Idee e grafici. - Cap. 2 (3 lettori)

dondiego49

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01/02/2013 12:35
Bce: 27 banche restituiranno solo 3,5 mld per Ltro il prossimo 6 febbraio

Saranno 27 le banche questa volta che restituiranno alla Banca centrale europea 3,48 miliardi di euro di prestiti ricevuto in occasione dell'operazione Ltro. Lo ha comunicato l'Eurotower aggiungendo che il rimborso avverrà il prossimo 6 febbraio. La cifra è nettamente inferiore ai 20 miliardi di euro attesi dal mercato. La scorsa settimana, alla prima finestra utile, 278 istituti europei avevano rimborsato 137 miliardi di euro.
Fonte: News Finanza.com
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dondiego49

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Pietro Origlia, trader privato, sarà presente martedì 5 Febbraio dalle ore 18.00 alle ore 19.00 nel video incontro: STRATEGIE OPERATIVE DI TRADING E WATCH LIST. Cercherà di dare una spiegazione alla probabile direzione dei mercati nei prossimi mesi utilizzando la piattaforma WHS FutureStation per CFD e Forex. Per iscriverti CLICCA QUI. L'Italia è immersa in una campagna elettorale che evita i veri problemi o sottostima i costi fiscali di strategie alternative per il rilancio dell'economia. Così si alimenta la nebbia sulle future politiche della coalizione vincente. Ma, come ci mostrano i dati americani, l'incertezza azzera la crescita. LA CRESCITA SI FERMA IN AMERICA L'Italia politica è immersa in una campagna elettorale che accuratamente evita di parlare dei problemi che contano o sottostima i costi fiscali di strategie alternative per il rilancio dell'economia. Tutto ciò alimenta la nebbia sulle politiche che saranno adottate dalla coalizione elettorale vincente alle elezioni. Ma il costo dell'incertezza si abbatte negativamente su un'economia già in ginocchio. Che la politica dello struzzo costi ce lo insegnano, ad esempio, i più recenti dati sull'economia americana. Il Bureau of Economic Analysis ha infatti pubblicato i dati sulla crescita del Pil Usa nel quarto trimestre. È un sostanziale meno zero per cento (-0,1 annualizzato) rispetto al trimestre precedente dopo una sequenza di +0,5, +0,4 e +0,8 per cento, registrati, rispettivamente, nel primo, secondo e terzo trimestre 2012. Come dire che anche un paese avviato sul binario di una non stratosferica ma solida ripresa del 2,5 per cento l'anno circa, se esposto al vento della "policy uncertainty" soffre. Sull'economia americana nel quarto trimestre si sono infatti abbattute le conseguenze del dibattito sul precipizio fiscale, il fiscal cliff. Ora ce lo siamo già dimenticato, anche perché all'ultimo minuto il Congresso, per quanto diviso tra politici di opposte fazioni, è riuscito a trovare un accordo che ha scongiurato - almeno fino alla fine di febbraio - gli aumenti automatici di tasse per la classe media e le drastiche riduzioni di spesa su cui l'America si era divisa subito dopo la rielezione del presidente Obama. Anche così, cioè nonostante il pericolo sia stato per ora sventato, per un trimestre e più, l'America è rimasta appesa a un punto di domanda sul futuro, un punto di domanda relativo a cosa sarebbe successo dopo il 31 dicembre 2012. , E così le aziende si sono difese: nel dubbio hanno smesso di accumulare scorte. Il rischio era quello di trovarsi con troppi prodotti invenduti nel caso in cui il paese fosse caduto davvero nel precipizio. L'investimento in scorte è quello più importante nel determinare le oscillazioni cicliche del Pil. E dunque il Pil nel quarto trimestre si è fermato per la riduzione delle scorte (oltre che per il calo della spesa pubblica e dell'export), nonostante la sostanziale tenuta dei consumi e degli investimenti in macchinari e la lieve ripresa dell'immobiliare. LEZIONI PER L'ITALIA A tanto arriva l'incertezza sulle politiche future: anche in un'economia come quella americana in cui famiglie e imprese - un po' rassicurate dalla migliorata situazione della finanza e del mercato immobiliare - hanno ritrovato la voglia di spendere e investire di qualche anno fa, la crescita si ferma se ci sono troppi punti interrogativi politici sul futuro. Figuriamoci che effetto fa l'incertezza relativa alle politiche future in un'economia già duramente provata da rischi di default passati e aumenti di tasse presenti come quella italiana. Sarebbe bello che la politica italiana se ne accorgesse per evitare che chi vince si trovi a raccogliere solo cocci. Fonte: News Trend Online Fonte: News Trend-online
 

dondiego49

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01/02/2013 13:00
Eurispes: si aggrava il disagio economico delle famiglie
Professione Finanza
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Pietro Origlia, trader privato, sarà presente martedì 5 Febbraio dalle ore 18.00 alle ore 19.00 nel video incontro: STRATEGIE OPERATIVE DI TRADING E WATCH LIST. Cercherà di dare una spiegazione alla probabile direzione dei mercati nei prossimi mesi utilizzando la piattaforma WHS FutureStation per CFD e Forex. Per iscriverti CLICCA QUI. Si aggrava il disagio economico delle famiglie, due italiani su tre non riescono ad arrivare a fine mese e le nuove tasse sono vissute come un fardello troppo pesante. È l'impietosa fotografia presentata dal Rapporto Italia 2013 dell'Eurispes«Il ricorso ai propri risparmi per far fronte alla crisi e la sindrome della quarta settimana (quando non della terza) riguardano ormai tre italiani su cinque». In base ai dati diffusi ieri, l'80% dei cittadini sono convinti che la situazione economica generale sia peggiorata negli ultimi 12 mesi (per il 61,5% "nettamente" e per il 18,5% in parte). Un dato in miglioramento, comunque, rispetto a quello dello scorso anno, quando si attestava al 93,6 per cento. La maggior parte degli italiani (52,8%) resta però convinta che la situazione economica del Paese subirà un peggioramento nei prossimi 12 mesi, in molti sono sicuri che rimarrà stabile (27,9%) e solo un italiano su 10 indica un sicuro miglioramento. A questo si aggiunge il peggioramento della situazione economica personale che, nel 2012, ha riguardato sette italiani su dieci. Sono davvero pochi coloro che hanno visto la propria situazione migliorare: appena il 4,8% (lievemente 3,9%, e molto 0,9%). , Di conseguenza, aumenta il ricorso ai risparmi: il 60,6% degli italiani rivela di essere costretto a intaccare i propri risparmi per arrivare alla fine del mese. Il 62,8% ha grandi difficoltà ad affrontare la quarta (quando non la terza) settimana. Il 79,2% non riesce a risparmiare, questo vuol dire che solo uno su cinque riesce a mettere qualcosa da parte. In aumento le richieste di prestiti bancari: circa un terzo del campione ha chiesto un prestito negli ultimi tre anni (35,7%), un dato in aumento del 9,5% rispetto alla rilevazione dello scorso anno. Le categorie più bisognose di aiuti finanziari sono quelle con contratti a tempo determinato (atipico o subordinato), in particolare il popolo della partita Iva (44,2%), contro il 35,2% dei lavoratori subordinati a tempo indeterminato. Fisco sempre più pesante. Il fisco pesa sempre più sulle tasche degli italiani che bocciano l'Imu e invocano un taglio delle tasse per ridare fiato all'economia e rilanciare i consumi. In particolare, secondo il Rapporto, il carico fiscale che ha gravato sulle spalle delle famiglie nell'ultimo anno risulta nettamente aumentato per il 41,7% degli italiani e un po' aumentato per il 27,5%. Secca la bocciatura dell'Ici-Imu, indice, secondo la maggioranza degli italiani, di una maggiore iniquità sociale: il 75,4% non la ritiene giusta nell'attuale contesto economico (il 56,1% "per niente e il 19,3% "poco"). Quasi l'80% dei cittadini sarebbe dunque a favore di una riduzione del peso del fisco, mentre soltanto il restante 20% circa è del parere che la tassazione sia un tassello fondamentale all'interno del sistema economico, capace di snellire il debito pubblico e fornire un livello qualitativo adeguato per i servizi offerti dallo Stato ai propri cittadini. , Allarme Codacons.«In pratica gli italiani sono in mutande» è stato il commento diffuso ieri in serata dall'associazione dei consumatori. «Non riuscendo ad avere prestiti dalle banche o avendoli avuti ma essendo ormai strozzati dalle rate, sono costretti a vendere i regali di nozze o addirittura le vere. Cose che succedevano solo nel dopoguerra, ai tempi di Ladri di biciclette, quando si andava al Monte di pietà a impegnare le lenzuola di casa». Il Codacons non frena la propria critica sulla mancanza di ammortizzatori sociali e sostiene come «la proposta di riaprire mense pubbliche per i poveri sia opportuna e necessaria». «Visto che si è tornati al dopoguerra, occorre che le istituzioni pubbliche prendano atto della realtà in cui ormai vivono gli italiani. Già oggi molti comuni lo fanno, organizzano, attraverso volontari, la distribuzione di pasti a domicilio magari ad anziani disabili. Si tratta ora di istituzionalizzare queste iniziative troppo sporadiche», conclude la nota. La priorità del prossimo Governo deve essere un dl antipovertà che, cominciando con lo scongiurare l'aumento dell'Iva che colpirebbe indiscriminatamente ricchi e poveri, affronti questa situazione drammatica. Fonte: News Trend Online Fonte: News Trend-online
 

xgil

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01/02/2013 12:34
condizioni di allerta
pd90 trading
il ritracciamento in corso sui principali mercati europei era stato ampiamente previsto dal nostro dna probabilistico settato per il ciclo intermedio, che con probabilità medio/alte (circa 75%) vedeva ritracciamento possibile per la conclusione del ciclo mensile e di quello trimestrale. Questo quanto avevamo riportato in area riservata.

Abbiamo individuato nella media mobile rappresentativa il ciclo semestrale (sia su ftse mib che su dax) il probabile target di arrivo di un eventuale ribasso, come teoria ciclica insegna.
Difficilmente, alle condizioni attuali, potremo vedere i prezzi di mercato superare al ribasso tale media mobile. Perchè?

Perchè il nostro indicatore di pressione volumetrica e il nostro indicatore monetario restano al momento molto positivi e a completo sostegno del rialzo in corso.
Questi indicatori sono costruiti prendendo in riferimento variabili di fondamentale importanza, come i volumi in rapporto ai prezzi e i tassi obbligazionari tedeschi a 2 e 10 anni.
Se tali indicatori, che presentiamo e aggiorniamo 3 volte la settimana nell'area riservata del nostro sito, non vogono al ribasso, è molto bassa la probabilità di crollo delle quotazioni del mercato sui principali future azionari.
Ad oggi, 01 febbraio 2013, l'indicatore monetario si trova ampiamente sopra il livello di 50 e la pressione voluemetrica sul ftse mib registra massimi e minimi crescenti.

Diversa la situazione sul dax, dove la pressione voluemtrica comincia a mostrare divergenze ribassiste.
Questo non è un caso. Molto probabilmente, la maggiore appettibilità dei prezzi del future ftse mib ha attirato maggiori volumi in acquisto rispetto al dax, rendendo così la performance del future italiano migliore rispetto a quella del future tedesco nelle ultime sedute di borsa.

Alla luce di quanto affermato, al momento, ritracciamenti piuttosto importanti saranno analizzati alla luce dell'analisi effettuata sugli strumenti appena elencati. Se i software rimarranno positivi, eventuali ribassi rappresenteranno un'ottima occasione per aprire posizioni long.

Attenzione inoltre a strumenti di fondamentale supporto all'analisi come money flow index ciclico e pista ciclica settati per il ciclo intermedio. Presentano divergenze ribassiste su dax, ftse mib ed eurostoxx.
Quindi, rialzo strutturato, ok, ma rimanere sempre in allerta sugli sviluppi dei mercati, specialmente per quanto riguarda le attuali vicende di "casa nostra" , fra le quali menzioniamo le prossime elezioni politiche e il caso mps.

www.pd90trading.com fonte: Previsioni di borsa 2013
ciao don . Praticamente questi dicono long. Ma attenti che si puo andare giu. Ma vadano a dar via el cul. Noi abbiamo don ealtri che ne sanno molto di piu.
 

Leberna

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Ho capito che alle 14.30 ci sono una montagna di dati negli USA ma è mezz'ora abbondante che stiamo in un range di 15 dico 15 punti!
 

dondiego49

Forumer storico
Ciao Don posso chiederti cosa ti ha convinto a chiudere oggi i long a 350 quando ieri mi parevi convinto dei 600? l impostazione grafica è così negativa?
Grazie :bow:
secondo la mia visione ieri le bolliger erano meno inclinate e lo stocastico molto scarico oggi e diverso , se perde qui la bianca centrale credo che accelera in discesa , poi io di venerdì sono poco ottimista con il long di lunedi anche peggio al mattino :rolleyes: inoltre ieri mi sono lasciato prendere la mano , perdevo oltre 8 mila € virtuali ora con questa chiusura che ho fato ne perdo 1750 veri :( se riesco ad entrare a 200 circa sonno contento , perché di perdere 17.000 la vedo difficile ,(ma non impossibile come al solito fa la borsa ) Guarda bene quel segnale Violaceo quello dice palese SELL , se lo metto e non lo seguo allora meglio andare a occhio , ma anche quello può girarsi in 60"
 

dondiego49

Forumer storico
ciao don . Praticamente questi dicono long. Ma attenti che si puo andare giu. Ma vadano a dar via el cul. Noi abbiamo don ealtri che ne sanno molto di piu.

vero io già detto uguale su altro forum che seguo .scrivono un sacco per dire e disdire tutto :mmmm:
questi pero sonno esperti :D

io sonno qui un po anche per obi :no:
 

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