Buonasera.
Allora.
Rimbalzo del mercato.
Io per la prima volta sto pensando seriamente di mettermi short sulle banche italiane, non appena questo sarà possibile.
A meno di cambiamenti strutturali (abbassamento dello spread ecc. ecc.) non hanno alcuna speranza, a questo punto, di cavarsela.
Infatti:
a) il costo della raccolta è ai massimi;
b) c'è da giurare che patiranno un effetto spiazzamento notevole anche per quel che concerne la raccolta obbligazionaria, con i BOT al 4% e con il vantaggio fiscale (sui titoli di Stato l'aliquota è del 12,5%, sulle obbligazioni sarà il 20%);
c) l'euribor sta scendendo e questo penalizza il margine di interesse;
d) quanto ad abbattere i costi, lo sappiamo che hanno pochi margini in quanto non possono licenziare e gli sprechi non li possono tagliare perchè sono risorse che vanno agli amici e agli amici degli amici.
Insomma, con le cautele del caso, penso che uno short sulle banche italiane sia fattibile.
Per quanto riguarda Parmalat è evidente, invece, che i prezzi di mercato non abbiano alcuna valenza.
Io ho un pò di azioni e molti warrant, la gran parte comprati questa estate a 0,54, che custodisco gelosamente in attesa dell'esito finale che, c'è da scommetterci, sarà una nuova OPA per togliere la società dal listino.
Per quanto riguarda la soluzione politica girano voci di un Governo di larghe intese, con l'UCD e FLI e MARONI, con Alfano Presidente del Consiglio.
Speriamo siano attendibili in quanto mutatis mutandis ormai Berlusconi somiglia a Mubarak e Gheddafi, un uomo in trincea che per salvare se stesso sarebbe disposto a mandare a fondo l'intero universo.
Uno spettacolo avvilente, così come avvilenti sono le cose che emergono dalle intercettazioni, con le storie di Bertolaso e Finmeccanica.
Non che la politica sia mai stata affare di santarellini, ma l'impressione è che ora veri e propri banditi, Cipolla docet, si siano impossessati del paese.
E il mio timore è che siano l'espressione di una maggioranza.