Idee e grafici. - Cap. 2

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10/12/2012 18:00
C'è da preoccuparsi?
Jw Partners
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Partecipa all'incontro gratuito che si terrà martedì 18 Dicembre alle ore 18.00 (è necessaria solo l'iscrizione), rivolto sia a chi muove i primi passi sui mercati, sia a chi vuol migliorare i propri risultati nel trading. Pietro Origlia cercherà di spiegare come approcciare i mercati finanziari, unendo le migliori strategie operative. Il fine è quello di acquisire competenze operative e gestione del rischio, evitando di commettere gli errori più comuni. Link per iscrizione. Le notizie positive sul ciclo economico provenienti da Stati Uniti e Cina vengono in queste ore oscurate dal temporale politico italiano. A meno di non credere ad un effettivo ruolo politico del Cavaliere nell'Italia futura (i.e. >20% dei voti), cosa che ci sentiamo di escludere, gli eventi possono portare certo volatilità di breve - la politica italiana è un fantasma che da sempre agita i sonni dell'investitore globale ma non pensiamo possano portare uno stravolgimento del percorso dichiaratamente europeo del nostro paese. Addirittura sembrano aumentare le possibilità che emerga una candidatura politica di Monti, sicuramente ben vista nei circoli politici europei. Ci possono anche essere motivi tattici o fondamentali per vendere Italia dopo il rally degli ultimi mesi. Ma il ritorno di Berlusconi non è uno di questi: non nel senso che sia un fatto positivo, ovviamente, ma nel senso che non può avere un impatto di medio lungo periodo sulla vicenda politica italiana. Mentre si sviluppa il melodramma italiano va comunque ricordato che il rapporto sull'occupazione US di venerdì è stato significativamente più positivo delle pessimistiche attese post-Sandy e che i dati cinesi usciti durante il finesettimana confermano un rassicurante quadro di stabilizzazione e rimbalzo di attività domestica (produzione industriale e vendite al dettaglio migliori delle attese) in un contesto di inflazione sotto controllo, anche se la bilancia commerciale conferma la difficoltà negli scambi con le economie sviluppate in rallentamento. Anche la conferenza stampa di Draghi ha mosso il mercato essendo stata interpretata come più accomodante del previsto. La lettura che l'ECB sia pronta a portare il tasso di deposito (ora a 0.00%) in territorio negativo ci sembra però assai prematura. Lo stesso Draghi ha tenuto a precisare che l'analisi delle difficoltà tecniche e delle conseguenze involontarie di una simile mossa è solo alla fase iniziale. , Per quanto riteniamo che il mercato abbia finora prestato un'attenzione fin troppo spasmodica a qualsiasi movimento a Washington (leggasi negoziazioni sul Fiscal Cliff), questa è probabilmente la settimana giusta in cui tendere l'orecchio. Passi significativi verso un accordo sono ora necessari se si vuole tener viva la speranza di un accordo entro fine anno. Un incontro privato ieri tra Obama e Boehner alla Casa Bianca potrebbe indicare che il tempo per le posture puramente strumentali alla negoziazione, volenti o nolenti, è scaduto. Anche in Europa la macchina politica lavora a tempo pieno: tra mercoledì e venerdì prima l'Eurogruppo (ministri delle finanze) poi il Consiglio Europeo (capi di stato) saranno impegnati a discutere di unione bancaria e del piano in tre fasi proposto da Van Rompuy per rafforzare l'unione economica e monetaria, nonché ad approvare la nuova rata alla Grecia in seguito al 'buy back' annunciato due settimane fa. Infine domenica prossima si svolgeranno le elezioni in Giappone dove è attesa una chiara vittoria dell'LDP guidato da Shinzo Abe. Dati macro. La pubblicazione chiave saranno gli indici PMI 'flash' (cioè la prima lettura per il mese di dicembre) in Europa, US e Cina, tutti venerdì. Altri da segnalare: Eurozona, indice Zew tedesco (martedì), produzione industriale europea (mercoledì); US, bilancia commerciale (martedì), vendite al dettaglio (giovedì), produzione industriale e CPI (venerdì); UK, disoccupazione (mercoledì); Canada, bilancia commerciale (martedì). Banche centrale. Occhi sulla Fed (mercoledì) da cui si attende l'annuncio che nel 2013, terminato il MEP (Maturity Extension Program, chiamato comunemente Operation Twist) continuerà ad acquistare i 45 miliardi al mese di Treasuries della parte a lunga della curva (da sommarsi ai 40 miliardi di MBS). I tassi dovrebbero rimanere invariati nelle altre riunioni in agenda per la settimana: in Russia (già lasciati a 8.25% oggi), Indonesia (5.75%, martedì), Sud Corea (2.75%, giovedì), Filippine (3.50%, giovedì), Svizzera (0.00%, giovedì), Cile (5.00%, giovedì). , UN GRAFICO CHE CI PIACE... Ken Landon, strategist di JP Morgan, ci fa notare che il rapporto rame/oro, solitamente un buon indicatore della fiducia verso il ciclo economico mondiale (il rame è una commodity ciclica, l'oro, invece, difensiva) è salito in maniera significativa recentemente. Salita non altrettanto accompagnata da una salita dell'equity, generalmente ben correlata. Probabilmente l'incertezza sul Fiscal Cliff è un freno importante. GR-EXIT? Il grafico mostra la probabilità quotata che almeno uno dei 17 stati che utilizzano l'euro, dichiarino di volerne uscire entro mezzanotte del 31/12/2013 Continua il trend di diminuzione di rischio percepito. Stabilmente sotto quota 30%, livelli minimi mai toccati negli ultimi due anni. Ormai un'approvazione in settimana della rata di aiuti alla Grecia è ampiamente scontata dal mercato: da 30.6% di settimana scorsa a 27.1% oggi. EUR/USD: RIMANIAMO RIALZISTI Il livello di supporto (minimo della settimana precedente 1.2880) più immediato ha resistito ai primi tentativi di sfondamento, tra venerdì e oggi. Ma l'accoppiata ECB più accomodante del previsto e sofferenza dei mercati italiani (leggasi ritorno di Berlusconi) sta mettendo a dura prova la tenuta dello scenario rialzista. Chi (bravo e/o fortunato) avesse usato il precedentemente indicato livello di prima resistenza in area 1.3100 per alleggerire, può ora tornare ad aggiungere alla posizione lunga. L'atteggiamento strategicamente rialzista andrà rivisitato solo in caso di cedimento più importante dei supporti: media a 200 giorni a 1.2784 e minimo di novembre a 1.2661. Fonte: News Trend Online Fonte: News Trend-online
 
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10/12/2012 18:43
Possibile un recupero a Piazza Affari. Attenti alla volatilità
Alberto Susic
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La prima seduta della nuova settimana si è conclusa in rialzo per le Borse europee che, dopo aver trascorso gran parte della giornata in rosso, sono riuscite ad azzerare le perdite, virando in positivo, grazie alla spinta arrivata da Wall Street. Il Ftse100 si è apprezzato dello 0,12%, preceduto dal Dax30 e dal Cac40 che sono mossi praticamente di pari passo, salendo rispettivamente dello 0,17% e dello 0,18%. Di tutt'altro tenore la seduta di Piazza Affari che ha visto il Ftse Mib terminare gli scambi a 15.354 punti, con una flessione del 2,2%, dopo aver toccato un massimo a 15.426 e un minimo a 15.104 punti. L'indice ha avviato gli scambi con un ampio gap-down poco sopra i 15.400, per poi scendere a testare i 15.100, da cui ha dato vita ad una reazione che ha riportato i corsi in direzione dei valori di apertura. Il mercato ha confermato il deterioramento del trend in atto, le cui avvisaglie si sono già avute nella seconda parte della scorsa settimana. Il quadro tecnico rimane fragile anche in ragione delle tensioni provocate dall'incertezza politica e questo non permette di escludere il rischio di nuove cadute nel breve. Conferme in questa direzione si avranno con la mancata riconquista di area 15.500 e con discese al di sotto dei 15.300/15.250 che apriranno la porta ad un nuovo test dei minimi odierni in area 15.100. Sotto questo livello si guarderà alla soglia psicologica dei 15.000 punti, violata la quale sarà molto probabile la chiusura del gap-up lasciato aperto in area 14.800. Ritorni al di sopra dei 15.500 punti potranno favorire recuperi in direzione dei 15.700 e se l'indice riuscirà ad avere ragione anche di questo ostacolo, potrà candidarsi ad allunghi verso i 15.850 e i 16.000 nella migliore delle ipotesi. , Per quanto non si possa escludere dei rimbalzi, la nostra idea è che il mercato possa rimanere esposto ad un'elevata volatilità nell'immediato e questo potrebbe provocare un ritorno delle vendite anche in caso di tentativi di recupero. Per la prossima seduta sul fronte macro Usa si segnala l'indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa, con riferimento alla seconda settimana di dicembre. Ancor più rilevante sarà l'aggiornamento riguardante la bilancia commerciale che ad ottobre dovrebbe mostrare un saldo negativo di 42,3 miliardi di dollari, rispetto al rosso di 41,55 miliardi della lettura precedente. In Europa si guarderà alla Germania dove in mattinata sarà diffuso l'indice zew che a dicembre dovrebbe attestarsi a -11,5 punti, rispetto all'indicazione di novembre fermatasi a -8,5 punti. Da seguire anche l'asta dei titoli di Stato in Spagna dove saranno emessi bond con scadenza a 12 e a 18 mesi, per un ammontare complessivo compreso tra i 2,5 e i 3,5 miliardi di euro. A Piazza Affari restano sotto i riflettori i titoli del settore bancario che oggi si sono resi protagonisti in negativo, per vedere se saranno capaci di avviare un primo recupero o se piuttosto saranno destinati a nuove vendite. Uno sguardo anche ai titoli del comparto petrolifero dopo che i prezzi dell'oro nero stanno risalendo la chia al di sopra degli 86 dollari al barile. Fonte: News Trend Online Fonte: News Trend-online
 
L'uomo è agguerrito e non farà retromarcia facilmente, un po' come pensavo... per cui, pensiero personale, potrebbero servire altri ribassi di borsa e impennate dello spread, per convincere capillarmente "l'uomo della strada" di chi è la colpa di tutto ciò e indurlo a non votare PDL, perché è Monti il ns. salvatore, mentre con B. andremmo dritti all'inferno... :lol::wall::rolleyes:

Berlusconi: "Offeso da reazioni europee a mio ritorno. Sono ennesima manovra speculativa"
L'ex premier a muso duro contro "alcuni politici e alcuni quotidiani stranieri". "Sono sempre stato europeista convinto". E denuncia "l'ennesima manovra speculativa" per far finire aziende italiane in mani estere. Monti: "Non drammatizzare reazioni mercati. Candidarmi? Non lo sto valutando ora"

"Offensive e fuori luogo". Così Silvio Berlusconi definisce le reazioni di alcuni politici europei alla notizia del suo ritorno sulla scena italiana e del conseguente passo indietro di Mario Monti.

"Le reazioni eccitate e fuor di luogo di alcuni politici europei e di alcuni quotidiani stranieri alla notizia di un mio impegno rinnovato nella politica italiana risultano offensive non tanto nei miei confronti personali quanto per la liberta di scelta degli italiani", scrive l'ex premier in una nota. "Sarebbe fin troppo facile collegare queste ingerenze con l'ennesima manovra speculativa tesa a indebolire le nostre aziende e a renderle facile preda di acquirenti stranieri".

"Sono sempre stato un europeista convinto", prosegue Berlusconi, "e mi sono sempre battuto per un'Europa meno burocratica e più unita politicamente, con una politica monetaria unica, con una politica estera unica, con una politica della difesa unica, e quindi una Europa che conti di più sulla scena internazionale".

Ma il suo ritorno è stato salutato con parole dure dalla stampa internazionale tornata di colpo a occuparsi ampiamente delle "tumultuose" vicende politiche italiane sottolineando come le dimissioni di Monti abbiano innervosito i mercati mentre all'orizzonte si profila un nuovo scenario di "incertezza" politica.

In Gran Bretagna il Financial Times ha titolato in prima "La decisione di Monti innervosisce i mercati" sottolineando come "gli investitori temano che le dimissioni di Monti aprano la strada a un ritorno di Berlusconi". In un commento pubblicato tra le 'Lex Column' e intitolato "Italia-bunga-jumping", il foglio della City sottolinea poi come "Monti abbia fatto molto per l'eurozona ma non abbastanza per l'Italia" mentre "Berlusconi non è il vero problema ma solo il simbolo della sua politica marcia. L'Italia è ferma allo zero e le dimissioni di Monti sono uno sgradito promemoria di questo".

Il Times, in un editoriale, ha scritto che "il ritorno di Berlusconi al potere sarebbe un disastro per l'Italia e per l'Europa intera" e sebbene "le sue chance di essere nuovamente eletto paiano relativamente basse, è sorprendente che ne abbia ancora qualcuna".

Libération: "Il ritorno della mummia"

In Francia il corrispondente da Roma de Le Monde ha sottolineato come "Berlusconi non si preoccupi affatto delle sorti dell'Italia. E' entrato in campagna elettorale per proteggersi dai giudici e per vendicarsi di chi lo ha condotto alle dimissioni nel novembre 2011". Liberation in un titolo a tutta pagina accompagnato da un primo piano di Berlusconi, ha aperto con "Il ritorno della mummia" mentre il foglio economico Les Echos ha notato come "la cosa peggiore che può capitare all'Italia sia cadere in una crisi politica che spezzi il ritmo delle riforme avviate da Monti" e ha ricordato che Berlusconi "ha lasciato il Paese sull'orlo di un soffocamento che, per le sue dimensioni, minacciava di far piombare l'eurozona nel caos". "Berlusconi torna nel segno del populismo", ha titolato infine Le Figaro.

In Germania "La vendetta del Cavaliere" è stato il titolo in prima - accompagnato da una foto di Angela Merkel e di Berlusconi - della Spiegel Online secondo cui "i partner Ue avevano pensato che se ne fosse andato una volta per tutte ma Berlusconi si incrocia nuovamente con l'Europa". "La farsa italiana" è stato invece il titolo della Frankfurter Allgemeine Zeitung che ha sottolineato come "l'Italia si dimostra di nuovo politicamente instabile, con una legge elettorale difettosa e fragili istituzioni", mentre per la Bild "Torna il Bunga-bunga". Sulla stessa linea lo spagnolo El Pais, secondo il quale, "la doppia giocata di Berlusconi e Monti oscura il futuro dell'Italia".

Oltreoceano il New York Times ha chiuso la giornata delle Borse con il titolo "La tempesta politica italiana grava sui mercati" mentre in un altro articolo, ricordando che il ritorno di Berlusconi apre "uno scenario di incertezza politica", si è chiesto: "Il nuovo atto del dramma italiano: esce Monti il tecnocrate ed entra in scena Monti il politico?". Meno allarmista il Wall Street Journal che in un commento dal titolo "Le elezioni italiane non sono motivo di panico" ha sottolineato come, secondo i sondaggi, Berlusconi sia lontano dal Pd di Bersani, che "ha assicurato di rispettare gli impegni verso l'Ue". E se "l'Italia apparirà pronta a seguire le riforme, la svendita dei suoi bond inizierà a presentarsi come un'opportunità".
(10 dicembre 2012)
 

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