Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

Ripartire si riparte, basta avere la consapevolezza che saremo tutti più poveri. Non è che prendono la spugna cancellano i debiti ed è tutto come prima.


poveri ma felici ... :D:D

preferisco rimboccarmi le maniche che essere schiavo dei poteri forti ... l'unica condizione è che si cambi "REGISTRO", fallire ed avere le stesse regole che mi hanno portato al fallimento non è certo il max .. in qs caso preferisco cambiare nazione .... è inutile continuare a vivere in una nazione fallita con le stesse regole che ti hanno portato ciò .. sarebbe troppo da stupi.di....

è un gran casino ... riorganizzare il tutto .. ma meglio soffrire per due tre anni che per tutta la vita .... e tenersi la stessa gente al potere che ti ha portato a questo ...
 
Ripartire si riparte, basta avere la consapevolezza che saremo tutti più poveri. Non è che prendono la spugna cancellano i debiti ed è tutto come prima.

Questa è una mezza verità che contiene, quindi, una mezza bugia.

L'equazione, in realtà, va vista sotto diverse angolature.

Ricordiamoci che stiamo parlando di economia finanziaria, non reale, e che, quindi a un creditore che rinuncerebbe, in ipotesi a 100, corrisponde un debitore che avrebbe un beneficio di 100.

E che non è detto che il riflesso sull'economia reale sia necessariamente negativo, in quanto la caduta dei consumi dei soggetti creditori potrebbe, in linea teorica, essere più che compensato dai maggiori consumi dei soggetti debitori una volta che questi si siano liberati, sia pure parzialmente, del fardello del debito.

Il problema, come al solito, dipende da come eventuali ristrutturazioni verranno gestite, se in maniera intelligente (effetto positivo alla lunga per tutti) se in maniera stupida, se in maniera banditesca o in maniera sprovveduta (come è stato gestito il caso Lehman tanto per non fare nomi).

E ognuna di queste soluzioni ha una sua variante, più o meno positiva o negativa per il sistema nel suo complesso, nel famoso quadrante di Cipolla, al quale inevitabilmente torniamo sempre.

Il che ne dimostra la indubbia valenza per interpretare i fenomeni economici, che poi altro non sono che il dipanarsi della storia dell'uomo.:):)

Ed ecco che, inesorabilmente, emerge prepotente la mia versione migliore, quella nella quale sono più ferrato, il Salfilosofo.:D:D

Notate come sono poliedrico, pensate che in questo momento stavo scrivendo una Relazione sulla Gestione a un bilancio, quindi quanto di apparentemente più arido ci possa essere.
 
Ultima modifica:
Questa è una mezza verità, che contiene, quindi una mezza bugia.

qua c'e' poco da far filosofia. Nel breve l'effetto lo stiamo già vedendo sulla Grecia e lo abbiamo visto in Argentina a suo tempo. Nel medio-lungo invece dipenderà dalle risorse di un paese e dalle capacità del suo popolo.
L'Argentina si è ripresa per esempio, anche se dopo 10 anni, però ha dalla sua l'abbondanza di materie prime. La Grecia non ha nè le materie prime nè un' imprenditoria competitiva.
Ti faccio notare poi che spesso i creditori sono i cittadini della classe media del paese che fallisce perchè sui titoli di stato e nelle loro banche ci sono i loro risparmi. I super ricchi e quelli che hanno rubato no, quelli li hanno nei paradisi fiscali.
 
qua c'e' poco da far filosofia. Nel breve l'effetto lo stiamo già vedendo sulla Grecia e lo abbiamo visto in Argentina a suo tempo. Nel medio-lungo invece dipenderà dalle risorse di un paese e dalle capacità del suo popolo.
L'Argentina si è ripresa per esempio, anche se dopo 10 anni, però ha dalla sua l'abbondanza di materie prime. La Grecia non ha nè le materie prime nè un' imprenditoria competitiva.
Ti faccio notare poi che spesso i creditori sono i cittadini della classe media del paese che fallisce perchè sui titoli di stato e nelle loro banche ci sono i loro risparmi. I super ricchi e quelli che hanno rubato no, quelli li hanno nei paradisi fiscali.

Chiaro.

Con la precisazione che io parlavo in generale e non del caso specifico.

Parlavo cioè del problema del debito estero in generale.

Non di quello interno, quindi, che non ha mai causato grossi problemi a livello internazionale (ma solo a livello locale) ma di quello estero che, invece, è stato la causa di tanti sconquassi, guerre in primis.

Possiamo riassumere, semplificando, i termini della questione come segue.

Ci sono paesi grandi creditori perchè consumano molto meno di quanto producono (Cina e Germania in primis) e paesi grandi debitori perchè hanno consumato, e continuano a farlo sia pure in misura ridotta, più di quanto producevano (USA in particolare, ma anche Spagna, Grecia, Portogallo e, in misura minore Italia).

Il saldo della bilancia commerciale perennemente positivo di Cina e Germania ci fa capire che questi continuano ad accumulare crediti nei confronti del "Resto del Mondo".

Ma il "Resto del Mondo" li vorrà pagare questi debiti ,accettando quindi di avere un tenore di vita largamente peggiore di quello passato, senza che ci siano sconvolgimenti sociali e guerre ?

Che poi significa in soldoni che in passato, e ancora oggi, i Cinesi e i Tedeschi hanno lavorato sodo per farci vivere meglio.

Per loro passare all'incasso significa, quindi, che si aspettano che in futuro il "resto del mondo" dovrà lavorare sodo per far vivere meglio loro.

Accadrà?
 
Ultima modifica:
Se non disturbo vorrei chiedere un parere, senza impegno, sull'andamento di Pininfarina e Unicredit. Un mio amico è esposto su questi titoli e sta perdendo già un 20% circa. Ora, visto che continuano a scendere, gli conviene mediare il prezzo di carico, o aspettare che ritorni la fase ciclica long? Soprattutto Pininfarina sta mettendo a dura prova i suoi nervi, ed io non so cosa consigliargli di fare.
Merci per le risposte.
;)
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto