Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

Nessuna contraddizione.

Io non ho detto che investo in subordinate.

Mai comprato una subordinata, e non penso di farlo in futuro.

Ho detto che e' meglio investire in subordinate che in azioni bancarie, dati i rendimenti elevati dei prestiti subordinati.

Le subordinate, parlo delle LTII, possono non essere rimborsate integralmente solo in caso di liquidazione della banca.

Quindi anche in caso di nazionalizzazione della banca, in teoria non si dovrebbe perdere niente, a differenza delle azioni.

Nella situazione attuale io consiglierei di investire o in Norvegia o in Australia, e in genere in paesi ricchi di materie prime.

In subordine anche il dollaro usa va bene.
 
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Nessuna contraddizione..

Io non ho detto che investo in subordinate.

azz allora devo vendere tutte le subordinate prese oggi :D:D (scherzo)
Mai comprato una subordinata, e non penso di farlo in futuro.

Ho detto che e' meglio investire in subordinate che in azioni bancarie, dati i rendimenti elevati dei prestiti subordinati.

Le subordinate, parlo delle LTII, possono non essere rimborsate integralmente solo in caso di liquidazione della banca.

Quindi anche in caso di nazionalizzazione della banca, in teoria non si dovrebbe perdere niente, a differenza delle azioni.

Nella situazione attuale io consiglierei di investire o in Norvegia o in Australia, e in genere in paesi ricchi di materie prime.

In subordine anche il dollaro usa va bene.



ma la nazionalizzazione (con valore delle azioni che va a 0) pensi sia probabile in un sistema europeo dove (penso io) se uno favorisce/difende una propria azienda/banca non è permesso dall'europa?
 
Nessuna contraddizione.

Io non ho detto che investo in subordinate.

Mai comprato una subordinata, e non penso di farlo in futuro.

Ho detto che e' meglio investire in subordinate che in azioni bancarie, dati i rendimenti elevati dei prestiti subordinati.

Le subordinate, parlo delle LTII, possono non essere rimborsate integralmente solo in caso di liquidazione della banca.

Quindi anche in caso di nazionalizzazione della banca, in teoria non si dovrebbe perdere niente, a differenza delle azioni.

Nella situazione attuale io consiglierei di investire o in Norvegia o in Australia, e in genere in paesi ricchi di materie prime.

In subordine anche il dollaro usa va bene.

avevo capito diversamente e onestamente la cosa mi sorprendeva ... :up:

azz allora devo vendere tutte le subordinate prese oggi :D:D (scherzo)




ma la nazionalizzazione (con valore delle azioni che va a 0) pensi sia probabile in un sistema europeo dove (penso io) se uno favorisce/difende una propria azienda/banca non è permesso dall'europa?

caro dario ma per le banche inglesi e irlandesi cosa hanno fatto ?
 
azz allora devo vendere tutte le subordinate prese oggi :D:D (scherzo)
ma la nazionalizzazione (con valore delle azioni che va a 0) pensi sia probabile in un sistema europeo dove (penso io) se uno favorisce/difende una propria azienda/banca non è permesso dall'europa?

Infatti Dario,
quando si parla di nazionalizzazione lo si fa in senso atecnico.

In Europa una nazionalizzazione delle banche sarebbe possibile solo in ipotesi di Adc che non viene sottoscritto dal mercato, con intervento dello Stato.

In questo caso le vecchie azioni andrebbero a zero solo nell'ipotesi di abbattimento, per perdite, del capitale sociale.

Una scelta che finora, nella gran parte dei casi, pensiamo agli USA, si e' voluto
evitare, intervenendo a monte ed evitando di svalutare gli asset.

In pratica facendo dei falsi in bilancio.
 
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caro dario ma per le banche inglesi e irlandesi cosa hanno fatto ?

credo questo.. http://www.ilsole24ore.com/art/fina...-rischio-irlandese-163200.shtml?uuid=Aan7lTiD


Dublino si è inventata la bad bank pubblica. È la Nama, la National asset management agency, che si è messa sulle spalle (dei contribuenti irlandesi) il fardello del collasso.

Ben 72 miliardi di attivi bancari avariati, crediti dubbi, sofferenze e quant'altro sono finiti, nella discarica pubblica
E così il giochino diventa semplice. Se hai perdite così imponenti di capitale, da un lato chiedi l'aiuto pubblico a ricapitalizzare. Ma non basta: se ti sbarazzi delle attività deteriorate abbassi l'attivo per il rischio e pur con capitale modesto riesci ad avere un core tier 1 (il patrimonio di base) da far invidia alle virtuose banche italiane.



però non mi ero mai posto il dubbio del valore della banca per il piccolo azionista/azzeramento valore.. (in realtà ancora adesso per le irlandesi non ho ben chiaro).. ho presente delle obbligazioni che hanno tagliato il valore e se non prendevi quelle nuove ti restituivano il nulla.. però le azioni non ho ancora presente (anche perchè cercare le quotazioni di anglo irish bank.. ha cambiato nome.. in irish bank resolution :rolleyes: .. e però bloomberg non mi da i valori.. boh)
Infatti Dario,
quando si parla di nazionalizzazione lo si fa in senso atecnico.

In Europa una nazionalizzazione delle banche sarebbe possibile solo in ipotesi di Adc che non viene sottoscritto dal mercato, con intervento dello Stato.

In questo caso le vecchie azioni andrebbero a zero solo nell'ipotesi di abbattimento, per perdite, del capitale sociale.

Una scelta che finora, nella gran parte dei casi, pensiamo agli USA, si e' voluto
evitare, intervenendo a monte ed evitando di svalutare gli asset.

In pratica facendo dei falsi in bilancio.

credo di aver capito, grazie
 
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BTP 10 ANNI: Goldman Sachs consiglia di comprare Italia e di vendere Francia
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Websim - 09/01/2012 09:30:21
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FATTO
Stamattina Goldman Sachs ha suggerito ai propri clienti di acquistare Btp decennali italiani e di vendere Oat francesi, sfruttando l'ampiezza dello spread Italia/Francia superiore ai 375 punti base (il Btp rende il 7,1%, l'Oat rende il 3,35%).

Secondo le riflessioni degli analisti del mercato obbligazionario americani, il differenziale del rapporto Stock di debito/PIL tra Italia e Francia è ai minimi degli ultimi 25 anni e gli introiti fiscali in Italia sono destinati a crescere più rapidamente per cui il "momentum" si sposta a favore dell'Italia.

L'obiettivo è di raggiungere uno spread Italia/Francia a 250 punti base (-125 pb rispetto ad oggi) e di chiudere eventualmente in stop loss le posizioni in caso di ritorno sopra 410 punti base.

EFFETTO
Graficamente, si nota immediatamente che i livelli fissati da Goldman sachs corrispondono anche a interessanti soglie di medio periodo: quota 250 punti base corrisponde al livello precedente l'acuirsi della crisi del debito sovrano (scorsa estate), mentre un livello superiore ai 400 punti base corrisponderebbe ai nuovi massimi storici e quindi a un nuovo inasprimento delle tensioni core/periferici.
 
sul fronte parmalat invece continuano le barzelette :rolleyes:

PARMALAT - Sentenza beffa in Usa: rischia di dovere risarcire Citibank
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Websim - 27/12/2011 09:23:46
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FATTO
Parmalat (PLT.MI) ha comunicato venerdì che la Corte d'Appello dello Stato americano del New Jersey (Appellate Division) ha confermato la precedente decisione del Tribunale di non riconoscere il risarcimento dei danni chiesti da Parmalat nei confronti di Citigroup.


La società ha inoltre comunicato che la magistratura americana ha riconosciuto a Citibank un risarcimento di 364 milioni di dollari, più interessi, per le sue pretese contro Parmalat. Qualora il Tribunale Fallimentare di Parma riconoscesse la sentenza americana, Citibank potrebbe ottenere azioni Parmalat per un importo pari a circa il 7% della somma riconosciuta (sulla base dei recovery ratios stabiliti nel concordato Parmalat).

EFFETTO
Nonostante la conferma della pronuncia relativa al caso Citibank sia di per sé notizia non positiva, continuiamo a credere che la probabilità che Parmalat sia chiamata a risarcire Citibank sia bassa. Crediamo infatti più probabile che il caso Citibank si risolva in una faida tra procure italo-americane che sfoci in un nulla di fatto per entrambi i convenuti.

In ogni caso, le nuove azioni che rinverrebbero dalla conferma dei danni riconvenzionali a Citibank non sono incluse nella nostra valutazione del titolo.

La nostra raccomandazione è POCO INTERESSANTE e il target price 1,50 euro.
 
sul fronte parmalat invece continuano le barzelette :rolleyes:

PARMALAT - Sentenza beffa in Usa: rischia di dovere risarcire Citibank
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Websim - 27/12/2011 09:23:46
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FATTO
Parmalat (PLT.MI) ha comunicato venerdì che la Corte d'Appello dello Stato americano del New Jersey (Appellate Division) ha confermato la precedente decisione del Tribunale di non riconoscere il risarcimento dei danni chiesti da Parmalat nei confronti di Citigroup.


La società ha inoltre comunicato che la magistratura americana ha riconosciuto a Citibank un risarcimento di 364 milioni di dollari, più interessi, per le sue pretese contro Parmalat. Qualora il Tribunale Fallimentare di Parma riconoscesse la sentenza americana, Citibank potrebbe ottenere azioni Parmalat per un importo pari a circa il 7% della somma riconosciuta (sulla base dei recovery ratios stabiliti nel concordato Parmalat).

EFFETTO
Nonostante la conferma della pronuncia relativa al caso Citibank sia di per sé notizia non positiva, continuiamo a credere che la probabilità che Parmalat sia chiamata a risarcire Citibank sia bassa. Crediamo infatti più probabile che il caso Citibank si risolva in una faida tra procure italo-americane che sfoci in un nulla di fatto per entrambi i convenuti.

In ogni caso, le nuove azioni che rinverrebbero dalla conferma dei danni riconvenzionali a Citibank non sono incluse nella nostra valutazione del titolo.

La nostra raccomandazione è POCO INTERESSANTE e il target price 1,50 euro.

Buonasera.

Parmalat andrebbe delistata, talmente basso è il flottante.

I prezzi non sono significativi, quota largamente al di sotto del valore contabile, e poco sopra il valore della sola cassa.

Un titolo preda degli shorter.

Io ora ho ancora un pò di warrant, e potrei decidermi a comprare qualcos'altro solo se la portassero in area 1,00-1,1.

Solo a quel punto la sottovalutazione bilancerebbe il rischio derivante dallo scarso flottante.

Niente di più probabile, comunque, che Lactalis stia rastrellando quel che può, per poi lanciare, probabilmente dopo la scadenza dei warrant, nel 2015, un'opa residuale.

Spero solo che non decidano di portare il titolo sotto l'euro, in modo da azzerare il valore dei warrant.:wall::wall::wall:
 
Buonasera.

Parmalat andrebbe delistata, talmente basso è il flottante.

I prezzi non sono significativi, quota largamente al di sotto del valore contabile, e poco sopra il valore della sola cassa.

Un titolo preda degli shorter.

Io ora ho ancora un pò di warrant, e potrei decidermi a comprare qualcos'altro solo se la portassero in area 1,00-1,1.

Solo a quel punto la sottovalutazione bilancerebbe il rischio derivante dallo scarso flottante.

Niente di più probabile, comunque, che Lactalis stia rastrellando quel che può, per poi lanciare, probabilmente dopo la scadenza dei warrant, nel 2015, un'opa residuale.

Spero solo che non decidano di portare il titolo sotto l'euro, in modo da azzerare il valore dei warrant.:wall::wall::wall:

si anch'io ce li ho:down::down:.. vedremo.. se riesco dopo provo a vedere come è messa anche se ricordo bene era un po' così così


se non ho incollato male i dati ci dovrebbe essere uno spunto rialzista:up:
 
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