Idee e grafici. - Cap. 2

News

05/11/2013 14:08
FTSEMIB: lateralità tra 19090 e 19510 ancora per poco.
Montero Mori

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Usiamo il time frame 4 ore del FTSEMib per cercare di intravedere movimenti imminenti di direzionalità per il nostro indice con valenza di breve periodo: possiamo notare come in questo momento il valore dell'indice si avvicini alla trendline rialzista del canale ascendente partito il 30 settembre e che in questo caso si pone con valenza dinamico/supportiva: un abbandono di 19090/19040 a salire potrebbe sancire l'avvio di un consolidamento verso area 18800/18500, area che se non perforata al ribasso si pone come area di accumulo con incrementi sopra 19000 e 19600; in caso di rottura dlla stessa ( 18500 ) gli obbiettivi ribassisti si collocano tra 18200 e 18000, area quest'ultima coincidente col 61,8% del ritracciamento di Fibonacci già nei giorni scorsi evidenziato. Ad un attento esame dello stocastico lento, al momento, notiamo che lo stesso avrebbe anticipato con massimi e mininimi decrescenti la possibile rottura di area 19090/19040. La posizione rimane flat in attesa di nuova direzionalità, con possibili accumuli nelle aree supportive indicate ed obbiettivi primi su 20500/20900. Porre attenzione all'abbandono in caso di posizioni long di area 18000/17930. *Intermarket*: ORO laterale negativo, respinto da 1350$; EUR/USD in lieve calo in attesa della BCE. Fonte: News Trend Online
 
Analisi

05/11/2013 14:33
Unicredit sotto pressione, ma gli analisti sono ottimisti
Davide Pantaleo
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La battuta d'arresto accusata quest'oggi da Piazza Affari coinvolge un po' tutti i titoli del settore bancario e tra quelli più penalizzati dalle vendite troviamo Unicredit che occupa la penultima posizione nel paniere del Ftse Mib. Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rialzo di circa un punto percentuale, reduce da quattro sedute consecutive in crescita, anche quest'oggi ha cercato di spingersi in avanti, fallendo però nel suo intento. Dopo aver segnato un massimo a 5,645 euro, con un progresso di poco superiore al mezzo punto percentuale, Unicredit ha cambiato direzione di marcia e ora viene scambiato a 5,48 euro, con un ribasso del 2,32% e oltre 43 milioni di azioni passate di mano fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 73 milioni di pezzi. Al pari di molti altri bancari, Unicredit risente di alcune inevitabili e fisiologiche prese di profitto dopo i progressi messi a segno di recente, ed è frenato anche dal rialzo dello spread BTP-Bund che si riporta poco al di sopra dei 237 punti base, con un vantaggio di oltre mezzo punto percentuale rispetto al close di ieri. La view di Jp Morgan su Unicredit Le azioni dell'istituto di Piazza Cordusio indietreggiano senza trovare alcun sostegno nelle positive indicazioni arrivate dalle banche d'affari, a partire da JP Morgan. Gli analisti di quest'ultima hanno confermato la loro view positiva sul titolo, reiterando la raccomandazione "overweight" e rivedendo al rialzo il prezzo obiettivo da 5,51 a 5,72 euro, livello che tuttavia offre un margine di upside piuttosto ridotto rispetto agli attuali valori di Borsa. In attesa dei risultati del terzo trimestre che saranno diffusi da Unicredit l'11 novembre, la banca americana ha rivisto al ribasso le stime sull'utile per azione rettificato riferito proprio agli ultimi tre mesi, con una sforbiciaya del 39% a 0,02 euro, per via delle commissioni più basse e della pressione sui margini tedeschi. Le previsioni sull'eps rettificato dell'intero 2013 scendono da 0,21 a 0,18 euro, mentre quello riferito al 2014 passa da 0,32 a 0,3 euro, a differenza delle stime relative al 2015, riviste al rialzo da 0,53 a 0,55 euro. Se da una parte il margine di interesse di Unicredit rimarrà ancora sotto pressione nel terzo trimestre e le commissioni caleranno su base trimestrale per via della stagionalità, dall'altra gli analisti confidano nei segnali positivi che arriveranno dall'Italia. Con riferimento alla qualità del credito, JP Morgan vede il rapporto tra i crediti deteriorati e i prestiti totali al 14,8% nel terzo trimestre rispetto al 14,4% dei tre mesi precedenti, mentre gli accantonamenti dovrebbero essere pari a 1,8 miliardi di euro, controlo gli 1,7 del consensus. Gli analisti della banca americana fanno sapere che Unicredit è una delle loro prime scelte nel settore bancario a livello europeo. JP Morgan vede valore nel potenziale a lungo termine del gruppo e stimano uno spazio di crescita al rialzo nell'ordine del 45% per il titolo nello scenario più ottimista. Buone notizie anche da Morgan Stanley A scommettere su Unicredit sono anche i colleghi di Morgan Stanley che, al pari di quelli di Jp Morgan, invitano a sovrappesare il titolo in portafoglio, con un target price a 7 euro. Anche per Morgan Stanley le azioni dell'istituto di Piazza Cordusio sono le preferite nel settore bancario, con un potenziale di rialzo del 25%. Gli analisti ritengono che Unicredit, insieme a Intesa Sanpaolo, riuscirà a superare indenne la revisione della qualità del credito da parte della Banca Centrale europea. Fonte: News Trend Online
Fonte: News Trend-online
 
News

05/11/2013 14:52
Atteso un ritorno delle vendite a Wall Street
Davide Pantaleo
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Dopo due giornate consecutive di rialzi, la piazza azionaria americana sembra voler optare per la cautela e si prepara così ad una partenza in calo, secondo quanto anticipato dai futures sui principali indici. Il contratto sull'S&P500 scende dello 0,38%, seguito da quello sul Nasdaq100 che arretra dello 0,35%, in attesa di conoscere l'unico dato macro di rilievo di oggi, in agenda mezz'ora dopo l'apertura delle contrattazioni. Si tratta dell'indice ISM servizi, relativo cioè al settore non manifatturiero, che ad ottobre dovrebbe attestarsi a 54 punti dai 54,4 di settembre. In agenda anche un discorso di Jeffrey Lacker, presidente della Fed di Richmond, e a prendere la parola sarà anche John Williams, a poca della Fed di San Francisco. Tra i vari titoli da seguire Aol che nel terzo trimestre ha riportato un utile netto in calo del 90% a 2 milioni di dollari, per via dei costi di ristrutturazione e delle svalutazioni. Al netto delle voci straordinarie il risultato per azione è stato pari a 0,55 dollari, superiore alle attese degli analisti che puntavano ad un eps di 0,51 dollari. In controtendenza i ricavi che sono saliti del 6% a 561,3 milioni i dollari, battendo le aspettative del mercato che puntava ad un giro d'affari meno corposo a 549,5 milioni di dollari. Sulla scia dei conti trimestrali il titolo allunga il passo nella fase di pre-apertura, registrando un rally di circa quattro punti percentuali. Sempre in tema di risultati societari da seguire Michael Kors che nel secondo trimestre dell'esercizio fiscale 2014 ha riportato utili in rialzo di quasi il 50% a 145,8 milioni di dollari, con un risultato per azione di 0,71 dolllari. I ricavi sono aumentati del 39% a 740,3 milioni di dollari e la società ha inoltre rivisto al rialzo l'outlook per l'intero esercizio per il quale si aspetta un utile per azione compreso tra 2,77 e 2,81 dollari, contro i 2,77 del consensus, mentre il fatturato dovrebbe attestarsi tra 2,9 e 3 miliardi di dollari. Sul fronte valutario infine segnalano un andamento contrastante del dollaro nei confronti delle principali valute, visto che il biglietto verde perde terreno nei confronti dello yen, mentre guadagna posizioni rispetto all'euro. Fonte: News Trend Online
 

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