Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

intanto silver e gold sbragano... qlc vorrà dire?

Secondo me non vuol dire niente, in questo momento a causa dell'incertezza sembrano saltate tutte le correlazioni e le logiche di carattere fondamentale.

boh però un -5% sull'oro e due -12% sull'argento mi mancavano :rolleyes:

o stanno liberando liquidità per 1 grosso pericolo o vedono il pericolo scampato ... azz sono sempre due e contrapposte le mie analisi :wall:


EDIT: un -11% ieri e un -16% oggi sull'argento :eek: qua è una banca centrale che ha bisogno di soldi e sta liquidando..:-?
 
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Buongiorno e buona domenica.

Allora, finalmente qualche spiraglio positivo.

Vedi articoli sul Sole di Platero.

Pare stia prendendo corpo l'idea che venga creato un veicolo dotato di almeno 1.500 miliardi di euro per intervenire a sostegno degli Stati e del sistema bancario europeo, coinvolgendo la BEI e, ovviamente, la BCE.

Il che significa che sta prendendo corpo l'idea che la soluzione del problema e' quella di avere uno strumento che consenta, oltre che di scoraggiare in via preventiva la speculazione:

A) Consentire una ristrutturazione ordinata della Grecia (haircut del 50%);

B) Avere uno strumento pronto e dotato di adeguate risorse per ricapitalizzare le banche, ove fosse necessario, e prevenire i contagi su altri debiti periferici.

Altre soluzioni non ne vedo.

L'attuale strada e' pessima, in quanto il percorso e' opaco.

Si aiuta la Grecia ma in realtà si aiutano le banche francesi o tedesche, con il risultato che alla fine vanno a fondo sia la Grecia che le banche, per i motivi che stiamo vedendo.

I Greci fanno i furbi e non implementano le misure richieste, ben sapendo che non stanno aiutando loro ma le banche.

Il mercato dal canto suo da che più tempo passa più la situazione greca degenera e maggiore sara' l'haircut necessario e, quindi, maggiori le perdite a carico dei creditori.

Meglio, molto meglio, prendere il toro per le corna una volta per tutte.

Certo restano incognite, come quella di evitare che scattino i CDS, ma penso che la strada sia tracciata.

Pero' meglio aspettare che le misure siano implementate prima di effettuare qualsiasi investimento.

Per ora vale ancora cash is king.
 
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Per quanto riguarda la Grecia, l'unica soluzione che allo stato mi sembra praticabile e' un levereged buy back del debito, che dovrebbe essere fatto con un'asta trasparente e volontario.

In pratica si prestano i soldi alla Grecia per ricomprassi sul mercato il debito.

Il debito contratto e' senior, cioè deve essere rimborsato prima del resto.

In questo modo si incentiva l'adesione in quanto chi non aderisce sa che in caso di default sara' rimborsato dopo.

Contestualmente vanno ricapitalizzate in primis le banche greche, che penso siano le maggiori detentrici di debito pubblico greco.

Anche se le percentuali di adesione non fossero altissime, l'importante e' che aderiscano tutti gli investitori istituzionali, quelli che cioè potrebbero avere Cds a copertura.

Certo si tratterà di trovare dei meccanismi di compensazione.

Ma sarebbe scongiurato il tanto temuto effetto domino.
 
tra l'altro in giornate come oggi mi viene da chiedermi da dove vengano i soldi investiti in azioni, materie prime dato che salgono tutti e i treasuries scendono di poco...
la conclusione semplicistica che tiro è che sia liquidità che per ora era stata tenuta da parte: quindi cresce la fiducia reale nel miglioramento della situazione macroeconomica.

troppo semplice? (anche se sto verificando, molte volte, che i movimenti dei traders sono dettati da regole/ragionamenti quasi banali..) :-?
 
tra l'altro in giornate come oggi mi viene da chiedermi da dove vengano i soldi investiti in azioni, materie prime dato che salgono tutti e i treasuries scendono di poco...
la conclusione semplicistica che tiro è che sia liquidità che per ora era stata tenuta da parte: quindi cresce la fiducia reale nel miglioramento della situazione macroeconomica.

troppo semplice? (anche se sto verificando, molte volte, che i movimenti dei traders sono dettati da regole/ragionamenti quasi banali..) :-?

Buonasera.

L'unica cosa che escluderei è che ci possa essere una crescita della fiducia reale sul miglioramento della situazione macroeconomica.

Onestamente in questo momento vedo solo tanta confusione in giro e poche certezze.

Qui il mondo sembra diventato l'Italia.

Il primo che si sveglia fa una dichiarazione, poi puntualmente smentita.

Il balletto delle dichiarazioni intorno al potenziamento (sì, no, forse, è allo studio, lo escludiamo ecc. ecc.) del fondo salva euro è qualcosa di veramente indegno.

Ma forse è una strategia per indurre a chiudere le posizioni short.

Anche gli shortisti non gradiscono l'incertezza.

Forse così si spiegano i rialzi di questi giorni.:(:(

Io, onestamente, ne ho approfittato, ma non mi azzardo ad andare long fin quando le cose non si chiariscono.


Completamente diverso il discorso degli indici americani, lì sono parte integrante della politica monetaria della FED, quindi sono una storia a parte.
 
Buonasera.

Allora nessuna novità sostanziale, per cui ritengo che valga sempre il the cash is king.

Anzi se di novità vogliamo parlare, allora queste sono negative.

Infatti la confusione in Europa regna sovrana, circa le sorti della Grecia.

Ora io capisco che la situazione non è facile e che siamo di fronte a due alternative entrambe con una serie di problemi apparentemente insolubili e con effetti in parte incontrollabili.

Le due soluzioni sul campo sono:

a) un default ordinato;

b) un salvataggio definitivo.

Per ora si è scelta la strada sub a), cioè un default ordinato molto soft.

Ma si è visto che la strada non è perseguibile in quanto la Grecia continua a produrre deficit, e quindi nuovo debito.

La lezione che ne dovremmo trarre, come Italia, è quella di cercare di accelerare al massimo nel processo di abbattimento del debito, per non trovarci, presto o tardi, nella triste situazione della Grecia.

E' vero che i fondamentali dell'Italia sono ben diversi, ma se subentra la sfiducia la situazione può sfuggire di mano.:wall::wall:

Per quanto riguarda i mercati è triste, per me, essere talmente disorientato da avere una liquidità e non sapere come investirla.

Si accettano suggerimenti.:)
 
Sono sicuro che vi sembrerò troppo pessimista.

Ma non è così.

Io penso che quelli che stiamo affrontando sono problemi enormi, ma non penso che siano problemi insolubili.

E' il fatto che non vengano affrontati, o peggio che vengano affrontati in maniera confusa, quello che mi atterrisce.

Quando fu fatto l'euro, il pazzo che lo pensò almeno sapeva che per come era congegnato non si potevano tollerare rapporti debito pubblico/PIL superiori al 60%.

Quindi è da lì che si deve partire per trovare la soluzione.:-o:-o
 
  • italy market regulator consob extends short-selling ban - bbg
  • spain's cnmv regulator extends short-selling ban - bbg

dopo cerco anche una soluzione che avevo letto... se la ritrovo
 
La lavanda gastrica del debito EU

by bimboalienoper fare zoom sulla foto clicca qui

In uno dei sempre interessanti articoli del sito zerohedge viene raccontato uno studio sulla “ragnatela del debito” Europeo.
Ovvero una sorta di chi è debitore di chi all’interno dell’Unione Europea.
Ne è venuto fuori -come prevedibile- un intreccio di crediti e debiti tra i vari Paesi, schematizzato come segue (cliccare l’immagine per ingrandirla):

Chi si è sollazzato in questi calcoli ha voluto immaginare una sorta di compensazione bi- o tri-laterale ed ha “scoperto” che debiti e crediti si potrebbero neutralizzare per dimensioni molto rilevanti:
The EU countries in the study can reduce their total debt by 64% through cross cancellation of interlinked debt
Ovvero: i Paesi europei potrebbro ridurre il proprio debito mediamente del 64% attraverso una cancellazione-compensazione incrociata.
Dopo questo processo la ragnatela del debito avrebbe tutt’un altro aspetto:

Ognuno a modo suo avrebbe delle variazioni: la Francia ad esempio ridurrebbe il proprio debito estero a quasi zero, mentre la Grecia, per evidenti ragioni, resterebbe quasi inalterata: non ha quasi crediti verso alcuno…
L’Irlanda scenderebbe da 130% di debito/PIl a 20%.
Insomma, anche visivamente è innegabile che sarebbe una gran bella “pulizia”.
Funzionerebbe? E’ credibile questa idea?

Occorre evitare innanzitutto le semplificazioni che crano confusione:
il debito nazionale Francese detenuto in Italia non è così facilmente compensabile con il debito nazionale Italiano detenuto in Francia, tanto per fare un esempio, perché anche se tutto suona molto biunivoco, in realtà verosimilmente stiamo parlando di -sempre per fare un esempio a caso- BTP nei portafogli di Credit Agricole e OAT nei portafogli di UBI Banca.
Non è proprio così semplice dire a Credit Agricole e UBI Banca di rinunciare ai loro crediti per il bene reciproco delle Nazioni che li ospitano.
Sarebbe prima necessario, per poter intavolare questo genere di discorso, nazionalizzare il sistema bancario.
Solo in questo modo gli attivi e i passivi sarebbero sul medesimo bilancio e dunque compensabili (…e pensate un po’ quanto sarebbero compensabili con un bilancio Federale Europeo degli eventuali Stati Uniti d’Europa…).
Chissà che da elementi come questo non si trovi la spinta necessaria alle riforme che trasformerebbero il rischio di un default a domino in un problema che -a quanto sembra da questa ricerca- avrebbe contorni decisamente più gestibili
 

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