Innocenti per mancanza assoluta della prova.
Un processo ben costruito, ma manca una qualsiasi indagine sugli indizi che potrebbero portare alla condanna dell'imputato.
Manca, cioè, una qualsiasi indagine sulla sostenibilità prospettica dei tassi di crescita e delle modalità di crescita dei BRIC, che sono la chiave che spiega sia gli utili che le quotazioni del DAX e, in parte, del CAC e degli indici americani.
Qui molti ignorano che il mondo è cambiato e che non è detto che gli indici di borsa riflettano lo stato effettivo di un'economia.
Gli indici di BORSA oggi rispecchiano il valore delle società quotate che sono multinazionali i cui risultati solo in parte, non sempre, e in alcuni casi quasi per niente, rispecchiano l'andamento dell'economia dei rispettivi paesi.
Parmalat docet, il cui andamento dipende(va) e dipenderà sempre di più dalla situazione in Canada, in Australia, in Sudafrica ecc. che non da quello che succede e succederà in Italia.
Ma questo è un discorso che, invano sto facendo sui vari thread da anni.
La gente non si arrende nemmeno davanti all'evidenza statistica e continua pedissequamente a pensare alla vecchia maniera, cioè che prima a poi gli indici, e i titoli, si dovranno riallineare.
In questo senso sono storiche le mie polemiche sul thread UBI, in particolare con Gbykat, nel quale il pensiero dominante sosteneva il teormea DJ su, SPMIB (ora FTSEMIB) su, Dax su e così via e viceversa.
Quindi più o meno tutti i titoli su, tutti i titoli giù.
Con il corollario che, quindi, alla lunga un titolo valeva l'altro.
Niente di più sbagliato, come i fatti si sono incaricati di dimostrare. 