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28/03/2014 11:27
Intesa Sanpaolo vola dopo conti e piano. La view degli analisti
Davide Pantaleo
Un bel risveglio quest'oggi per Intesa Sanpaolo che sta vivendo l'ultima seduta della settimana tutta in salita, mettendo a segno la migliore performance non solo nel settore di riferimento ma nell'intero paniere del Ftse Mib. Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rialzo di oltre un punto percentuale, quest'oggi ha subito spiccato il volo e dopo un avvio in progresso ha allungato progressivamente il passo, presentandosi negli ultimi minuti sui minuti sui massimi intraday a 2,43 euro, con un rally del 4,74%. Decisamente esplosivi i volumi di scambio visto che a poco più di due ore dall'avvio delle contrattazioni, sono passate di mano oltre 228 milioni di azioni, quasi il doppio della media giornaliera degli ultimi tre mesi. I risultati del 2013 Gli acquisti su Intesa Sanpaolo sono scattati dopo la diffusione dei risultati del 2013 che è stato archiviato con una perdita netta di 4,55 miliardi di euro, rispetto all'utile di 1,605 miliardi dell'anno precedente, a causa di accantonamenti per quasi 8 miliardi di euro. Il risultato netto consolidato è sceso del 24,1% a 1,218 miliardi di euro, escluso i quasi 5,8 miliardi di rettifiche di valore dell'avviamento e delle attività tangibili. Malgrado la perdita netta il Cda della società ha deciso di proporre alla prossima assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,05 euro per ciascuna azione ordinaria e di risparmio. Confermata la solidità patrimoniale del gruppo visto che il Core Tier 1 si è portato all'11,9% rispetto all'11,2% del 2012, il Tier 1 è salito dal 12,1% al 12,8%, mentre il coefficiente patrimoniale è aumentato dal 13,6% al 14,8%, tenendo conto che il calcolo di questi coeffienti tiene conto dei dividendi maturati nell'esercizio, ma non del beneficio derivante dalla partecipazione in Banca d'Italia. I principali obiettivi del piano industriale Unitamente ai conti del 2013, Intesa Sanpaolo ha alzato il velo anche sul nuovo piano industriale riferito al periodo 2014-2017. Previsto un utile netto a 4,5 miliardi di euro, un Rote pari all'11,8% dal 3,4% dello scorso anno e un common equity ratio al 12,2%. Il business plan punta anche ad una solida generazione dei ricavi, con proventi operativi netti attesi in crescita a 19,2 miliardi rispetto ai 16,3 del 2013. Si punta anche ad un controllo dei costi tanto che a fine periodo il cost/income è visto al 46,1% contro il 51,3% dello scorso anno e sono attesi circa 800 milioni di risparmi. Il commento e le strategie dei brokers Commentando i risultati del 2013, gli analisti di Equita SIM parlano di numeri superiori alle attese al netto delle componenti straordinarie. La perdita netta è maggiore delle loro previsioni a causa di rettifiche su crediti e dell'avviamento, ma a livello operativo la performance è migliore del previsto grazie a maggiori ricavi core, alla stabilità della qualità dell'attivo e ad un Core Tier 1 leggermente superiore. I ricavi sono inferiori alle stime, ma la qualità migliore perchè la differenza deriva da elementi di qualità inferiore compensati in parte da commissioni grazie ai 130 milioni di euro di performance fee. Quanto agli obiettivi del piano industriale, Equita SIM parla di un target superiore alle aspettative per l'utile netto e per il Rote, mentre quello sui ricavi è in linea con le previsioni. Non cambia comunque la strategia suggerita dalla SIM milanese per il titolo che resta da mantenere in portafoglio con un prezzo obiettivo a 1,9 euro. Lo stesso rating viene confermato da Kepler Cheuvreux che indica un target price ancora più alto a 2,1 euro, segnalando che il broker ha apprezzato la pulizia in bilancio, pur non nascondendo la sua sorpresa per la perdita netta registrata dal gruppo, visto che la sua previsione era di un utile di 833 milioni di euro. Quanto al piano industriale, gli analisti di Kepler Cheuvreux fanno sapere che le indicazioni sull'utile netto, sulla crescita dei ricavi e sui costi sono tutte superiori alle loro stime. Il broker ritiene che gli obiettivi sui ricavi sia aggressivi, quelle quelli sui costi e sugli accantonamenti vengono definiti cauti e superabili. Fonte: News
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Fonte: News Trend-online