Idee e grafici. - Cap. 2

Settimana di assestamento: ci voleva

Pronti a scendere? Non ancora! Parliamo di borse americane che, dopo le prime vendite sulla pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro americani, hanno recuperato terreno in maniera importante

di Redazione Soldionline 11 nov 2013 ore 10:10

A cura di FXCM

Pronti a scendere? Non ancora! Parliamo di borse americane che, dopo le prime vendite sulla pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro americani, hanno recuperato terreno in maniera importante prima di consolidare vicino ai livelli di massimo, cerchiamo di capire il perché.

NFP positivi: tapering in arrivo?
Questa la domanda a cui i mercati hanno cercato di dare risposta venerdì, con reazioni abbastanza chiare dal punto di vista interpretativo della price action. Partiamo dalla rilevazione: 204.000 posti di lavoro creati durante il mese di ottobre con un dato precedente rivisto a rialzo da 148.000 a 163.000, con il tasso di disoccupazione fermo al 7.3% e con un tasso di partecipazione alla forza lavoro nuovamente in calo, ma abbiamo avuto modo di ragionare su questo aspetto durante la settimana passata, decidendo razionalmente di concentrarci soltanto sul numero di nuove buste paga erogate, un dato empirico. La reazione del dollaro americano è stata chiara, di proseguimento della strada di rafforzamento di breve periodo cominciata l’ultima decade di ottobre, e su questo non avevamo grossi dubbi. Più difficile sarebbe stata la previsione di come le borse avrebbero potuto reagire sul dato, una reazione che sarebbe dipesa molto dal fulcro di attenzione degli investitori. Se questo fosse stato, come infine si è dimostrato, il tapering del QE, avremmo potuto assistere paradossalmente a salite immediate dei prezzi di fronte ad un dato brutto (come scritto venerdì) a causa del fatto che la limatura degli acquisti di titoli di stato e di MBS sarebbe stata spostata in là nel tempo, lasciando liquidità nel mercato a sostegno delle borse. Viceversa nel caso contrario. Quando abbiamo visto il dollaro salire e le borse scendere abbiamo compreso come l’attenzione dei grossi investitori sia rivolta proprio a questo drenaggio di liquidità, che si farà, questo è certo, bisogna “soltanto” capire quando. La contro-reazione, che ha mostrato forti salite ci fa comprendere e fa formare l’idea in noi di come non sia da escludere la possibilità di assistere a nuovi massimi sulle piazze finanziarie americane da qui a fine anno, periodo in cui qualcuno scommette possano avvenire i primi tagli (da 5 a 10 miliardi), prima che Bernanke lasci il comando della Fed. Allo stato dell’arte attuale, noi ci schieriamo tra i sostenitori di uno slittamento al 2014.

Settimana di assestamento

Ci voleva ed il momento in cui è arrivata crediamo sia perfetto, dal punto di vista sia dell’analisi della situazione corrente e potenziale futura, sia e soprattutto da quello operativo. La quantità e l’importanza dei dati macroeconomici che verranno rilasciati rasenta lo zero, con le rilevazioni che più possono impattare il mercato riconducibili al CPI inglese di domani mattina (cons. 2.5% vs prec. 2.7%), l’inflation report della BoE il giorno dopo, assieme al Pil giapponese (cons. 1.6% vs prec. 3.8%), il Pil europeo giovedì (cons. 1% vs prec. 0.9%) ed il CPI europeo venerdì (cons. 0.7% vs prec. 0.7%). I dati cinesi rilasciati durante il week end non hanno sorpreso le aspettative e questo non ha impattato sui mercati correlati, con il dollaro australiano che come vedremo tra poco si trova sui livelli post NFP. L’inflazione è stata rilevata al 3.2% contro aspettative di 3.3% ed un dato precedente di 3.1%, la produzione industriale dal precedente 10.2% è passata a 10.3% battendo le attese di 0.2 punti percentuali, mentre le vendita al dettaglio si sono mantenute al 13.3% (consensus 13.4%).
 
Buona giornata a tutti
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anche oggi dopo il crollo di ieri ,oggi cambiano orchestra ,ieri di tristezza SELL oggi di allegria LONG
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