Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis (2 lettori)

salcatal

Come i Panda
Buonasera.

Meglio aspettare ancora un pò prima di mettersi long, vero Iulius?:)

Comunque oggi ho cominciato a fare un pò di shopping, ma in quantità microscopiche rispetto al mio solito.

Tutti titoli industriali, che avevo venduto prima delle vacanze, in forte perdita, ma a prezzi notevolmente più alti degli attuali.:specchio::specchio:
Oggi mi sono concesso perfino il lusso di acquistare un titolo italiano, Fiat Industrial.:(:(

Mi arrivano segnali dalla Cina che mi fanno pensare che rebus sic stantibus, cioè senza cambiamento delle attuali politiche, i mercati continueranno a scendere, e ancora molto (penso almeno un altro 20%).

Ma poichè non riesco ad andare short e il mondo non finirà, spero, ecco che comincio ad accumulare qualcosina.

Sperando in qualche rimbalzino e così via.
 

iulius

Forumer storico
Ciao Sal,

Confermo il suggerimento dato. Tenere in evidenza i titoli segnalati.
Da aggiungere Eni, Mediaset.

A meno di qualche catastrofe tra poco si sale.
 

salcatal

Come i Panda
Mi sono convinto che il filo conduttore di tutto quello che sta succedendo tra Eu e Usa sono i Cds.

E infatti se ci fate caso nessuno sa chi ha venduto i Cds sul default greco.

Ovviamente per lo più saranno le banche Usa, altrimenti Geithner non sarebbe così preoccupato.

Un mercato quello dei Cds che andava e vs assolutamente regolamentato con una clearing house che dia trasparenza sulle posizioni di ogni soggetto.

E' comunque molto grave che si sappia chi ha esposizioni sulla Grecia e non si sappia chi ha esposizioni sui Cds.
 

andgui

Forumer storico
Mi sono convinto che il filo conduttore di tutto quello che sta succedendo tra Eu e Usa sono i Cds.

E infatti se ci fate caso nessuno sa chi ha venduto i Cds sul default greco.

Ovviamente per lo più saranno le banche Usa, altrimenti Geithner non sarebbe così preoccupato.

Un mercato quello dei Cds che andava e vs assolutamente regolamentato con una clearing house che dia trasparenza sulle posizioni di ogni soggetto.

E' comunque molto grave che si sappia chi ha esposizioni sulla Grecia e non si sappia chi ha esposizioni sui Cds.

I CDS sono come le società a cascata, dove con un piccolo capitale prendi la quota di controllo di una società più grande, che prende la quota di controllo di una ancora più grande, e così via.
I CDS sono un mercato piccolo e per di più controllato al 90% dai soliti tre o quattro grandi banche d'affari tipo Goldman Sachs o Morgan Stanley. Ci vuol niente per esempio a far salire i CDS sui TDS italiani di 100 punti. Questo però ha ripercussioni enormi sul costo di rifinanziamento dello stato italiano.

andgui.
 

iulius

Forumer storico
I CDS sono come le società a cascata, dove con un piccolo capitale prendi la quota di controllo di una società più grande, che prende la quota di controllo di una ancora più grande, e così via.
I CDS sono un mercato piccolo e per di più controllato al 90% dai soliti tre o quattro grandi banche d'affari tipo Goldman Sachs o Morgan Stanley. Ci vuol niente per esempio a far salire i CDS sui TDS italiani di 100 punti. Questo però ha ripercussioni enormi sul costo di rifinanziamento dello stato italiano.

andgui.

Come le "scatole cinesi" del cui uso alcuni noti finanzieri italiani sono maestri da sempre. Però sono da perdonare: sono di sinistra.
 

salcatal

Come i Panda
Buonasera.

Meglio aspettare ancora un pò prima di mettersi long, vero Iulius?:)

Comunque oggi ho cominciato a fare un pò di shopping, ma in quantità microscopiche rispetto al mio solito.

Tutti titoli industriali, che avevo venduto prima delle vacanze, in forte perdita, ma a prezzi notevolmente più alti degli attuali.:specchio::specchio:
Oggi mi sono concesso perfino il lusso di acquistare un titolo italiano, Fiat Industrial.:(:(

Mi arrivano segnali dalla Cina che mi fanno pensare che rebus sic stantibus, cioè senza cambiamento delle attuali politiche, i mercati continueranno a scendere, e ancora molto (penso almeno un altro 20%).

Ma poichè non riesco ad andare short e il mondo non finirà, spero, ecco che comincio ad accumulare qualcosina.

Sperando in qualche rimbalzino e così via.


Buongiorno.

Rimbalzo avvenuto e, quindi, ho venduto tutto.

Ma la mia visione resta profondamente ribassista.

Anzi, ho deciso che non appena toglieranno il divieto di short sui bancari italiani, mi metterò short sui finanziari.

Ovviamente se passa la soluzione che sembra profilarsi all'orizzonte, cioè quella di rafforzare le banche per metterle in grado di assorbire ingenti perdite.

Ingenti perdite che dovrebbero arrivare dai PIIGS, il che significa, quindi, implicitamente che si sarebbe deciso di mandare a mare i PIIGS e, quindi, il mondo intero.

Spero che non siano così miopi, ma temo proprio che lo siano.:wall::wall::wall:

Comunque staremo a vedere, e baseremo l'operatività sulle decisioni effettive.
 
Ultima modifica:

storm

Forumer storico
Ingenti perdite che dovrebbero arrivare dai PIIGS, il che significa, quindi, implicitamente che si sarebbe deciso di mandare a mare i PIIGS e, quindi, il mondo intero.

Spero che non siano così miopi, ma temo proprio che lo siano.:wall::wall::wall:

Comunque staremo a vedere, e baseremo l'operatività sulle decisioni effettive.

puoi shortare il cac40 o l'eurostox.

Occhio alla Cina ragazzi....

Leggetevi questo articolo del financial times.

Guest post: China’s disappearing Rmb1,100bn bank deposits

October 7, 2011 5:35 am by beyondbrics
0 0
By Victor Shih of Northwestern University
In July this year, households and companies withdrew a total of Rmb1,100bn ($172.5bn) from China’s banks, equivalent to 2.5 per cent of GDP. In August, household deposits barely clinged to positive territory at Rmb26bn, despite receiving over Rmb188bn in new loans that month.
Corporate deposits grew a bit more, but were still abnormally low. Although the September numbers are not out yet, Chinese press reports suggest that the deposits in the major state banks declined substantially in the first half of the month. Where did all the money go?
The emerging consensus is that household deposits went to wealth management products (WMPs) to finance corporations. This makes great sense because households currently face over negative 3 per cent in real interest rates on their deposits, so they have high motivation to reallocate funds to WMPs, which offer higher yields.
If that were the case, though, we would see spikes in firm deposits, but we do not. In August, for example, corporate deposits increased by Rmb371bn, but nearly all of that can be accounted for by the Rmb360bn in new corporate loans. Funds provided by WMPs did not seem to play a role in boosting corporate deposits.
At the very least, we need to account for the Rmb188bn in new loans received by households in August, which did not show up as household deposits. If they used that money to pay companies, then companies should have seen an even higher increase in new deposits. But we don’t see that.
To be sure, government deposits rose by Rmb101bn in August, but again, even if all or most of the Rmb188bn in new loans to households went to pay taxes directly or indirectly, we are still left with Rmb88bn unaccounted for.
In all likelihood, much of the taxes was paid by corporations, so the disappearing household deposits remain largely a mystery.
The disappearance of funds is especially puzzling when we consider that China yet again ran a trade surplus in August ($17bn), which should have pumped Rmb107bn into the system.
Moreover, the PBoC redeemed a total of Rmb163bn in notes to inject liquidity into the system in August. There has also been no further increase in reserve requirement because the new reserve requirement for margin deposits did not apply until September for some banks.
Of course, some people will say that the money is just off-balance sheets, but held in a dark pool of “other assets” in banks. Again, this doesn’t make much sense to me because the supposed goal of WMPs is to finance company spending. Thus, if the money ends up in a company’s account or if the recipient pays another company, we should see a spike in corporate deposits.
Finally, another possibility is that funds have left China altogether, causing an absolute decline in bank deposits. To be sure, this does not seem to be the case at the moment because official bank statistics still show an increase in position in foreign exchange purchase in both July and August, suggesting that banks in China changed more dollars into renminbi than the other way around.
One loophole that has opened recently is that Chinese importers now can pay offshore suppliers using onshore RMB. Where legitimate current account transactions can take place, investors can also use it to move money overseas. So far this year, RMB trade settlement through Hong Kong has exceeded Rmb1,000bn.
If import settlement through Hong Kong was taking place on a large enough scale, substantial amount of onshore deposits may leave China without showing up in the net foreign exchange purchase number, which only reflects onshore exchange of currencies. Of course, even this loophole does not explain the spectacular decline in deposits in recent months.
Although the mystery remains unsolved for the moment, solving the mystery is important for investors who want a sense of where the economy is heading.
If large sums are indeed disappearing into the shadow banking system, then a rapidly rising share of the financial system is beyond the direct control of the government.
If large sums are indeed flowing out of China, we may have the beginning of major, sustained outflows from China.
Victor Shih is associate professor of political science at Northwestern University. You can follow him on Twitter at @vshih2
 

salcatal

Come i Panda
puoi shortare il cac40 o l'eurostox.

Occhio alla Cina ragazzi....

Leggetevi questo articolo del financial times.


Guest post: China’s disappearing Rmb1,100bn bank deposits

October 7, 2011 5:35 am by beyondbrics
0 0
By Victor Shih of Northwestern University
In July this year, households and companies withdrew a total of Rmb1,100bn ($172.5bn) from China’s banks, equivalent to 2.5 per cent of GDP. In August, household deposits barely clinged to positive territory at Rmb26bn, despite receiving over Rmb188bn in new loans that month.
Corporate deposits grew a bit more, but were still abnormally low. Although the September numbers are not out yet, Chinese press reports suggest that the deposits in the major state banks declined substantially in the first half of the month. Where did all the money go?
The emerging consensus is that household deposits went to wealth management products (WMPs) to finance corporations. This makes great sense because households currently face over negative 3 per cent in real interest rates on their deposits, so they have high motivation to reallocate funds to WMPs, which offer higher yields.
If that were the case, though, we would see spikes in firm deposits, but we do not. In August, for example, corporate deposits increased by Rmb371bn, but nearly all of that can be accounted for by the Rmb360bn in new corporate loans. Funds provided by WMPs did not seem to play a role in boosting corporate deposits.
At the very least, we need to account for the Rmb188bn in new loans received by households in August, which did not show up as household deposits. If they used that money to pay companies, then companies should have seen an even higher increase in new deposits. But we don’t see that.
To be sure, government deposits rose by Rmb101bn in August, but again, even if all or most of the Rmb188bn in new loans to households went to pay taxes directly or indirectly, we are still left with Rmb88bn unaccounted for.
In all likelihood, much of the taxes was paid by corporations, so the disappearing household deposits remain largely a mystery.
The disappearance of funds is especially puzzling when we consider that China yet again ran a trade surplus in August ($17bn), which should have pumped Rmb107bn into the system.
Moreover, the PBoC redeemed a total of Rmb163bn in notes to inject liquidity into the system in August. There has also been no further increase in reserve requirement because the new reserve requirement for margin deposits did not apply until September for some banks.
Of course, some people will say that the money is just off-balance sheets, but held in a dark pool of “other assets” in banks. Again, this doesn’t make much sense to me because the supposed goal of WMPs is to finance company spending. Thus, if the money ends up in a company’s account or if the recipient pays another company, we should see a spike in corporate deposits.
Finally, another possibility is that funds have left China altogether, causing an absolute decline in bank deposits. To be sure, this does not seem to be the case at the moment because official bank statistics still show an increase in position in foreign exchange purchase in both July and August, suggesting that banks in China changed more dollars into renminbi than the other way around.
One loophole that has opened recently is that Chinese importers now can pay offshore suppliers using onshore RMB. Where legitimate current account transactions can take place, investors can also use it to move money overseas. So far this year, RMB trade settlement through Hong Kong has exceeded Rmb1,000bn.
If import settlement through Hong Kong was taking place on a large enough scale, substantial amount of onshore deposits may leave China without showing up in the net foreign exchange purchase number, which only reflects onshore exchange of currencies. Of course, even this loophole does not explain the spectacular decline in deposits in recent months.
Although the mystery remains unsolved for the moment, solving the mystery is important for investors who want a sense of where the economy is heading.
If large sums are indeed disappearing into the shadow banking system, then a rapidly rising share of the financial system is beyond the direct control of the government.
If large sums are indeed flowing out of China, we may have the beginning of major, sustained outflows from China.
Victor Shih is associate professor of political science at Northwestern University. You can follow him on Twitter at @vshih2


Con quali strumenti ?

Sai, finora io ho operato solo su singoli titoli.

Comunque anche Mediobanca è d'accordo con me.:specchio::specchio:


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Banche Europa, più capitali solo dopo Euro bond - Mediobanca
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Reuters - 07/10/2011 17:29:43
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MILANO, 7 ottobre (Reuters) - La spinta alle banche europee perchè rafforzino il loro capitale è tardiva. Se avrebbe avuto un effetto rafforzare i patrimoni delle banche quando queste trattavano a premio sugli asset tangibili - e non è stato erroneamente fatto - farlo ora attraverso il fondo Efsf sarebbe un secondo errore.


Mediobanca torna sul tema delle banche europee con una nota di ricerca datata oggi dal titolo "Il doppio errore". Secondo lo studio, al settore servono capitali per 170 miliardi, cifra dovuta per metà all'impatto sui bilanci dei titoli di stato e per l'altra metà all'anticipazione dei requisiti stabiliti da Basilea 3.

Ma, si chiedono gli analisti di Mediobanca, perchè un investitore dovrebbe mettere risorse in una banca se prima non è stata risolta la questione dei titoli di Stato dell'area?
"Vediamo il rischio che capitali extra consentano semplicemente al mercato di prezzare uno sconto ancora maggiore sui titoli governativi".

Secondo lo studio, una soluzione al problema potrebbe essere non l'utilizzo del fondo Efsf ma la creazione di una roadmap verso gli Euro bond. "Solo a questo punto il capitale privato sarebbe disponibile per ricapitalizzare le banche".

Se questo non accadesse, e prevalesse l'idea di un euro-TARP come panacea, "potremmo dover riconsiderare la nostra opinione Neutral sul settore, specie se un piano efficace e realizzabile sul debito non sarà annunciato nello stesso tempo".

Nel frattempo Mediobanca prevede che il dibattito sulle preference shares (gli strumenti ibridi quasi-equity) riprenda. Non tenendo conto della lezione del passato, governi e banchieri cercheranno di nuovo di persuadere il mercato che esiste uno strumento in grado di assorbire le perdite e non diluitivo. Se questo sarà il dibattito nelle prossime settimane, concludono gli analisti, il titolo di questo studio è sbagliato. Invece che "Doppio errore", bisognerà leggere "Triplo errore".
 

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