Idee e grafici. - Cap. 2

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10/12/2012 17:00
Ue: la Commissione si lancia contro l'evasione fiscale
Professione Finanza



È una perdita scandalosa non soltanto a livello di entrate ma anche per la giustizia fiscale. Così tuona Algirdas Semeta commissario per Fiscalità e Unione Doganale che afferma: ''Ogni anno nell'UE si perdono mille miliardi di euro a causa dell'evasione e dell'elusione fiscali non si tratta soltanto di una scandalosa perdita di entrate estremamente necessarie, ma di una minaccia per la giustizia fiscale. La Commissione europea quindi corre ai ripari dichiarando guerra ai paradisi fiscali e affini con un piano d'azione contro l'evasione fiscale. Partendo da queste premesse, la Commissione ha messo a punto un piano d'azione per una risposta più efficace dell'Europa all'evasione e all'elusione fiscali. "Sebbene gli Stati membri debbano potenziare le misure nazionali per la lotta all'evasione fiscale, le soluzioni unilaterali non saranno sufficienti. In un mercato unico, nel contesto di un'economia globalizzata, le incoerenze e le lacune nazionali diventano il terreno di gioco per chi cerca di eludere la tassazione. Una posizione forte e coesa dell'Unione nei confronti degli evasori fiscali, e di coloro che li agevolano, è quindi fondamentale''. Il piano d'azione prospetta un insieme globale di misure, da attuare ora o in futuro, per aiutare gli Stati membri a tutelare la propria base imponibile e a recuperare i miliardi di euro che sono loro legittimamente dovuti. Come primo risultato immediato, la Commissione ha adottato oggi anche due raccomandazioni per esortare gli Stati membri a intraprendere azioni immediate e coordinate su specifici problemi urgenti. La prima raccomandazione prevede una forte presa di posizione dell'Unione contro i paradisi fiscali, che vada oltre le attuali misure internazionali. , Utilizzando criteri comuni, gli Stati membri sono incoraggiati a individuare i paradisi fiscali e a inserirli in ''liste nere'' nazionali. Vengono stabilite inoltre misure specifiche per convincere i paesi terzi ad applicare le norme di governance dell'Unione. La seconda raccomandazione riguarda la pianificazione fiscale aggressiva. Essa suggerisce le modalità con cui affrontare i tecnicismi e le lacune giuridiche che alcune aziende sfruttano per evitare di pagare il loro giusto contributo. Gli Stati membri sono incoraggiati a rafforzare le proprie convenzioni contro la doppia imposizione, per evitare che esse si traducano in un'assenza totale di imposizione. E' opportuno inoltre che essi adottino una comune norma generale antiabuso grazie alla quale potrebbero ignorare qualsiasi artificio escogitato ai fini dell'elusione fiscale e tassare invece in base all'effettiva sostanza economica. Altre iniziative previste nel piano d'azione odierno includono un codice dei contribuenti, un codice di identificazione fiscale dell'UE, un riesame delle disposizioni antiabuso contenute nelle principali direttive dell'Unione e gli orientamenti comuni per la tracciabilità dei flussi di denaro. Per migliorare ulteriormente il lavoro svolto all'interno dell'UE in materia di concorrenza fiscale dannosa, si raccomanda agli Stati membri di potenziare l'azione del codice di condotta dell'UE sulla tassazione delle imprese. Se le soluzioni volte a eliminare alcune incoerenze specifiche non sono adottate e attuate in tempi utili e in modo efficace, la Commissione presenterà, ove opportuno, proposte legislative d'azione. Si raccomanda inoltre di estendere l'ambito di applicazione del codice di condotta ai regimi fiscali speciali per i soggetti privati facoltosi. Il piano d'azione presentato oggi rappresenterà il solido contributo dell'UE al dibattito internazionale in materia di evasione ed elusione fiscali, in particolare in seno all'OCSE e al G20. In quanto tale, il piano sosterrà la posizione dell'UE nel chiedere norme più rigorose di buona governance fiscale a livello mondiale. Fonte: News Trend Online Fonte: News Trend-online
 
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10/12/2012 17:17
S&P 500, il rimbalzo odierno profuma di ribasso

S&P 500, il rimbalzo odierno profuma di ribasso Inizio di settimana positivo per l’S&P 500, con il basket americano che non patisce così gli effetti negativi dei mercati azionari del Vecchio Continente colpiti dalle vendite dopo le dimissioni da Premier italiano di Mario Monti. Il basket a stelle e strisce prova così ad avviarsi verso la quarta seduta consecutiva al rialzo. Quello in atto tuttavia non appare come un classico movimento ascendente, appare piuttosto come un classico rally destinato a favorire il pull back profondo della trendline ascendente tracciata con i minimi del 16 e 28 novembre e violata al ribasso il 4 dicembre. Si tratta di una linea di tendenza dall’inclinazione particolarmente marcata e quindi meno incisiva dal punto di vista tecnico. L’indicazione di debolezza generata con la sua rottura ha tuttavia dato conferma a una precedente violazione, sempre ribassista, emersa sul daily chart del basket Usa nelle ultime settimane. In questo caso il riferimento è alla rottura del 7 novembre della trendline rialzista di medio periodo tracciata con i minimi del 25 giugno e del 24 luglio. Attualmente detta linea di tendenza transita in prossimità dei 1.428 punti, sotto le resistenze statiche poste in prossimità dei 1.435 punti. Partendo da questi presupposti, chi volesse valutare con favore l’implementazione di una strategia short sul basket americano potrebbe posizionarsi in vendita a 1.423 punti. Con stop posto a 1.440 punti, il primo target si avrebbe a 1.385 punti e il secondo a 1.350 punti.
Fonte: News Finanza.com
 

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