Idee e grafici. - Cap. 2

oggi mi son ricordato :lol::lol::lol:
ma tanto conta poco, per quello che ho combinato......:(

Il Drago DRAGHI :X già l'altra volta ha fatto fare uno spike della miseria, se non mi ricordo male riassorbito in pochissimo, tipo due giorni.
Un classico "buy on rumors sell on news" ;)
O no ? Vedremo :mumble:

:ciao:

P.S. questa volta i bene informati parlano di manovre da fantastiliardi... Di Euro ? No, di bugie :lol::lol::DD::DD::nnoo::mad:
Per cosa ? Bad bank o obbligazioni corporate a prezzi folli ? Fra un po' l'Euro servirà a tappezzare i muri :mumble:.

:ciao:
 
Ultima modifica:
News

03/07/2014 13:00
Titoli nel mirino. Ecco cosa si muoverà il 3 luglio in Borsa
Professione Finanza
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A Piazza Affari l'attenzione è concentrata su Saipem, Eni, Enel, Finmeccanica, Fiat e Fincantieri. Ecco, secondo la rassegna di Reuters, i principali possibili movimenti attesi. Fincantieri Debutta oggi sull'Mta. Ieri ha ufficializzato la riduzione dell'offerta a 450 milioni di azioni attraverso un avviso integrativo al prospetto informativo dell'Opvs. Fiat Il titolo potrebbe reagire alla notizia che è stata convocata per l'1 agosto l'assemblea per approvare la fusione transfrontaliera per incorporazione di Fiat nella controllata olandese Fiat Investments, all'esito della quale la società prenderà il nome di Fiat Chrysler Automobiles e diventerà la holding del gruppo. Il Sole 24 Ore riporta dichiarazioni del numero uno di Mazda Europe, Jeffrey Guyton, che ha escluso un partner azionario rispondendo alla domanda su possibili alleanze con Fiat Chrysler. Intanto, l'associazione dei concessionari brasiliani Fenabrave ha ridotto le stime sulle vendite auto del paese nel 2014 prevedendo un calo del 7,8% contro il -3,5% precedente. Le autorità Usa hanno, invece, chiesto a Chrysler chiarimenti sul processo, ritenuto lento, per sistemare i serbatoi nei vecchi modelli del Suv Jeep. Mediaset Titolo sotto i riflettori. Le trattative tra Telefonica e Mediaset Espana su Digital+ puntano a "collaborazioni strategiche" e stanno andando in direzione giusta, ha detto il vice presidente del Biscione Pier Silvio Berlusconi. Secondo Il Sole 24 Ore su Digital+ si delinea una soluzione 'win-win' con un divorzio azionario e un matrimonio commerciale per fornire contenuti alla pay-tv spagnola. Inoltre, scrivono alcuni quotidiani, Telefonica potrebbe entrare in Mediaset Premium come contropartita. La società, intanto, è in contatto con la tv del Qatar Al Jazeera e altri operatori per eventuali partnership sulla pay tv Premium in Italia, secondo Pier Silvio Berlusconi. Il manager ha inoltre detto che la raccolta pubblicitaria nel primo semestre per Mediaset è ancora negativa, ma per la seconda metà dell'anno la "la speranza e sensazione è che qualcosa debba succedere". Per la prossima stagione autunnale Mediaset, insieme alla sua controllata spagnola, punta alla produzione di contenuti appettibili a livello internazionale con un investimento destinato a crescere nel tempo, ha spiegato Pier Silvio Berlusconi. Eni Titolo sotto i riflettori. La società punta a essere meno conglomerata e più oil company. E' questa la direzione impressa dal nuovo ad Claudio Descalzi secondo Repubblica. Il quotidiano a proposito della possibile cessione del 43% di Saipem scrive che Goldman Sachs avrebbe mostrato il dossier ad alcuni suoi clienti tra cui la russa Rosneft. Mps Titolo nell'occhio del ciclone. La Consob ha comunicato con 6 diversi provvedimenti di aver comminato multe per 4,338 milioni a ex amministratori ed ex sindaci a seguito di ispezioni svolte negli anni scorsi che hanno rilevato irregolarità nell'emissioni di titoli da parte della banca senese. Saipem Titolo sotto i riflettori di Piazza Affari. Consob ha disposto una sanzione amministrativa pecuniaria di 10.000 euro a carico di Saipem per irregolarità poste in essere in merito alla tenuta del registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate. Finmeccanica Il titolo potrebbe beneficiare della notizia che il gruppo si è aggiudicato una commessa per la modernizzazione di otto elicotteri Lynx della marina militare brasiliana dal valore di oltre 160 milioni di dollari (117 milioni di euro). A2A Il titolo potrebbe reagire alla notizia che secondo il Corriere della Sera il direttore generale Renato Ravanelli lascerà il gruppo. Fineco Il titolo, sbarcato ieri in Borsa, potrebbe muoversi in seguito alla notizia he Unicredit non sta valutando la vendita di ulteriori quote dopo aver collocato il 30% in sede di Ipo. E' quanto spiegato dal direttore finanziario Marina Natale. Banca Carige Titolo in luce a Piazza Affari. Coop Liguria, azionista con l'1,5% del capitale, ha sottoscritto l'aumento di capitale della banca genovese per la quota di propria competenza con un investimento di 12 milioni di euro. Rcs Il titolo potrebbe risentire in Borsa in seguito all'articolo del Messaggero che ha scritto che le banche sarebbero fredde sulla richiesta della società di ottenere uno sconto sul debito. La raccolta pubblicitaria è positiva nei mesi di maggio e giugno e potrebbe esserlo anche a luglio ma è impossibile spingersi oltre nelle previsioni perché la visibilità del mercato è minima. Mondadori Il titolo potrebbe reagire alla notizia che la società chiuderà il primo semestre con risultati migliori rispetto a quanto previsto dal piano di rilancio e punta ad archiviare l'anno con un indebitamento in calo a circa 300 milioni. Lo ha detto l'AD Ernesto Mauri a margine dell'assemblea Upa. Intanto, la partecipazione (il 2% circa) detenuta da Intesa Sanpaolo è temporanea e non strategica. Lo ha detto il presidente del consiglio di gestione della banca, Gian Maria Gros-Pietro. Italcementi La società ha chiuso in anticipo l'offerta in borsa dei diritti di opzione non esercitati nell'ambito dell'aumento di capitale da 500 milioni di euro chiuso venerdì scorso. Banca Generali Il titolo potrebbe brindare alla notizia che la società ha registrato a giugno una raccolta netta di 419 milioni di euro portando il totale da inizio anno a 1,67 miliardi di euro. Cobra Il titolo potrebbe reagire alla notizia che la società ha approvato il comunicato di Vodafone Global Enterprise sull'Opa volontaria. Lventure Group Titolo in luce a Piazza Affari. Il Cda ha definito i termini dell'aumento di capitale fino a 4,97 milioni che prevede l'offerta in opzione di 2 nuove azioni ogni 3 possedute al prezzo di 0,70 euro. L'offerta partirà il 7 luglio e terminerà il 25 con i diritti negoziabili fino al 18. Autore: Professione Finanza Fonte: News Trend Online
 
News

03/07/2014 13:00
Viva viva il parco buoi delle rendite pure
Mario Seminerio
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Ieri, audito dalle commissioni Industria ed Ambiente del Senato sul dl Competitività, il presidente-dirimente di Consob, Giuseppe Vegas, si è trasformato in demiurgo del mercato dei capitali al servizio del Progresso del Paese. Attività che di solito lo avvince, potendo dare fiato a tutto il proprio potenziale creativo. Ed anche questa volta non ha deluso. Vegas ha osservato che, per incentivare la quotazione in Borsa delle Pmi, oltre ad incentivi sul lato dell'offerta con il rafforzamento dell'Ace, "sarebbe importante agire anche dal lato della domanda di quotazione, premiando coloro che intendano investire in una società neo-quotata". E come si potrebbe ottenere, una simile incentivazione? Domanda banale, col fisco: «Potrebbe essere prevista una detassazione dei capital gains collegati a questa operazione d'investimento» Interessante. Ma Vegas pensa davvero che sia possibile modificare la norma fiscale solo ed esclusivamente sotto l'ipotesi che il parco buoi venga amorevolmente spinto a comprare azioni di PMI in collocamento? O magari Vegas pensa ad una forma di esenzione o attenuazione della fiscalità per chiunque detenga azioni per un periodo di tempo sufficientemente esteso, come si fa anche in altri paesi meno barbari del nostro? Se così fosse (e sarebbe l'unica possibilità, visto che appare piuttosto bizzarro pensare ad una esenzione legata alla tipoologia di collocamento azionario), si perderebbe la finalizzazione sulle Pmi della "agevolazione" fiscale. Detto per inciso, Vegas o chi per lui dovrebbero poi trovare tempo e modo per conciliare l'inasprimento di tassazione sulle "rendite pure", tra cui figurano capital gains e dividendi, con questa ideuzza di stimolo al collocamento delle Pmi. Decidetevi, ragazzi, c'è un limite anche alla schizofrenia improvvisatoria. Ma l'inesauribile fantasia di Vegas non si ferma qui. Serve, a giudizio del presidente della Consob "la presenza di un nucleo stabile di investitori di lungo termine e di asset manager specializzati nell'investimento in Pmi quotate e quotande". Può anche essere, ma non si capisce perché questa debba essere preoccupazione di Vegas. I mercati e gli investitori di solito sanno badare a se stessi. Portiamo a quotazione delle Pmi ed il mercato le accoglierà, in funzione della bontà del business plan sottostante. Invece no, Vegas se ne esce con una proposta differente, che ricorda la formula del private equity. Secondo il presidente della Consob, è «(...) necessario prevedere l'istituzione di un Fondo di Fondi che, con un orizzonte temporale di medio-lungo termine, acquisisca partecipazioni in veicoli d'investimento specializzati in società italiane di ridotta capitalizzazione». Per Vegas, la sua costituzione e gestione «potrebbe essere efficacemente affidata al Fondo Italiano d'Investimento, la Sgr partecipata da ministero dell'Economia, Cdp, Abi, Confindustria e principali banche italiane, già pienamente operativa nel segmento delle Pmi» (Radiocor, 2 luglio 2o14) Questa è una proposta anche di private equity. Si acquisiscono quote in Pmi quotande e le si accompagna a quotazione, puntando su una plusvalenza. Questa è la nostra lettura, perché (ribadiamolo) non ha senso prevedere la creazione di veicoli d'investimento che acquistino quote azionarie già emesse, con l'obiettivo di detenerle nel lungo periodo. Quindi il discorso cambia in modo sostanziale se parliamo di quotate anziché di quotande. Nel primo caso l'orizzonte temporale di detenzione dell'investimento non può essere un diktat pubblico. Nel secondo caso Vegas propone di fatto un private equity-incubatore statale che lascia perplessi. Se un business è attraente, esistono molti investitori che possono svolgere il compito di acompagnatori a quotazione, e non si capisce perché debbano essere pubblici. Certo, F2I si muove in ottica ed obiettivo di redditività, quindi può partecipare, eventualmente con qualche modifica statutaria, ma è importante evitare questi dirigismi gallici (nel senso di francesi), per evitare il rischio di usare soldi pubblici per prendere quote in Pmi di amici degli amici. E soprattutto, serve sviluppare una mentalità che sia meno da rapinatori ideologizzati del risparmio impiegato in iniziative private. Deve esistere un limite alle prese per i fondelli, anche in un paese ridicolo come questo. O no? Autore: Mario Seminerio Fonte: News Trend Online
Fonte: News Trend-online
 
Introductory statement to the press conference

Mario Draghi, President of the ECB,
Frankfurt am Main, 3 July 2014


Ladies and gentlemen, the Vice-President and I are very pleased to welcome you to our press conference. We will now report on the outcome of today’s meeting of the Governing Council.
Based on our regular economic and monetary analyses, we decided to keep the key ECB interest rates unchanged. The latest information signals that the euro area economy continued its moderate recovery in the second quarter, with low rates of inflation and subdued monetary and credit growth. At the same time, inflation expectations for the euro area over the medium to long term continue to be firmly anchored in line with our aim of maintaining inflation rates below, but close to, 2%. The combination of monetary policy measures decided last month has already led to a further easing of the monetary policy stance. The monetary operations to take place over the coming months will add to this accommodation and will support bank lending. As our measures work their way through to the economy, they will contribute to a return of inflation rates to levels closer to 2%. Concerning our forward guidance, the key ECB interest rates will remain at present levels for an extended period of time in view of the current outlook for inflation. Moreover, the Governing Council is unanimous in its commitment to also using unconventional instruments within its mandate, should it become necessary to further address risks of too prolonged a period of low inflation. We are strongly determined to safeguard the firm anchoring of inflation expectations over the medium to long term.
As a follow-up to the decisions taken in early June, the Governing Council today also decided on specific modalities for the targeted longer-term refinancing operations (TLTROs). The aim of the TLTROs is to enhance the functioning of the monetary policy transmission mechanism by supporting lending to the real economy. A press release on the modalities for the TLTROs will be published today at 3.30 p.m. As announced last month, we have also started to intensify preparatory work related to outright purchases in the ABS market to enhance the functioning of the monetary policy transmission mechanism.
Let me now explain our assessment in greater detail, starting with the economic analysis. Real GDP in the euro area rose by 0.2%, quarter on quarter, in the first quarter of this year. Economic indicators, including survey results available up to June, signal a continuation of the very gradual recovery in the second quarter of 2014. Looking ahead, domestic demand should be supported by a number of factors, including the further accommodation in the monetary policy stance and the ongoing improvements in financing conditions. In addition, the progress made in fiscal consolidation and structural reforms, as well as gains in real disposable income, should make a positive contribution to economic growth. Furthermore, demand for exports should benefit from the ongoing global recovery. However, although labour markets have shown some further signs of improvement, unemployment remains high in the euro area and, overall, unutilised capacity continues to be sizeable. Moreover, the annual rate of change of MFI loans to the private sector remained negative in May and the necessary balance sheet adjustments in the public and private sectors are likely to continue to dampen the pace of the economic recovery.
The risks surrounding the economic outlook for the euro area remain on the downside. In particular, geopolitical risks, as well as developments in emerging market economies and global financial markets, may have the potential to affect economic conditions negatively, including through effects on energy prices and global demand for euro area products. A further downside risk relates to insufficient structural reforms in euro area countries, as well as weaker than expected domestic demand.
According to Eurostat’s flash estimate, euro area annual HICP inflation was 0.5% in June 2014, unchanged from May. Among the main components, services price inflation increased from 1.1% in May to 1.3% in June, while food price inflation fell from 0.1% to -0.2%. On the basis of current information, annual HICP inflation is expected to remain at low levels over the coming months, before increasing gradually during 2015 and 2016. Meanwhile, inflation expectations for the euro area over the medium to long term continue to be firmly anchored in line with our aim of maintaining inflation rates below, but close to, 2%.
The Governing Council sees both upside and downside risks to the outlook for price developments as limited and broadly balanced over the medium term. In this context, we will closely monitor the possible repercussions of geopolitical risks and exchange rate developments.
Turning to the monetary analysis, data for May 2014 continue to point to subdued underlying growth in broad money (M3). Annual growth in M3 was 1.0% in May, compared with 0.7% in April. The growth of the narrow monetary aggregate M1 moderated to 5.0 % in May, after 5.2% in April. The increase in the MFI net external asset position, reflecting in part the continued interest of international investors in euro area assets, has recently been an important factor supporting annual M3 growth.
The annual rate of change of loans to non-financial corporations (adjusted for loan sales and securitisation) was -2.5% in May 2014, compared with -2.8% in April. Lending to non-financial corporations continues to be weak, reflecting the lagged relationship with the business cycle, credit risk, credit supply factors and the ongoing adjustment of financial and non-financial sector balance sheets. The annual growth rate of loans to households (adjusted for loan sales and securitisation) was 0.5% in May 2014, broadly unchanged since the beginning of 2013.
Against the background of weak credit growth, the ongoing comprehensive assessment of banks’ balance sheets is of key importance. Banks should take full advantage of this exercise to improve their capital and solvency position, thereby supporting the scope for credit expansion during the next stages of the recovery.
To sum up, the economic analysis indicates that the current low level of inflation should be followed by a gradual upward movement in HICP inflation rates towards levels closer to 2%. A cross-check with the signals from the monetary analysis confirms this picture.
As regards fiscal policies, substantial fiscal consolidation in recent years has contributed to reducing budgetary imbalances. Important structural reforms have increased competitiveness and the adjustment capacity of countries’ labour and product markets. However, significant challenges remain. To strengthen the foundations for sustainable growth and sound public finances, euro area countries should not unravel the progress made with fiscal consolidation, in line with the Stability and Growth Pact, and should proceed with structural reforms in the coming years. Fiscal consolidation should be designed in a growth-friendly manner, and structural reforms should focus on fostering private investment and job creation. A full and consistent implementation of the euro area’s existing fiscal and macroeconomic surveillance framework is key to bringing down high public debt ratios, to raising potential growth and to increasing the euro area’s resilience to shocks.
Finally, I wish to inform you that the Governing Council today announces that the frequency of our monetary policy meetings will change to a six-week cycle, from January 2015. The reserve maintenance periods will be extended to six weeks to match the new schedule. Moreover, we announce our commitment to publish regular accounts of the monetary policy meetings, which is intended to start with the January 2015 meeting. A press release providing more details will be published today at 3.30 p.m.
We are now at your disposal for questions.
 
Tassi Bce fermi allo 0,15%, cala disoccupazione Usa: Borse in rialzo, record di Wall Street

Gli investitori aspettavano le precisazioni di Draghi su Ltro, operazioni di rifinanziamento a lungo termine per il sistema bancario e quantitative easing. Negli Stati Uniti la disoccupazione cala al 6,1% oltre le attese: confermato il buono stato di salute dell'economia a stelle e strisce. Il Dow Jones oltre quota 17mila punti

di GIULIANO BALESTRERI Lo leggo dopo
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Mario Draghi TAG
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MILANO - Ore 15:40. La Banca centrale europea ha lasciato il tasso d'interesse di riferimento invariato al minimo storico dello 0,15%. Il presidente Mario Draghi ha quindi confermato le attese degli investitori che nel frattempo si erano posizionati sui mercati con acquisti sostenuti dall'apertura di oggi. Da Francoforte gli addetti ai lavori non si aspettavano novità, ma erano ansiosi di capire come si stesse muovendo l'economia dell'Eurozona ("moderata ripresa") e soprattutto se l'Unione europea rischia di sprofondare nella deflazione dopo che i dati sulla dinamica dei prezzi hanno mostrato per giugno un ulteriore rallentamento. Draghi dovrebbe, inoltre, ha fatto alcune precisazioni su Ltro spiegando che i mille miliardi immessi nel sistema saranno destinati a famiglie e imprese.

Dagli Usa, invece, sono arrivati gli attesi segnali positivi dopo che i dati comunicati ieri hanno mostrato un'economia in decisa ripresa con il settore privato che sta creando più occupati del previsto. Il tasso di disoccupazione è sceso al 6,1% dal 6,3% di maggio: a giugno sono stati creati 288.000 nuovi posti di lavoro, più dei 215.00 previsti. Le richieste di sussidi alla disoccupazione sono salite di duemila unità a quota 315mila unità come previsto dagli analisti. Il deficit della bilancia commerciale americana è calato in maggio a 44,39 miliardi da 47,24 miliardi
in aprile.

Inoltre, proprio ieri, il presidente della Fed, Janet Yellen ha ribadito che il livello dei tassi resterà sui minimi ancora a lungo. In Cina, intanto, l'attività del settore dei servizi cinese è cresciuta a giugno al ritmo più veloce degli ultimi 15 mesi. Lo rende noto Hsbc/Markit secondo cui l'indice Pmi per il settore dei servizi si è attestato a 53,1 in giugno, in deciso aumento rispetto al 50,7 segnato a maggio, e ben al di sopra del livello di demarcazione di 50 punti che separa l'espansione dalla contrazione.

Intanto, il commercio al dettaglio nell'Eurozona a maggio è rimasto stabile rispetto ad aprile, mentre è aumentato di 0,7% rispetto al 2013. Lo comunica Eurostat. Nella Ue28 invece a maggio si registra un lieve calo (-0,1%), mentre su base annua è salito dell'1,2%. Gli aumenti maggiori in Portogallo (+2,9%), Romania (+1,9%) e Malta (+1,6%), i cali più accentuati in Lettonia (-3%), Slovenia (-2,9%) ed Estonia (-1,5%). L'Ocse, invece, rileva un rallentamento della crescita del Pil dell'area: +0,2% nel primo trimestre dell'anno dopo avere segnato +0,5% nei tre mesi precedenti.

In questo contesto a Milano Piazza Affari avanza dello 0,9%, Londra dello 0,6%, Francoforte dello 0,8% e Parigi dello 0,7%. Sul listino milanese ancora sotto osservazione Fineco dopo il brillante debutto di ieri, mentre oggi si registra l'esordio di Fincantieri. L'euro si muove sopra quota 1,36 dollari, in attesa del direttivo odierno della Bce: la moneta europea passa di mano a 1,3553 dollari, euro/yen a 139,05 e dollaro/yen a 101,85. In lieve calo in area 155 punti lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni con i titoli italiani che sul mercato secondario rendono il 2,87%.

Positiva in avvio Wall Street che beneficia dei dati macroeconomici nonostante i deboli scambi dovuti alla chiusura anticipata della seduta per le celebrazioni dell'Indipendenza domani: il Dow Jones sale dello 0,4% e sfonda per la prima volta nella storia la soglia dei 17mila punti, in rialzo dello 0,4% anche il Nasdaq.

Chiusura in leggero calo, questa mattina, per la Borsa di Tokyo: al termine di una giornata priva di spunti di rilievo l'indice Nikkei ha terminato gli scambi con una flessione dello 0,14 per cento. Sul fronte delle materie prime, le quotazioni del petrolio sono in calo con i contratti sul greggio Wti con scadenza ad agosto scesi a 104 dollari al barile. Le quotazioni del Brent perdono lo 0,2% a 111 dollari. Vendite anche sull'oro in vista dei dati Usa sull'occupazione: il lingotto con consegna immediata viene scambiato a quota 1.322 dollari l'oncia.
(03 luglio 2014) © Riproduzione riservata
 

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