dondiego49
Forumer storico
Le imprese italiane tornano ad assumere
dopo due anni e mezzo. Su il Pmi manifatturiero
L'indice dei direttori degli acquisti relativo al manifatturiero italiano si è attestato a 51,4 punti, dai 50,7 di ottobre, ai massimi da 30 mesi. La domanda interna resta al palo, ma la crescita della produzione legata alla domanda dall'estero inverte il trend di tagli occupazionali partiti nell'agosto 2011
di RAFFAELE RICCIARDI Lo leggo dopo
Operaia dell'industria degli elettrodomestici TAG
Pmi, indice pmi, manifatturiero, crisi economica italiana, Ripresa economica
MILANO - Schiarita importante, per quanto flebile, per la situazione economica italiana. I sintomi di una timida ripresa economica paiono infatti iniziare a trasferirsi anche sul fronte occupazionale, anche se la trasmissione dei benefici è lentissima e tutte le cautele e gli scongiuri del caso sono d'obbligo. Prova ne sono gli ultimi dati Istat che hanno mostrato un tasso di senza lavoro stabile sui massimi storici e un nuovo allarme, l'ennesimo, per la situazione dei più giovani.
Ma da altri numeri, quelli di Markit, emerge qualche speranza. L'istituto di ricerca economica ha diffuso oggi i dati definitivi sull'andamento degli indici Pmi del settore manifatturiero. Si tratta di rilevazioni importanti, generalmente molto attese anche dai mercati, perché raccolgono le impressioni dei responsabili acquisti di oltre 400 aziende manifatturiere. Le persone, in sostanza, che hanno bene il polso della situazione perché devono decidere come la loro impresa si deve comportare con un occhio sul futuro. Ebbene, secondo Markit "a novembre continua a migliorare lo stato di salute del settore manifatturiero italiano. Anche se leggermente, le forti crescite della produzione e dei nuovi ordini hanno provocato il primo aumento dei livelli occupazionali in due anni e mezzo". Proprio in quest'ultima frase sta la traccia di un'inversione di rotta che lascia ben sperare: le imprese hanno invertito
la tendenza e sono tornate ad assumere.
dopo due anni e mezzo. Su il Pmi manifatturiero
L'indice dei direttori degli acquisti relativo al manifatturiero italiano si è attestato a 51,4 punti, dai 50,7 di ottobre, ai massimi da 30 mesi. La domanda interna resta al palo, ma la crescita della produzione legata alla domanda dall'estero inverte il trend di tagli occupazionali partiti nell'agosto 2011
di RAFFAELE RICCIARDI Lo leggo dopo
Pmi, indice pmi, manifatturiero, crisi economica italiana, Ripresa economica
MILANO - Schiarita importante, per quanto flebile, per la situazione economica italiana. I sintomi di una timida ripresa economica paiono infatti iniziare a trasferirsi anche sul fronte occupazionale, anche se la trasmissione dei benefici è lentissima e tutte le cautele e gli scongiuri del caso sono d'obbligo. Prova ne sono gli ultimi dati Istat che hanno mostrato un tasso di senza lavoro stabile sui massimi storici e un nuovo allarme, l'ennesimo, per la situazione dei più giovani.
Ma da altri numeri, quelli di Markit, emerge qualche speranza. L'istituto di ricerca economica ha diffuso oggi i dati definitivi sull'andamento degli indici Pmi del settore manifatturiero. Si tratta di rilevazioni importanti, generalmente molto attese anche dai mercati, perché raccolgono le impressioni dei responsabili acquisti di oltre 400 aziende manifatturiere. Le persone, in sostanza, che hanno bene il polso della situazione perché devono decidere come la loro impresa si deve comportare con un occhio sul futuro. Ebbene, secondo Markit "a novembre continua a migliorare lo stato di salute del settore manifatturiero italiano. Anche se leggermente, le forti crescite della produzione e dei nuovi ordini hanno provocato il primo aumento dei livelli occupazionali in due anni e mezzo". Proprio in quest'ultima frase sta la traccia di un'inversione di rotta che lascia ben sperare: le imprese hanno invertito
la tendenza e sono tornate ad assumere.