Idee di trading (1 Viewer)
- Creatore Discussione ponce
- Data di Inizio
killerjump
Forumer attivo
vabbe' ieri sera parlandone al telefono con Paolo avevo escluso a priori (ero stato fuori tutto il giorno e non ero adeguatamente informato) la fattibilità di un imposta sul transato.
recuperando man mano le informazioni nel corso della serata, si comprende come si tratti dello stesso bollo sulle operazioni di borsa che era stato abolito nel 1994 circa (anno più, anno meno).
all'epoca ammontava a 50 lire su 100.000 x azioni e 9 lire su 100.000 x obbligazioni: riproporre 0,05% sul transato vorrebbe dire riproporre la stessa aliquota.
comunque vada (0,05% o 0,15%) significa la fine del trading (x come lo intendiamo noi). purtroppo temo ci sia poco da fare ... chi volete che insorga su una normativa del genere? la lobby dei trader (investitori e intermediari) è a dir poco insignificante. anzi a livello di intermediari, per una directa o una iwbank che morirebbero, ci sarebbe la possibiltà di convogliare flussi significativi di denaro verso il risparmio gestito.
unica nota da ricordare ... se il balzello dovesse tornare come bollo, potrebbe riguardare solo i mercati italiani (all'epoca era così). quindi il trade fatto su eurex/cme/etc potrebbe non essere coinvolto
stiamo a vedere
recuperando man mano le informazioni nel corso della serata, si comprende come si tratti dello stesso bollo sulle operazioni di borsa che era stato abolito nel 1994 circa (anno più, anno meno).
all'epoca ammontava a 50 lire su 100.000 x azioni e 9 lire su 100.000 x obbligazioni: riproporre 0,05% sul transato vorrebbe dire riproporre la stessa aliquota.
comunque vada (0,05% o 0,15%) significa la fine del trading (x come lo intendiamo noi). purtroppo temo ci sia poco da fare ... chi volete che insorga su una normativa del genere? la lobby dei trader (investitori e intermediari) è a dir poco insignificante. anzi a livello di intermediari, per una directa o una iwbank che morirebbero, ci sarebbe la possibiltà di convogliare flussi significativi di denaro verso il risparmio gestito.
unica nota da ricordare ... se il balzello dovesse tornare come bollo, potrebbe riguardare solo i mercati italiani (all'epoca era così). quindi il trade fatto su eurex/cme/etc potrebbe non essere coinvolto
stiamo a vedere
zoe
Forumer attivo
x mille sposti la virgola 0,15 o 0,05 che sia è per %.
Molti articoli esprimendolo per mille scrivono:
"L'imposta - si legge nel testo - e' determinata applicando l'aliquota dell'1,5 per mille sul valore delle transazioni".
zoe
Forumer attivo
vabbe' ieri sera parlandone al telefono con Paolo avevo escluso a priori (ero stato fuori tutto il giorno e non ero adeguatamente informato) la fattibilità di un imposta sul transato.
recuperando man mano le informazioni nel corso della serata, si comprende come si tratti dello stesso bollo sulle operazioni di borsa che era stato abolito nel 1994 circa (anno più, anno meno).
all'epoca ammontava a 50 lire su 100.000 x azioni e 9 lire su 100.000 x obbligazioni: riproporre 0,05% sul transato vorrebbe dire riproporre la stessa aliquota.
comunque vada (0,05% o 0,15%) significa la fine del trading (x come lo intendiamo noi). purtroppo temo ci sia poco da fare ... chi volete che insorga su una normativa del genere? la lobby dei trader (investitori e intermediari) è a dir poco insignificante. anzi a livello di intermediari, per una directa o una iwbank che morirebbero, ci sarebbe la possibiltà di convogliare flussi significativi di denaro verso il risparmio gestito.
unica nota da ricordare ... se il balzello dovesse tornare come bollo, potrebbe riguardare solo i mercati italiani (all'epoca era così). quindi il trade fatto su eurex/cme/etc potrebbe non essere coinvolto
stiamo a vedere
hai presente le sanguisughe ? Su tutto lo faranno e metteranno anche una tassa per chi non opera almeno una volta al giorno.
Mica pensano a tagliare i parlamentari come promesso in campagna elettorale e come tutti sin e dx a parole sono d'accordo
killerjump
Forumer attivo
jct e tobin
quasi in tema
speriamo lo metabolizzi anche 3monti
roma, 30 giu. (TMNews) - L'ipotetica tassa europea sulle transazioni nella finanza rischia di essere "sabbia negli ingranaggi" del sistema. A lanciare l'avvertimento è stato Jean-Claude Trichet, presidente della Bce, istituzione che da tempo sconsiglia ai governi dal lanciarsi su misure simili, se non concordate a livello mondiale. Soltanto che ora a proporre questa tassa è la stessa Commissione europea, con quella che viene chiamata anche "Tobin tax" e che servirebbe ad alimentare il futuro bilancio dell'Unione europea. Secondo Trichet c'è innanzitutto "una questione seria da tenere presente che è quella della competizione: se alcune transazioni sono considerate più costose in Europa che nel resto del mondo, allora se ne andranno nel resto del mondo - ha avvertito durante una audizione all'europarlamento - non ci sono dubbi su questo". Il numero uno della politica monetaria europea ha rilevato come questa idea di creare una nuova tassa sulle transazioni finanziarie in Europa risulti "attraente a molti osservatori, e sono colpito dal fatto che ci sia un crescente sentimento sulla necessità di fare qualcosa nella finanza. Ma chiedo grande, grande prudenza sull'introdurre misure che non siano globali. Se non siamo soddisfatti del sistema finanziario, è giusto mettere un po' di sabbia negli ingranaggi? - si è chiesto il capo della Bce - Se qualcosa non funziona bene potremmo semmai lavorare per farla funzionare meglio. Guardiamo al quadro di insieme e assicuriamoci di non fare qualcosa della quale domani ci pentiremmo".
quasi in tema
speriamo lo metabolizzi anche 3monti
roma, 30 giu. (TMNews) - L'ipotetica tassa europea sulle transazioni nella finanza rischia di essere "sabbia negli ingranaggi" del sistema. A lanciare l'avvertimento è stato Jean-Claude Trichet, presidente della Bce, istituzione che da tempo sconsiglia ai governi dal lanciarsi su misure simili, se non concordate a livello mondiale. Soltanto che ora a proporre questa tassa è la stessa Commissione europea, con quella che viene chiamata anche "Tobin tax" e che servirebbe ad alimentare il futuro bilancio dell'Unione europea. Secondo Trichet c'è innanzitutto "una questione seria da tenere presente che è quella della competizione: se alcune transazioni sono considerate più costose in Europa che nel resto del mondo, allora se ne andranno nel resto del mondo - ha avvertito durante una audizione all'europarlamento - non ci sono dubbi su questo". Il numero uno della politica monetaria europea ha rilevato come questa idea di creare una nuova tassa sulle transazioni finanziarie in Europa risulti "attraente a molti osservatori, e sono colpito dal fatto che ci sia un crescente sentimento sulla necessità di fare qualcosa nella finanza. Ma chiedo grande, grande prudenza sull'introdurre misure che non siano globali. Se non siamo soddisfatti del sistema finanziario, è giusto mettere un po' di sabbia negli ingranaggi? - si è chiesto il capo della Bce - Se qualcosa non funziona bene potremmo semmai lavorare per farla funzionare meglio. Guardiamo al quadro di insieme e assicuriamoci di non fare qualcosa della quale domani ci pentiremmo".
