Idee e grafici. - Cap. 2

avete visto stesso movimento di venerdi, un minimo in open, aggiornato poco dopo, una serie di minimi superiori e strappo alle 14,05

qui area di pull ciole il 425 di cui prima
se passa aspettiamo i tgt successivi anche un 560 sarebbe bello per oggi se ci va e sottolineo se

quanto al minimo a me sto 335 nn dice nulla ma tant'è
 
News

18/02/2013 13:34
Quella correzione (breve) che potrebbero arrivare da Wal Street
Rossana Prezioso



Il mercato ormai si aggira sui massimi pluriennali, ma al 1 marzo, giorno in cui arriverà il famoso "sequester" ovvero il taglio automatico dei fondi statunitensi, mancano circa 10 giorni, meno di una settimana lavorativa. E in questo risicato spazio di tempo a Washington devono trovare l'accordo per riuscire evitare la crisi. Premio in palio: 85 miliardi di dollari per il 2013, mille miliardi entro nove anni. Secondo quanto dichiarato dal segretario al Tesoro Jack Lew la scorsa settimana al Senato i tagli di bilancio sarebbero "ferite autoinflitte che porterebbero al blocco della ripresa per quanto riguarda il lavoro e l'economia in generale" Vista l'assoluta mancanza di accordo anche solo generico e l'impossibilità di un ulteriore procrastinazione, gli investitori si stanno chiedendo se non sarà proprio questa la molla che porterà alla correzione tanto invocata. Al momento, "il mercato azionario sembra essere in qualche modo impermeabili a questo problema", ha detto in un'intervista a Market Watch, Tim Speiss, di EisnerAmper il quale ha ricordato come a luglio e agosto del 2011, gli stessi continui litigi sul bilancio portarono allo storico downgrade del debito Usa da parte di Standard & Poor, "per questo temevamo una ulteriore probabile volatilità, ma a quanto pare le nostre paure non si sono avverate. Seppure le ultime sedute non hanno fatto registrare grandi numeri, la tendenza resta ancora sul rialzo". L'indice S&P 500 la scorsa settimana ha chiuso con la sua settima settimana consecutiva di guadagni, la più lunga serie di vittorie a partire dal gennaio 2011, e ha toccato il suo livello più alto da ottobre 2007. Il Nasdaq Composite Index ha registrato un - 0,1% ma è reduce da sei settimane di rally. Solo il Dow, registra quei piccoli segnali che farebbero intuire una inversione di tendenza che potrebbe verificarsi a marzo, nel caso di un mancato accordo. , "La questione è molto importante solo per le società che operano nell'ambito della difesa, le prime che subiranno i tagli, un po' meno per il mercato in generale visto che non è propriamente un catalizzatore per tutto l'azionario" ha confermato Jim Paulsen, strategist di Wells Capital Management. "Ciò che più preoccupa Wall Street è la Cina, il fiscal cliff nel suo insieme, la Fed e la tenuta dell'euro. Adesso che si sta verificando un rally sull'azionario, dopo tanti problemi ed effettive preoccupazioni, gli investitori puntano a cavalcarlo, sfruttando anche la domanda repressa". Opinione condivisa anche da Bank of America Merrill Lynch la quale in un report pubblicato la scorsa settimana sottolinea come per i gestori il 13% degli intervistati ha considerato le azioni ancora sottovalutate. Per questo motivo le eventuali correzioni saranno brevi e superficiali: la presenza della Fed rassicura in modo sufficiente" Fonte: News Trend Online
Fonte: News Trend-online
 
Avvio di settimana in calo per ENI che risente della debolezza accusata da Piazza Affari, ma anche di alcune prese di profitto dopo il buon rialzo messo a segno venerdì scorso. Nell'utlima seduta prima del week-end, le azioni della società del cane a sei zampe hanno chiuso in rialzo di oltre due punti percentuali, mentre quest'oggi cedono il passo alle vendite. Nel corso della mattinata il titolo è arrivato a segnare un minimo a 17,52 euro, con un ribasso di quasi un punto, salvo poi recuperare posizioni e presentarsi ora a 17,61 euro, con una flessione dello 0,45% e oltre 4,8 milioni di azioni passate di mano fino ad ora, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 8,7 milioni di pezzi. Venerdì scorso ENI ha presentato i risultati preliminari del 2012, riuscendo a fare meglio dei concorrenti, secondo quanto evidenziato anche dal Financial Times, a detta dl quale ENI inizia ad assomigliare meno ad una somma di diverse parti, sebbene abbia ancora del lavoro da fare. Gli analisti di Equita SIM segnalano che il giudizio complessivo sui risultati consegnati dal gruppo petrolifero è positivo anche alla luce delle indicazioni emerse dalla conference calle. In occasione di tale evento l'AD Scaroni ha negato nuovamente qualsiasi coinvolgimento personale o di ENI nella vicenda Saipem, spiegando che la potenziale cessione della quota di Saipem è prematura, considerando anche il livello di profitti apportati dalla controllata, ma nel lungo termine è possibile un eventuale cambio di strategia. La SIM milanese si attende un andamento positivo del titolo in Borsa, anche alla luce dello storno accusato nelle ultime settimana e intanto conferma la sua raccomandazione "hold", con un prezzo obiettivo a 20,5 euro che però è stato messo in revisione. , Lo stesso rating viene mantenuto dai colleghi di Kepler, con un target price a 17,5 uro, e non si sbilanciano neanche i colleghi di Exane che ribadiscono la raccomandazione "neutral" su ENI, con un fair value a 19,5 euro. Il broker francese non vede upside per il titolo visto che lo stesso tratta a premio del 6% rispetto ai competitors. Ben diversa l'indicazione che arriva da Jefferies, i cui analisti consigliano di acquistare ENI con un prezzo obiettivo a 22 euro, convinti che il titolo tratti a sconto rispetto ai peers a livello europeo, offrendo uno dei migliori rendimenti del dividendo, con una potenziale crescita della cedola e con possibili altri buy-back quest'anno e il prossimo. Buoe notizie dal Credit Suisse secondo cui ENI è destinato a sovraperformare il mercato, con un target price a 21,2 euro. La banca elvetica ha lasciato invariate le stime sull'utile per azione e sui flussi di cassa 2013-2015, vedendo al contempo un outloook rassicurante per il gruppo. Tra i principali catalizzatori per quest'anno il Credit Suisse segnala per Eni oltre al piano di buy-back, anche il completamento della cessione del rimanente 11% di Snam, la potenziale vendita del 16% di Galp, l'appalto in Mozambico e le rinegoziazioni dei contratti gas. Con riferimento al business gas, gli analisti di UBS si aspettano una maggiore visibilità in occasione della prssentazione del piano industriale del gruppo in programma il 14 marzo. La banca svizzera ha intanto confermato la sua view positiva sul tiolo, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 21 euro. Infine, Banca IMI consiglia di aggiungere il titolo in portafoglio, con un fair value a 19,4 euro, convinta che alcune dismissioni e una performance operativa migliore, grazie soprattutto alla rinegoziazione dei contratti di fornitura del gas, potrebbero aiutare ENI a mantenere un basso indebitamento e un dividendo sostenibile. Fonte: News Trend Online Fonte: News Trend-online
 
Don questi si sono addormentati sulla media mobile.. tutti ad aspettare Draghi? Ma poi cosa si possono aspettare che già non si sa??
Mah..
Saluti
LEB
 
E fuori uno..

Zingales lascia Giannino: "Non mi fido
di chi mente sul curriculum"


L'economista e accademico, tra i promotori del movimento "Fermare il declino", accusa il leader di "Fare" di aver millantato in tv un master alla University of Chicago Booth School of Business, dove insegna. "Non un errore veniale: rompe il rapporto fiduciario tra cittadini e rappresentanti politici". La replica: "Equivoco, io lì ho studiato inglese. Bastava chiederlo e avrei risposto". Ma Zingales afferma di averglielo chiesto in ginocchio.


Sti movimentini si squaglieranno ben presto..
Tornando a noi..capisco che oggi ci prendono per sfinimento, ma nessuno ha fatto operazioni tranne me??
Saluti
LEB
 

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