Idee e grafici. - Cap. 2

Ciao Don, anch'io non riesco a capire come facciano a continuare a salire, in altri tempi con l'america che perdeva 70 punti noi ne perdevamo 150 invece adesso le cose sembrano cambiate. Sembriamo la borsa che trascina gli altri mercati.
Comunque io rimango della mia idea che devono esplodere prima o poi io sono carico di short e stò perdendo un bel pò di soldini, ma rimango fiducioso, stocastico caricato a mille e divergenze spaventose, per quel poco che ne so io in queste condizioni non si va molto lontano, ma staremmo a vedere chi avrà ragione!!! ciao Don
 
News

27/03/2014 18:48
La nascita in diretta di una bolla...
Rossana Prezioso
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Come direbbe Sartre "Siamo tutti salme che camminano". Questo per far capire che, alla fine, chi predice catastrofi di qualsiasi entità, statisticamente, alla fine avrà ragione (sempre se prima non sarà diventato salma anch'egli). E così dall'arrivo dell'orso (animale meraviglioso ma finanziariamente non gradito) al rischio bolla che, detto tra noi, con la Fed e con il suo programma quinquennale di QE non è poi tanto lontano, anche se non ufficialmente riconosciuto, ecco che gli investitori restano sempre più sconcertati. Ma se è vero che il mercato orso per il momento ancora è lontano dall'arrivare, è ben più facile invece iniziare a individuare una bolla. Magari presente o durante il suo formarsi. Apparentemente la vita delle Ipo a Wall Street è a dir poco eccezionale: oltre una cinquantina di Ipo che hanno raccolto più di 8 miliardi e mezzo di dollari. Non solo ma entro due mesi si prospettano altre new entry. Quindi piena fiducia alla borsa come solido strumento per raccogliere capitali. Oppure... già perchè il dubbio si insinua sempre. Oppure semplice bolla, rischiosa quanto banale. E in effetti ci sarebbero degli elementi che farebbero pensare proprio a quest'ultima ipotesi. Prima di tutto il fatto che l'aumento medio del prezzo tra quello di offerta e quello di chiusura è del 22%, contro la media storica che oscilla tra il 13 e il 15%, anche se lontano dagli eccessi della crisi delle dot.com quando la media era anche oltre il 50%. Il che fa pensare che si è ancora in un territorio sano. E sia. C'è poi un altro parametro di valutazione: il guadagno medio dall'inizio delle contrattazioni (inteso come sbarco a Wall Street) tende sempre a calare. Il che significa che il pubblico è diventato più sensibile sul prezzo e non crede più alle sproporzioni segnalate o anche solo sospette. Il che rappresenta il primo campanello d'allarme. C'è poi un terzo punto: la salute del mercato delle IPO dipende dalla salute dell'economia e del il mercato azionario. Il gioco ruota tutto intorno ai ricavi futuri e questi a loro volta dipendono dall'economia. Uno squilibrio fra questi fattori denota un allarme per gli investitori e di conseguenza un allontanamento dalle quotazioni stesse. Semplice sfiducia, visto che sul mercato i miracoli non esistono o comunque non hanno vita lunga. Quarto punto, corollario del terzo: la stragrande maggioranza delle società in arrivo a Wall Street sono aziende che hanno prospettive di crescita (quindi margini di miglioramento): mancando l crescita arriveranno problemi non solo per gli investitori, ma anche per loro stesse. Con inevitabili conseguenze per tutto il resto delle Ipo influenzate negativamente. Il profitto è la prima voce che un investitore guarda nel momento in cui punta su un nome e nel caso di un ritorno oltre il tempo, quindi non immediato, la difficoltà e la diffidenza aumenta. Alla fine della fiera: il mercato Ipo è in una fase delicatissima soprattutto perchè tra le matricole ci sono tantissimi nomi del cloud computing e questo, essendo un mercato poco sensibile agli introiti (vedi voci come pubblicità o altro) rischia di risultare impermeabile agli interessi degli investitori. Fonte: News Trend Online
 
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27/03/2014 19:44
Mercato ad un test chiave prima del week-end
Davide Pantaleo
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Dopo due giornate consecutive di rialzi, le Borse europee non sono riuscite ad allungare ulteriormente il passo, chiudendo gli scambi in maniera contrastata. La maglia nera è stata indossata dal Ftse100 che ha ceduto lo 0,26%, seguito dal Cac40 che è sceso dello 0,14%, mentre si è mantenuto a galla il Dax30 che ha terminato le contrattazioni poco sopra la parità con un frazionale rialzo dello 0,03%. Le attese per il Ftse Mib A salire sul podio è stata Piazza Affari che invece ha messo a segno il terzo rialzo consecutivo, con il Ftse Mib fermatosi a 21.173 punti, sui massimi intraday, con un vantaggio dello 0,31%, dopo aver segnato un minimo di giornata a 21.011 punti. Grazie alla tenuta di area 21.000, l'indice delle blue chips è riuscito ad allungare il passo spingendosi ad un soffio dai massimi dell'anno in area 21.200. Sarà questo l'ostacolo con il quale il Ftse Mib dovrà confrontarsi già domani e con il superamento dello stesso si potrà assistere ad una prosecuzione degli acquisti verso i 21.400 e i 21.600. Solo con la rottura di quest'ultima resistenza ci sarà spazio per estensioni rialziste fin verso l'importante soglia resistenziale e psicologica dei 22.000 punti, che avrà basse probabilità di essere superata già in prima battuta. La mancata violazione dei 21.200 andrà a disegnare un triplo massimo in quest'area e in tal caso dovremo prepararci ad una flessione più marcata di quella che nei giorni scorsi ha portato a poca distanza dai 20.600. Il primo supporto sarà in area 21.000, rotto il quale l'attenzione si sposterà sui 20.800 prima e sui 20.600/20.500 in seguito. Con il cedimento di questo sostegno sarà molto probabile un rapido ripiegamento verso i 20.200/20.000, con eventuali estensioni ribassiste fin verso i 19.800 nella peggiore delle ipotesi. Anche uno scenario di questo tipo non andrà ad inficiare la struttura rialzista in essere, ma si configurerà piuttosto come una nuova occasione per aprire posizioni long a Piazza Affari. I market movers della prossima seduta Anche l'ultima seduta della settimana offrirà diversi spunti sul fronte macro Usa dove si segnalano i redditi personali che a febbraio dovrebbero salire dello 0,3%, in linea con la lettura precedente, mentre le spese per consumi dovrebbero evidenziare una variazione positiva dello 0,3%, in frenata rispetto allo 0,4% precedente e l'indice PCE core è visto in salita dello 0,1%, al pari della rilevazione di gennaio. Per il dato definitivo della fiducia Michigan di marzo le previsioni indicano un rialzo a 80,5 punti rispetto ai 79,9 della lettura preliminare, ma in calo in confronto agli 81,2 della versione definitva di febbraio. In calendario anche un discorso di Charles Evans, presidente della Fed di Chicago, mentre prima dell'avvio degli scambi a Wall Street si conosceranno i risultati degli ultimi tre mesi di BlackBerry, per i quali si prevede una perdita per azione di 0,57 dollari. In Europa è in agenda il dato definitivo dell'indice della fiducia dei consumatori che a marzo è visto a -12,3 punti dai -12,7 di febbraio, mentre l'indice della fiducia economica, sempre a marzo, dovrebbe attestarsi a 101,5 punti dai 101,2 di febbraio. In Germania sarà diffuso il dato preliminare dell'inflazione armonizzata di marzo per la quale le stime parlano di una variazione positiva dello 0,4%, in lieve frenata rispetto allo 0,5% di febbraio. I titioli da monitorare a Piazza Affari A Piazza Affari sarà Moncler ad alzare il velo sui risultati dello scorso anno, insieme a diverse società a piccola e media capitalizzazione. Si tratta di: Astaldi, Boero Bartolomeo, Ceramiche Ricchetti, Cogeme Set, CSP International Enertronica, Expert System, Industria e Innovazione, Mediacontech, MOndo TV, Mid Industry Capital, ROSSS, Sol, Sacom e Tiscali. Sempre in tema di risultati societari da seguire Pirelli che oggi, dopo la chiusura di Piazza Affari ha presentato i conti del 2013, archiviato con un utile netto in flessione da 391,5 a 306,5 milioni di euro, mentre i ricavi sono saliti dell'1,2% a 6,15 miliardi di euro. Per domani sono attesi anche i numeri dello scorso anno di Intesa Sanpaolo, unitamente al nuovo piano industriale. Tra i bancari uno sguardo anche a Banca Popolare dell'Emilia Romagna dopo che FItch ha confermato a "BB+" a "B" il rating sul lungo e sul breve termine, con outlook negativo. Infine, in mattinata sarà da deguire l'asta dei titoli di Stato visto che saranno offerti BTP con scadenza nel 2019 per un ammontare compreso tra 2 e 3 miliardi di euro, oltre ai BTP con scadenza nel 2024 per un importo tra 3 e 3,75 miliardi di euro e i CCTeu con scadenza nel 2019 per un ammontare racchiuso tra 2,5 e 3,25 miliardi di euro. Fonte: News Trend Online
Fonte: News Trend-online
 
mr. takeprofit » 1 minuto fa ha scritto:

ti toccherà rientrare più in alto ... forse 60 tick in alto

Non capisco come si possa uscire da un long con questo mercato
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perché sonno un ingordo e tanto ci pensa il cassetto .il mio segretario dice che oggi si scende un po a dopo
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