dunque dunque:
1) il fondo interbancario x la tutela dei depositi esiste solo sulla carta in quanto non dispone di capitali reali: vale a dire, per statuto, le banche si impegnano a ripianare eventuali perdite subite dai risparmiatori di altre banche aderenti. nessuno denaro, però, è stato mai effettivamente versato al fondo: in caso di collasso del sistema puoi tranquillamnete dimenticare i 100.000 euro protetti dal fitd.
2) un fondo europeo ... ben venga. avrebbe senso, però, solo se superasse i problemi di cui sopra (quindi fosse la germania a cacciare fuori i soldi in anticipo): quindi ci credo poco.
3) il rischio intermediario esiste eccome: da cliente di banca italiana con conti in euro non vedo possibilità di eliminarlo (a meno di portare i soldi all'estero).
4) l'unica tutela parziale è quello di diversificare in divisa.
5) altra tutela parziale è sottoscrivere prodotti (fondi/sicav) che abbiano banche depositarie estere (meglio USA).
quindi nessun ombrello totale: in caso di collasso dell'euro o dell'italia occorre mettere in conto che i propri denari risulteranno inaccessibili x diversi giorni