilità offerta da poco da FINECO, ma man mano che le quotazioni dei titoli azionari europei salivano, disinvestivo con gradualità dall'azionario e passavo il ricavato sui btp a lunga scadenza, e così via al contrario.

La logica sottostante è la stessa.

Il fatto che io abbia ora abbandonato questa strategia, e il fatto che sia uscito un articolo sul SOLE è un segnale evidente del fatto che questa strategia in questo momento non paga più.

E che sicuramente è stata abbandonata dal gestore, nonostante sostenga il contrario.

azz non mi ero accorto che eri ritornato prolifico anche di là.. mi toccherà rileggerti all'indietro :D


per quanto riguarda la strategia sui btp l'ho capita e mi ricordo un tuo post.. solo non ho capito perchè le condizioni siano cambiate e in base a cosa non mantenga la validità remunerativa come la applichi tu sulle discese/salite azionarie..
hai notato forse che si sono slegati i corsi azionari e btp? (scusa la domanda scontata ma i btp non li seguo molto e non ho molta dimestichezza con l'andamento)

sul fatto di non seguire i consigli e strategie del sole siamo d'accordo



ps. sui btp leggevo anche questo ragionamento:

Vi invito ad una osservazione operativa: il differenziale di rendimento (spread) tra BTP e Bund tedeschi serve ad esprimere il maggior rischio degli uni rispetto agli altri. Nelle ultime settimane si è registrata una anomalia: lo spread tra BTP e Bund quinquennali era pari o a volta appena superiore a quello tra i titoli decennali. In teoria con l’aumento della durata dovremmo vedere un allargamento dello spread. Se, come nelle settimane scorse, questo non avviene allora possiamo dire che il differenziale di rendimento è più che altro una opportunità; viceversa quando le cose tornano normali, con spread maggiori al crescere della durata dei titoli osservati, allora le parole di preoccupazione sulla solvibilità di un soggetto sono più veritiere e meno “speculative”.
 
Ultima modifica:

Users who are viewing this thread

Back
Alto