Idee e grafici. - Cap. 2

meno di un minuto fa Re: Solointraday secondo me a 5,85 e da tentare un long su UCG con STOP stretto sotto TP 6,10


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Allegati:


 
L'analisi
Ftse Mib: weekly in overbought

Al rialzo monitoriamo 19750 oltre il quale 20000/20200 estensione 20500 target di medio finali; stretti stop loss.


Montero Mori 29 minuti fa0


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Oknotizie
FtseMib sempre sui massimi e potenzialmente in abbrivio verso 20200/20350 target del testa e spalle rialzista analizzato la scorsa settimana, che rimane valido almeno fino a rottura di 19000, neckline dello stesso. Poco sopra i livelli di 20300 transita la trendline superiore del canale rialzista in atto da metà 2012 ( questa settimana 20550 , la prossima 20685 e così a salire ): la probabilità che il nostro indice possa interessare questi livelli sono concrete ma sicuramente questa coda rialzista è il solo prodotto di puntate daily e degli ultimi arrivati: a mio avviso le mani forti stanno cospicuamente servendo i mercati nei rialzi in attesa di una correzione che non tarderà a venire: analizzando lo Stocastico lento possiamo notare che nella fascia 85-94 il mercato si prepara per una correzione anche di un certo peso ; nel periodo luglio 2012 ad ora si sono verificati 5 picchi dell'oscillatore con altrettanto 5 correzioni iniziate al culmine del picco o poco dopo, correzioni che mediamente hanno avuto una valenza in negativo compresa tra un -10% e 15% ( valori max-min intraday ).
In sintesi considerato che lo Stocastico è già posizionato in area 85, livello come detto critico, e considerato che il mercato potrebbe essere vicino ai suoi massimi di periodo , salvo operazioni improvvise straordinarie da parte di BCE o FED in senso positivo, diventa basilare l'operatività long solo intraday , con l'obbiettivo di sfruttare i rialzi giornalieri verso i livelli già citati.
Al rialzo monitoriamo 19750 oltre il quale 20000/20200 estensione 20500 target di medio finali; stretti stop loss.
Primo alert ribassista 19270 confermato dal breakout 19030/19000: in caso di una mancata reazione sopra 19500 i probabili obbiettivi si porranno 18500/18000 estensione 17700/17600; il trend rialzista di medio periodo, delineato dal canale ascendente , rimarrà valido sino a 16500 supporto dinamico, anche se l'abbandono di 17500 potrebbe già fornirci seri dubbi sul trend in atto.
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Don , avevo letto che i dati di Alcoa non erano buoni......
pare non abbia dato nessuno effetto.
Anzi a vedere il down jones al momento pare siano quasi impazziti
son quasi sopra il max di ieri
Mi è scappato qualcosa ?? :mmmm::mmmm:
 
Don , avevo letto che i dati di Alcoa non erano buoni......
pare non abbia dato nessuno effetto.
Anzi a vedere il down jones al momento pare siano quasi impazziti
son quasi sopra il max di ieri
Mi è scappato qualcosa ?? :mmmm::mmmm:

e chi lo sa
ieri mi ha stupito sp che ha fatto solo il primo tgt area 1825 e nn il secondo a 1815 ero convinta che sarebbero scesi e comunque finche nn superano il max a 1846... tutto e possibile

il fib é sotto scacco dalla ribassista io credo che i tempi siano maturi
 
Don , avevo letto che i dati di Alcoa non erano buoni......
pare non abbia dato nessuno effetto.
Anzi a vedere il down jones al momento pare siano quasi impazziti
son quasi sopra il max di ieri
Mi è scappato qualcosa ?? :mmmm::mmmm:
è il sogno americano ... crolla il tasso di disoccupazione senza la creazione di nuovi posti di lavoro ...
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incredibile seguo le news nessuno dice nulla dei dati pessimi
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Don , avevo letto che i dati di Alcoa non erano buoni......
pare non abbia dato nessuno effetto.
Anzi a vedere il down jones al momento pare siano quasi impazziti
son quasi sopra il max di ieri
Mi è scappato qualcosa ?? :mmmm::mmmm:
e un momento critico ,Siamo in salita ma per confermarlo deve fare un buon ritracio prima direi di circa un migliaio di punti :bow:
 
Deludono i dati sulla disoccupazione Usa

di Marco Valsania10 gennaio 2014
In questo articolo

Argomenti: Mercato del lavoro | Barack Obama | Stati Uniti d'America | Ben Bernanke | Janet Yellen | Fed





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(Afp)


New York - Una doccia fredda. Il dato ufficiale sul mercato del lavoro americano ha mostrato in dicembre la creazione di soltanto 74.000 nuovi occupati, poco piu' di un terzo dei 200.000 previsti dagli analisti. Il tasso di disoccupazione e' scivolato ugualmente al 6,7% dal 7%, facendo meglio di previsioni che lo vedevano invariato ma mostrando anzitutto l'uscita di americani disillusi dalla forza lavoro.
Il dato di dicembre ha chiuso l'intero anno su una nota di imprevista debolezza, erodendo la crescita media dell'occupazione in tutto il 2013, risultata inferiore all'anno precedente. E' stata di 182.000 nuove buste paga mensili contro 183.000 nel 2012. Poco hanno potuto fare revisioni al rialzo di 38.000 posti complessivi tra ottobre e novembre.


I fragili dati potrebbero ora complicare la missione della Federal Reserve: a simili livelli potrebbero non giustificare affatto una rapida continuazione del tapering, la riduzione degli stimoli straordinari di Quantitative Easing decisa in dicembre. La Banca Centrale potrebbe decidere una pausa nel vertice del 28 e 29 gennaio, quello che segna anche il passaggio delle consegne al vertice da Ben Bernanke a Janet Yellen. La Fed aveva infatti dato fiducia proprio ai miglioramenti notati sul mercato del lavoro e indicato che il tapering sarebbe stata o legato all'andamento dell'economia. I dati sollevano tuttavia anche un giallo statistico: alcuni analisti, nelle prime reazioni, hanno ipotizzato che in dicembre i risultati possano essere stati viziati da peculiarita' o errori che abbiano esagerato la frenata.
La delusione e' stata ancora piu' cocente perche' i recenti segnali in arrivo dal mercato del lavoro erano parsi incoraggianti: il sondaggio di ADP sugli impieghi creati dal settore privato in dicembre, reso noto mercoledi', aveva dato conto di 238.000 nuove buste paga, piu' delle 200.000 attese. E le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono calate. La stessa Fed, nella sua decisione di avviare il tapering, aveva citato esplicitamente la probabile "sostenibilita'" dei progressi registrati nell'occupazione.
Il nodo del lavoro, i nuovi dati lo confermano, resta cosi' uno dei piu' difficili da sciogliere. La percentuale di americani con un impiego o che lo cerca il mese scorso e' stata del 62,8%, ai mimimi da 35 anni. E il tasso di disoccupati e sottoccupati e' tuttora del 13,1%, invariato tra novembre e dicembre. L'economia americana si sta lentamente avvicinando all'azzeramento delle perdite di buste paga subite durante la grande recessione del 2008, ma ne mancano ancora oltre un milione. Resta inoltre nettamente al di sotto dei livelli occupazionali che avrebbe raggiunto in assenza di quella crisi: per recuperare una simile mancata crescita potrebbe dover aspettare fino al 2019.
Il Congresso sta discutendo un'estensione di sussidi straordinari di disoccupazione per chi e' senza lavoro da oltre sei mesi, scaduti per 1,3 milioni di americani alle fine dell'anno scorso e che scadranno per altri tre milioni nei prossimi mesi. E il presidente Barack Obama intende fare della lotta nazionale alla diseguaglianza dei redditi e della crisi dei ceti medi un tema centrale del suo Discorso sullo Stato dell'Unione il 28 gennaio. Anche i leader repubblicani stanno intervenendo sul tema della poverta' e della carenza di opportunita', seppur con ricette diverse: meno interventi pubblici e piu' spazio al mercato
 
cacchio son rientrato ora
vedo gli yankee...............
che sia partito il randello americano ??????

Don, se fosse ti assumo come veggente personale :D:D:up::up:
 

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