Idee e grafici. - Cap. 2 (26 lettori)

dondiego49

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Qui uni dei report che mandano a me in posta privata


Posted By Francesco On 13 mag 2013. Under Articoli Tags: euro, Giappone, JPY, Nikkei, QE, Topix, trend, trend secolare, usd, Yen

L’azione estremamente decisa della Bank of Japan, tesa a porre termine a oltre 20 anni di deflazione economica e finanziaria, ha innescato sulla borsa giapponese (al rialzo) e sullo Yen (al ribasso) movimenti molto importanti, che – dopo molti mesi di positività dei modelli di www.cicliemercati.it che avevano correttamente segnalato questi trend da Settembre 2012 sull’Euro/Yen e da Novembre 2012 su Usd/Yen e borsa - hanno portato su livelli che tecnicamente possiamo definire “storici”.
Come si vede dal grafico in alto, ripreso qui sotto con dimensioni maggiori, il Nikkei 500 è ormai a pochissima distanza dalla parte alta del canalone ribassista che ne ha governato il movimento dal top di fine Dicembre 1989 ad oggi.

Questa, si intende, è una barriera puramente grafica che corrisponde anche al raddoppio dell’indice dai minimi del 2009. Qualora venisse superata, il target successivo (piu’ probabile) sarebbe a 1400-1500, dove cadono il raddoppio dal piu’ recente minimo del 2012 e il test del massimo del 2006-2007.
Poco cambia se si osserva l’altro grande indice giapponese, il TOPIX.

Anche qui l’indice sembra orientato verso l’area 1400-1500, che rappresenta sia la trendline ribassista secolare che il raddoppio da una potente formazione di inversione (Doppio Minimo) sviluppatasi tra il 2009 e il 2012.
Molto interessante anche la situazione dello Yen (JPY), sia nel cambio USD/Yen che nel cross EUR/Yen.
Usd/Yen, dati mensili dal 1971

Euro/Yen, dati mensili dal 1971 (per la parte precedente a Euro e ECU, interpolazione con Dmk/Yen

Come si vede, Usd e EUR sono arrivati nella loro salita contro Yen vicini ad aree (il 104-110 Usd/Yen e il 135-140 Euro/Yen) che storicamente rappresentano ostacoli importanti (le parti alte dei canaloni di medie). Sarà molto interessante notare se l’effetto del QE giapponese sarà tale da riuscire a sovvertire queste tendenze, o meglio questi equilibri consolidati. Questo potrà essere anche un acid test per le aree che ancora non hanno adottato appieno questo tipo di approccio monetario, per capire quali effetti potrebbe avere su mercati e economia reale.
Tornando ai mercati, un altro importantissimo attore di questa vicenda è il Dollaro. Mentre nel cambio Euro/Usd la situazione è ancora in perfetto equilibrio tra 1.2750 e 1.3250 (area di neutralità), il Dollar Index sta tentando anch’esso di sovverire una tendenza di lunghissimo periodo fatta di massimi e minimi decrescenti, attaccando l’area 84.

Dovesse il biglietto verde riuscire nell’impresa - e le premesse non sono poi avverse nemmeno dal punto di vista macro, con gli USA sicuramente piu’ avanti degli altri nel processo di reinflazione dell’economia – due probabili beneficiari sarebbero certamente Europa (in Italia moltissime PMI esportatrici sono soffocate dalla forza dell’Euro) e gran parte di EMG e BRIC. Ma la partita è ancora aperta.
Francesco Caruso svolge la sua attività di analisi su indici, titoli, ETF, reddito fisso, commodities e valute attraverso il sito, i portafogli modello e i report di www.cicliemercati.it.
 

dondiego49

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BARZELLETTA DI OGGI



ad un incrocio, un vigile vede un' auto guidata da un cane e a fianco un uomo; a questo punto il vigile, rimasto esterefatto, fischia e intima di accostare. Si rivolge all'uomo ed esclama: "Ma lei è pazzo a far guiadare al suo cane?!?" e l'uomo rispone:"Ma chi io?ho preso solo un passaggio!!"
 

nastro

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:)
Due banane si incontrano e si mettono a parlare: "Ciao, come va?", chiede una. "Lascia perdere - risponde l'altra - ieri sono caduta e mi sono 'sbucciata'..."
:)
 

dondiego49

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News

13/05/2013 14:55
Telefonia fissa, mega multa Antitrust per Telecom Italia
Supermoney News
Telecom Italia è stata raggiunta da una multa per abuso di posizione dominante da parte dell'Antitrust. La compagnia di telefonia fissa è stata, infatti, accusata di aver “difeso le sue quote di mercato ostacolando l’offerta dei concorrenti alla clientela finale e rendendola non replicabile alla grande clientela business”.

A Telecom Italia è stato, in particolare, contestato il comportamento scorretto adottato nella fornitura dei servizi di accesso all’ingrosso alla rete locale e alla banda larga. Secondo l’Antitrust, una simile pratica è giudicata lesiva della concorrenza sul mercato, con impatto negativo anche sui consumatori finali, che si sono necessariamente visti ridurre il bacino degli operativi alternativi a Telecom fra cui scegliere.

Come si legge nella delibera dell’Antitrust, la compagnia “ha opposto ai concorrenti un numero ingiustificatamente elevato di rifiuti di attivazione dei servizi all’ingrosso, i cosiddetti KO”, ostacolando l’accesso di possibili competitors e limitando il loro ingresso sul mercato. Per questa pratica discriminatoria, è stata comminata una maxi-sanzione di 88,182 milioni di euro (comprensiva delle attenuanti riconosciuti a Telecom per aver favorito nel 2009 l’accesso di nuovi concorrenti).

Purtroppo per Telecom non si tratta dell’unica sanzione. L’Antitrust ha, infatti, contestato la politica di scontistica per la clientela business, giudicata “tale da non consentire a un concorrente, altrettanto efficiente, di operare in modo redditizio e su base duratura nel medesimo mercato”.
“In sostanza – si legge nella sentenza dell’Autorità – Telecom ha disegnato una politica tariffaria contraddistinta, quanto meno per il periodo 2009-2011, dalla capacità, dati i costi di accesso alla rete praticati agli altri operatori, di comprimere i margini dei concorrenti altrettanto efficienti, con effetti restrittivi della concorrenza”. La pena stabilita dall’Antitrust per questa condotta è stata di 15,612 milioni di euro, per un totale di 103,794 milioni di euro.

Di fronte a questa maxi multa, Telecom ha annunciato come prevedibile un ricorso al Tar, convinta di aver sempre garantito parità di accesso alla rete a tutti gli operatori.


Fonte: Supermoney News Economia&Finanza
 

dondiego49

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News

13/05/2013 15:12
Selmat blocca Fiat: in crollo il sistema industriale italiano
Rossana Prezioso
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In un panorama del settore auto perennemente in crisi, arriva una tegola assolutamente inaspettata e certamente inopportuna: il blocco dei fornimenti da parte della Selmat, semisconosciuta ditta produttrice di parti in plastica per l'interno della autovetture, che però copre tutto il mercato europeo delle filiali di Fiat e Fiat Industrial. La società, il cui sito è tuttora inaccessibile, già da venerdì aveva fermato l'invio dei componenti alla catena di montaggio Maserati. MA questo era solo l'ultimo dei tanti problemi che la Selmat aveva già dato sin da venerdì 3 maggio. Una serie di imprevisti che ha portato ad un effetto domino su tutta la rete europea con il blocco forzato degli stabilimenti in Serbia e per quello Iveco a Madrid. Gravi le immaginabili ripercussioni sull'indotto sia per la produzione sia per l'occupazione in un settore che da tempo fa registrare dei passivi estremamente pesanti e che ormai costringono i vertici del Lingotto a una serie di ricatti sulla possibile chiusura definitiva delle sedi in Italia, (la zona più penalizzata) o, nel migliore dei casi, di una drastica riduzione degli investimenti (e delle assunzioni). MA il mistero s'infittisce proprio adesso. Si, perchè l'impianto di Kragujevac in Serbia è quello dove viene assemblata la nuova Fiat 500L ossia l'unica delle nuove nate che sembra aver dato qualche piccola soddisfazione sul settore delle vendite e delle immatricolazioni. La ditta del Lingotto, infatti, puntava proprio sul segmento della nuova utilitaria per stabilire una inversione di tendenza al quel calo, ormai il 18esimo, che si protrae da anni. Ufficialmente il motivo del blocco, sarebbe la richiesta della Selmat di un aumento nei pagamenti in virtù della sua "unicità" nel settore (un elemento che potrebbe far gioire il più buffettiano degli investitori), in pratica vorrebbe far valere in termini economici, quel quid di vantaggio che può vantare sulla (inesistente) concorrenza. Banale? Probabilmente. Resta comunque sullo sfondo un dato apparentemente "strano": oltre all'impianto in Serbia, la Selmat rifornisce anche quello polacco di Tychy dove si produce la Lancia Ypsilon, l'altra protagonista, in positivo, dei conti 2012. Non solo, ma particolarmente sensibili sarebbero anche gli stabilimenti Fiat Industrial (coinvolta in pieno nella fusione con Cnh) e quelli Maserati di Grugliasco. E la Maserati, ricordiamo, non solo ha segnato un trend positivo (cosa rara) registrando al contempo una novità nella tecnica di costruzione (prima diesel e 4x4), ma nelle strategie di Marchionne aveva anche il compito di contrastare il potere delle grandi auto di lusso di Bmw e Mercedes Benz. Fonte: News Trend Online
Fonte: News Trend-online
 

dondiego49

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News

13/05/2013 15:07
Wall Street verso un avvio in calo malgrado i dati macro
Davide Pantaleo



La seduta odierna dovrebbe partire in lieve calo per la piazza azionaria americana che, dopo i record messi a segno nelle ultime giornate, sembra intenzionata a tirare il fiato. Questo è quanto viene anticipato dai futures sui principali indici che viaggiano tutti in calo, pur avendo già recuperato dai minimi segnati nel corso della mattinata. Il contratto sull'S&p500 cala dello 0,17%, seguito da quello sul Nasdaq100 che mostra un frazionale ribasso dello 0,12% La rimonta dai minimi si è avuta in seguito alla diffusione del primo dato macro di oggi, rappresentato dalle vendite al dettaglio che ad aprile hanno evidenziato una variazione positiva dello 0,1%, in rialzo rispetto alla lettura precedente rivista al ribasso da -0,4% a -0,5% e oltre le attese degli analisti che puntavano ad un calo delloo 0,3%. Al netto della componente auto, le vendite al dettaglio sono scese dello 0,1%, facendo meglio delle previsioni degli esperti che si erano preparati ad una flessione più ampia dello 0,2%. Il mercato attende di conoscere un altro aggiornamento macro che sarà diffuso mezz'ora dopo l'avvio degli scambi e si tratta delle scorte delle imprese che a marzo dovrebbero registrare un rialzo dello 0,3%. Tra i vari titoli da seguire AIG che oggi potrebbe beneficiare della promozione arrivata da Barclays, i cui analisti hanno deciso di rivedere al rialzo la raccomandazione da "equalweight" ad "overweight". Da monitorare anche Google in vista dell'appuntamento di mercoledì prossimo, quando prenderà il via l'incontro con gli sviluppatori web che si concluderà due giorni dopo a San Fancisco, in occasione del quale qualcuno si aspetta anche il lancio dello smartphone sviluppato dalla società del motore di ricerca con Motorola. Uno sguardo anche a Yum! Brand che oggi potrebbe perdere terreno sulla scia delle cattive notizie arrivate dalla Cina dove il gruppo ha registrato una flessione del suo fatturato. Fonte: News Trend Online
Fonte: News Trend-online
 

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