Visa taglia le commissioni sulle carte.
Con Bruxelles fissa il tetto allo 0,3%
Gli impegni presentati alla Commissione europea diventano vincolanti. Si tratta di una riduzione di circa il 40% o 60% rispetto ai livelli precedenti. Solo pochi giorni fa il Parlamento aveva chiesto paletti sul tema
di RAFFAELE RICCIARDI Lo leggo dopo
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MILANO -Il taglio delle commissioni sulle carte di credito e debito targate Visa diventa legalmente vincolante. La Commissione europea ha infatti approvato la proposta che era arrivata dal maggior operatore europeo del denaro virtuale: le carte di credito e di debito di Visa rappresentano circa il 41% di tutte le carte di pagamento emesse nel sistema europeo, con la più grande rete di esercenti che le accettano: 5 milioni di commercianti. Con la decisione di oggi di Bruxelles, diventa effettiva la proposta di ridurre le commissioni interbancarie multilaterali per i pagamenti con carta di credito a un livello dello 0,3% del valore della transazione (una riduzione stimata tra il 40 e il 60% rispetto ai livelli precedenti) e di riformare le stesse per facilitare la concorrenza tra i diversi Paesi membri.
In particolare, le commissioni interbancarie sono quei balzelli pagati dalle banche dei dettaglianti ai titolari a quelle
degli emittenti delle carte. I canoni, sottolinea Bruxelles, "sono fissati dalle banche congiuntamente e rivenditori e consumatori non hanno mezzi per influenzarli attraverso la concorrenza". Proprio pochi giorni fa il Parlamento Ue
ha approvato una proposta che fissa proprio nello 0,3% il limite delle tariffe interbancarie per le carte di credito (e allo 0,2% per le carte di debito). La presa di posizione di Strasburgo, che dovrà pronunciarsi prossimamente in plenaria, non ha mancato di suscitare critiche e polemiche: secondo gli stessi operatori, questi limiti rischiano in realtà di alimentare nuovi costi per i clienti, che si vedrebbero ricaricati altri servizi per compensare i mancati introiti delle carte di pagamento.
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Gli impegni presentati da Visa, dopo i rilievi comunitari su prassi ristrettive della concorrenza e dell'equità sul mercato interno, prevedono che per le transazioni transfrontaliere sia garantito (a partire dal 2015) una commissione transnazionale ridotta allo 0,3% per le carte di credito e allo 0,2% per quelle di debito. Secondo la Commissione ciò dovrebbe portare a maggior concorrenza sul mercato domestico, con vantaggi per i consumatori.
Il secondo nodo, invece, sono i costi applicati alle transazioni con le carte di credito al consumo. Anche in questo caso Visa Europe si è impegnata a fissare un tetto dello 0,3% per le commissioni, limite che riguarda sia i pagamenti effettuati con una carta di credito usata in un Paese diverso da quello d'emissione, che quelli all'interno dei dieci Paesi Ue - tra cui l'Italia - per le quali Visa fissa il livello delle commissioni. Già Mastercard aveva posto questo stesso livello di commissioni con Bruxelles nel 2009. Da ultimo, Visa ha preso impegni di trasparenza sulla struttura delle tariffe e presso gli esercenti.
(26 febbraio 2014)