La Russia aumenta del 50% il prezzo del gas per l'Ucraina
Scritto da:
Renato Marino - martedì 1 aprile 2014
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Fine degli sconti concessi a novembre al deposto presidente filorusso Viktor Yanukovich.
Mentre la tensione sul piano militare tra
Ucraina e Russia sembra calare, Mosca fa leva su ritorsioni di carattere economico-commerciale
contro Kiev, che è allo stremo e ha già bisogno di aiuti per 14-18 miliardi dal Fondo monetario internazionale.
Alexiei Miller, amministratore delegato del colosso russo del gas Gazprom, ha annunciato stamattina i termini di
una decisione già anticipata. E cioè che dal prossimo mese il
prezzo del metano per l’Ucraina
aumenta. E non poco. La tariffa post Yanukovich è di di 385,5 dollari per mille metri cubi di gas. È la fine del mega sconto che a dicembre Vladimir Putin aveva concesso al
fedele presidente ucraino Viktor Ianukovich, intanto deposto.
All’epoca il prezzo di mille metri cubi venne tagliato da 400 a 268,5 dollari: lo sconto secondo il parere di diversi commentatori e analisti era un premio a Kiev per non aver firmato l’accordo di associazione con l’Unione europea a fine novembre (nel video).
Dopo aver appreso la notizia
dell’incremento del prezzo del
gas l’ambasciatore dell’Ucraina in Italia Yevhen Perelygin non ha potuto che esprimere rammarico visto che la popolazione ucraina:
“dal primo maggio pagherà il gas il 50% in più . Il governo non aumenterà gli stipendi, la situazione è difficile, la popolazione deve capire”.
Ufficialmente l’aumento del prezzo è stato motivato dal ceo di Gazprom (nella foto insieme a Putin) con il fatto che Kiev ha debiti per 1,7 miliardi di dollari per il gas fornito da Mosca nel 2013; debiti che erano ben noti e certificati anche quando era stato concesso lo sconto, ma da allora la musica è parecchio cambiata.